giovedì 26 giugno 2014

Collegamenti ferroviari al Porto di Trieste

Il Presidente dell’Autorità Portuale di Trieste Marina Monassi è intervenuta nei giorni scorsi con una propria nota indirizzata al vertice del Gruppo Ferrovie dello Stato e, per conoscenza, alla Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia ed alla
Direzione Generale per i Porti del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti in merito alla questione della temporanea sospensione della percorribilità sulla tratta ferroviaria Campo Marzio-Villa Opicina, meglio conosciuta come “Transalpina”.
In particolare si è posto l’accento sul fatto che tale provvedimento interno di RFI nella sostanza costituisce una rilevante limitazione all’accesso via ferro alle infrastrutture del Porto di Trieste, in palese contrasto con le obbligazioni assunte dal nostro Paese in sede internazionale a seguito dei trattati e dei relativi dispositivi a suo tempo sottoscritti circa l’impegno a mantenere la più ampia accessibilità al porto stesso.
A tale proposito si è sensibilizzata l’attenzione della Direzione Generale per i Porti del competente Ministero a verificare se il mantenimento in esercizio delle infrastrutture in questione, al di là degli aspetti di mero costo di gestione e/o manutenzione, possa a tutti gli effetti rivestire carattere di obbligatorietà in capo al gestore della rete, anche in forza delle contribuzioni erogate nel tempo dallo Stato al Gruppo FS a seguito degli accordi internazionali sottoscritti con l’Austria e l’Ungheria per l’utilizzo del porto di Trieste.
Al Gruppo FS in particolare è stato ribadito che la linea in questione, pur non venendo regolarmente utilizzata per il traffico merci a causa della rilevante pendenza, rappresenta un’eventuale via di emergenza comunque fruibile in caso di eventi straordinari che possano incidentalmente interrompere il collegamento ferroviario costiero, sì da non isolare completamente gli impianti portuali di Trieste dalla rete nazionale ed europea.
Alla luce di quanto sopra, la Presidente dell’Autorità Portuale Marina Monassi ha chiesto un sollecito ripristino della circolazione sull’infrastruttura ferroviaria in questione, intervenendo prontamente sugli inconvenienti tecnici che ne hanno determinato la temporanea interruzione.


1 commento:

  1. Meglio tardi che mai.


    Non penso che per sensibilizzare gli Organi di Governo bisognava proprio aspettare un grave inconveniente tecnico che ha di fatto sospeso temporaneamente la percorribilità sulla tratta ferroviaria Campo Marzio Opicina, poiché già alla fine del mandato di Michele Zanetti nei lontani anni ottanta era emersa la necessità di dover pianificare un corposo intervento per potenziare i tracciati di porto/retroporto che alimentano lo Scalo Triestino, che dovevano interessare anche la vecchia ferrovia "Transalpina" per consentire su tutta la rete il transito dei più innovativi materiali rotabili.

    Sono passati ormai alcuni decenni e diversi Presidenti nel nostro Scalo, ma purtroppo nemmeno l'ombra di interventi finalizzati al sensibile incremento delle potenzialità dei collegamenti tra il Porto Nuovo e la rete Ferroviaria Internazionale, adeguamenti che avrebbero dovuto interessare "scali ferroviari - tracciati - binari - viadotti - sagome delle gallerie" per renderli compatibili con quelle che sono le attuali e future esigenze dei flussi merceologici e dei relativi materiali rotabili.

    Opere che avrebbero dovuto interessare sia il tracciato costiero tra il Porto Nuovo > Circonvallazione > Stazione Centrale > Aurisina, su cui dovrebbero transitare prevalentemente i flussi merceologici in uscita Scalo, che la Vecchia Ferrovia Transalpina > da Campo Marzio > alla Stazione di Opicina, da utilizzare all'occorrenza in discesa per convogliare i flussi delle merci in entrata Scalo, oppure eventualmente con l'ausilio di qualche locomotore in più per poter sopperire all'elevata pendenza del tracciato, essere sfruttata anche in salita per convogliare quelle in uscita Scalo.

    Per concludere penso sia opinabile l'operato dei nostri Amministratori, se abbiano dovuto aspettare un grave inconveniente tecnico che di fatto ha sospeso sembra per due anni l'agibilità della vecchi ferrovia, per rendersi conto che questo tracciato andava già da tempo corposamente ristrutturato, poiché rappresenta l'unica valvola di sicurezza in grado di garantire l'operatività "del Comprensorio Portuale Triestino" in quanto nella malaugurata evenienza "che la via costiera Stazione Centrale per Aurisina" risultasse parzialmente inagibile per frane o danni al tracciato, oppure per più o meno lunghi lavori d'ammodernamento o potenziamento della stessa, lo Scalo rimarrebbe isolato dalle reti Nazionali/Internazionali e che la "Transalpina" potrebbe quindi rappresentare l'unico collegamento ferroviario disponibile.

    Brunello Zanitti Giuliano
    http://sceltemancate.trieste.it

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