lunedì 23 giugno 2014

L'Alto Adriatico a rischio emarginazione con l'avvento delle moderne Portacontainer da 14.000 / 18.000 teu..


Pubblichiamo oggi un articolo di Giuliano Brunello Zanitti in risposta alla notizia del 16 Giugno 2014:

Il Propeller per lo sviluppo del porto di Trieste



Mentre noi siamo ancora invischiati in una selva " di se - di ma - di come - e di dove " poter realizzare sia un moderno Terminal Contenitori, le realtà Portuali del Nord Europa ancora una volta come negl’anni ottanta e con invidiabile lungimiranza stanno pianificando e realizzando corpose
infrastrutturazioni, per consentire ai loro Scali di essere in grado di gestire sia i crescenti volumi di traffico che le nuove tipologie dei vettori marittimi che ormai hanno raggiunto capacità di trasporto dell'ordine dei 10.000/14.000 teu. e l'Armamento sta ordinando Motonavi ancora più capienti della classe "TRIPLE-E" e con una portata di ben 18.000 teu. e dimensioni di ml 400 x 59 x h 73, e sembra sia già in avanzata fase di progettazione una nuova classe di motonavi denominate "U.LC.V." che avranno dimensioni ancora maggiori ed una capacità di trasporto dell'ordine dei 22.000 teu..

Come qualcuno afferma l'attuale citata corsa al gigantismo navale, sarà pure un'operazione messa in campo da alcuni Armatori e Terminalisti per tentare furbescamente di escludere i Porti minori dalle principali rotte internazionali, questa operazione potrà pure dare fastidio poiché rischia di emarginare la portualità Italiana e dell'Alto Adriatico, ma non si potrà certamente contrastare soltanto con le chiacchiere poiché gli artefici dell'operazione avendo investito ingentissime risorse in Porti e Vettori, cercheranno in tutti i modi di materializzare i preventivati ritorni economici. 

Se vogliamo realmente incidere sulle strategie dell'Armamento ed invertire l'attuale citata tendenza, non illudiamoci che siano sufficienti modesti interventi o fumosi e difficilmente praticabili accordi tra le mediocri realtà Portuali che popolano l'Adriatico (progetto NAPA), ma bisogna essere ben coscienti che per far si che finalmente si possa sfruttare a dovere la nostra strategicità nei confronti dei flussi merceologici relativi all'interscambio Euro Asiatico, facendo risparmiare a detti flussi ben 4.000 miglia nei confronti delle rotte tra l'oltre Suez e le realtà Portuali del nord Europa e quindi tentare si spostare un po' più a sud il baricentro del sistema Trasportistico Comunitario, dovremmo pianificare/realizzare in tempi non certamente bibblici almeno un moderno Terminal, che per dimensioni numero degli ormeggi e potenzialità delle attrezzature consenta di poter operare senza patemi e contemporaneamente su più Motonavi da 8.000 / 12.000 teu, che sia supportato da adeguati collegamenti gomma/rotaia per poter assecondare le notevoli esigenze della Logistica di Porto e Retroporto e che sia chiaramente in grado di movimentare annualmente qualche milione di teu..

Nel Golfo di Trieste considerate le sue particolari caratteristiche che sono, - la strategicità - la profondità dei fondali - i collegamenti gomma/rotaia esistenti -, sarebbe ragionevolmente percorribile l'idea che si possa pianificare/realizzare l'auspicata citata nuova moderna Infrastruttura, poiché l'attuale Molo VII considerate le sue limitate dimensioni e potenzialità non è sicuramente in grado di assecondare la notevoli esigenze della Portualità del terzo millennio e nell'impresa potrebbero essere chiaramente coinvolti anche più Armatori di livello Internazionale.

In tema di potenziamento della Portualità dell'Alto Adriatico suggerisco la visita al paragrafo Attività Emporiali del sito. 
>>> http://sceltemancate.trieste.it 

Brunello Zanitti Giuliano 






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