mercoledì 22 aprile 2015

San Marino e la Cina insieme alla Biennale di Venezia





 Dopo qualche anno di assenza, la Repubblica di San Marino torna alla Biennale d'arte di Venezia, dal 9 maggio al 22 novembre, con un progetto innovativo "Friendship Project - China", curato da Vincenzo Sanfo, organizzatore di fama internazionale, già curatore della Biennale di Pechino. La
manifestazione aprirà al pubblico il 9 maggio, ma è prevista una pre-apertura dal 5 al 7 maggio per la stampa e gli operatori del settore.
"Friendship Project" prevede di accomunare agli artisti sammarinesi gli artisti cinesi, creando una sorta di gemellaggio artistico - culturale tra una delle più piccole e una tra le più grandi repubbliche del mondo, la Repubblica Popolare di Cina. La scelta è sembrata quasi naturale in quanto, tra le due repubbliche, intercorrono grandi e storici rapporti di amicizia che saranno, ancora una volta consolidati da questa iniziativa. Il progetto vuole porre l'accento sulla necessità di collaborazione e dialogo tra i popoli, argomento quanto mai di grande attualità visti i tempi in cui viviamo, agitati da una forte incomunicabilità, politica, sociale, economica, religiosa e culturale. "Friendship Project" verrà riproposto nelle prossime edizioni collaborando con la Russia nel 2017 e con gli Stati Uniti d'America nel 2019.
Alla Biennale parteciperanno 11 selezionatissimi artisti, 6 sammarinesi e 5 cinesi, verranno realizzate decine di installazioni e proposti centinaia di eventi. Verranno esposte opere di grande valore, non solo artistico, ma anche sociale, come l'enorme installazione dell'artista cinese Liu Ruo Wang, presso il Telecom Future Centre, composta da un branco di cento lupi in ferro realizzati a grandezza naturale, con le fauci aperte e insanguinate, che corrono verso una riproduzione della Pietà di Michelangelo.
Questo vuole rappresentare da un lato una denuncia contro chi attacca e distrugge l'arte, dall'altro una condanna contro le persecuzioni religiose una denuncia quanto mai importante soprattutto perché fatta da un artista cinese che fa suo il grido di dolore di Sua Santità Papa Francesco sul colpevole silenzio del mondo.
La continua mutabilità delle forme e una realtà in continuo divenire possono essere ritrovati anche nelle opere dell'artista sanmarinese Eleonora Mazza, nei cui quadri rappresenta la disgregazione e lo scioglimento dei corpi, dei volti e della figura umana.
 Le sue opere saranno esposte all'interno dell'Ateneo Veneto, insieme a quelle della pittrice cinese Zhang Hong Mei, che nei suoi quadri propone una rivisitazione in chiave moderna di un'antica tecnica di pittura cinese, che utilizza un solo colore (nero o rosso) su tela bianca.

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