mercoledì 1 gennaio 2014

Pescherie sotto i riflettori per le festività di fine anno

Tutela del consumatore, rispetto delle vigenti disposizioni sugli scambi commerciali nazionali e internazionali e rispetto delle norme a tutela degli stock e dell’ecosistema: sono questi gli obiettivi dell’operazione “Clear label”, l’attività di controllo sull’intera filiera ittica disposta dal Comando Generale delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera. Sono 5690 gli uomini coinvolti nell’operazione: per tutto il mese di dicembre con 292
mezzi aeronavali hanno effettuato più di 8.023 controlli su tutto il territorio nazionale e hanno sequestrato oltre 700 tonnellate di prodotti ittici illegali o in cattivo stato di conservazione, per un importo in sanzioni amministrative pari a 1.097.185 euro. L’operazione, condotta sia in mare che a terra, ha preso di mira i punti di sbarco, circa 550 centri di distribuzione all’ingrosso, 436 mercati ittici, pescherie e oltre 658 ristoranti.

 Gli uomini e le donne della Guardia Costiera hanno riscontrato illeciti che vanno dalla truffa e frode ai danni del consumatore finale, all’immissione in commercio di prodotti ittici sottomisura o provenienti da zone di cattura estera non consentite, fino alla contraffazione delle indicazioni geografiche e della denominazione di origine o alla mancanza di tracciabilità del pescato. Nel napoletano sono state sequestrate 230 tonnellate di prodotti ittici e alimentari, sia freschi che congelati, grazie alla collaborazione tra Guardia Costiera e Corpo Forestale dello Stato, in coordinamento con il nucleo investigativo della Procura di Napoli.

Questi i numeri dell’operazione: circa 30 esercizi commerciali e depositi ispezionati, 21 illeciti rilevati, 13 sequestri amministrativi eseguiti, 9 notizie di reato accertate, i cui responsabili sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria, e altrettanti sequestri penali effettuati per prodotti in cattivo stato di conservazione e adulterati, immessi sul mercato sotto la taglia minima consentita e privi della prevista tracciabilità.
“Nel corso delle festività natalizie, il consumo del pescato, come da tradizione, cresce sensibilmente e con esso il rischio di frodi a danno del cittadino – ha dichiarato l’Ammiraglio Ispettore Capo Felicio Angrisano, Comandante Generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera – Diventa così importante e determinante il nostro intervento, allo scopo di garantire il consumatore e la regolare commercializzazione dei prodotti ittici. Non è mai bello parlare di cifre, ma in questo caso rispecchiano più che mai lo sforzo e la professionalità del personale delle Capitanerie di porto che, per mezzo di squadre specializzate, hanno dato atto, in sintonia a quanto delineato dal Ministro delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali, On. Nunzia De Girolamo, ad una forte attività investigativa a favore del consumatore e degli onesti produttori e pescatori.
Oggi un consumo sicuro e sostenibile di prodotti ittici non può, infatti, prescindere dai controlli sulla qualità e la provenienza del pescato, che estendiamo all’intera filiera alimentare, dal momento della cattura sino alla distribuzione ed al consumo finale. Ma la vera essenza dell’attività svolta dal personale della Guardia Costiera mira, in via prevalente, alla tutela delle specie ittiche, la cui protezione è indispensabile per rispettare il ciclo naturale e biologico di riproduzione, in grado di assicurare al mare, all’ambiente e quindi alle future generazioni, quella insostituibile risorsa che è la fauna marina”.

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