giovedì 23 gennaio 2014

Aiuti di Stato illegittimi per la società di navigazione Saremar

A seguito di un’indagine approfondita, la Commissione europea ha concluso che una parte delle misure di sostegno concesse dalla Sardegna alla compagnia di navigazione Saremar nel 2011 e nel 2012 è incompatibile con le norme UE in materia di aiuti di Stato. In particolare,
un conferimento di capitale a condizioni diverse da quelle di mercato e la compensazione per l’esercizio di alcuni servizi di navigazione hanno procurato a Saremar un indebito vantaggio economico rispetto ai suoi concorrenti.

Per porre rimedio alla distorsione della concorrenza creatasi, Saremar deve restituire l’indebito vantaggio di cui ha beneficiato dell’importo totale di circa 10,8 milioni di EUR. Allo stesso tempo, la Commissione ha concluso che due lettere di patronage emesse dalla Regione non garantiscono alcun obbligo finanziario per la compagnia e quindi non costituiscono aiuto di Stato alla Saremar.

 La Commissione ha anche concluso che le attività promozionali svolte da Saremar sono state pagate al prezzo di mercato. Joaquín Almunia, Vicepresidente e Commissario per la politica di concorrenza, ha dichiarato:
 “Gli Stati membri e le autorità regionali sono ovviamente liberi di finanziare servizi di interesse economico generale. Tuttavia, come previsto dalle norme UE, il finanziamento dovrebbe essere trasparente e basato su obblighi di servizio pubblico chiaramente definiti.”
 Nel 2012 Saremar ha ricevuto un conferimento di capitale dalla Sardegna per un importo annunciato di 6,1 milioni di EUR. La Commissione ha concluso che nessun investitore privato operante in condizioni di mercato avrebbe accettato di investire alle stesse condizioni in circostanze analoghe. L’apporto di capitale costituisce pertanto un aiuto di Stato poiché ha conferito un vantaggio economico a Saremar rispetto ai suoi concorrenti, che esercitano la propria attività senza denaro pubblico.

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