mercoledì 5 agosto 2015

Filt, bene Delrio ma intervenire su tutto il trasporto aereo


“Affrontare l’emergenza Fiumicino risolvendo i problemi di tutto il trasporto aereo ed individuando le cause irrisolte generate nel corso di questi anni”. E’ quanto chiede il segretario nazionale della Filt Cgil Nino Cortorillo nel giorno dell’annuncio di coordinamenti e tavoli di lavoro su Fiumicino
spiegando che “va bene l’intervento del Ministro Delrio ma tutto il settore richiede una funzione urgente di coordinamento ed intervento che non avvenga sola a fronte del sommarsi di emergenze”.
Secondo il dirigente della Filt “dopo il piano degli aeroporti serve un piano che definisca poteri e ruoli nella gestione di ogni scalo e serve regolare il mercato per la tutela dei passeggeri e dei lavoratori perché quanto accaduto a Fiumicino in questi mesi ha messo in fila problemi irrisolti e accumulati negli anni, non solo in quello scalo”.

“Nel settore - denuncia Cortorillo - ci sono stati aeroporti privatizzati con il solo obiettivo di sostituire monopoli privati a quelli pubblici che anziché progetti di investimento hanno attuato politiche di pura rendita finanziaria e negli aeroporti si sono registrate funzioni frammentate e contraddittorie che hanno spesso posto ogni soggetto istituzionale uno in contrasto con l’altro. L’incendio al terminal 3 è l’esempio più chiaro laddove ha generato danni pari solo all’incertezza di chi aveva responsabilità e poteva e doveva decidere”.

Secondo il segretario nazionale della Filt inoltre “il mercato va regolato in quanto ha dimostrato di non poterlo fare da solo e va regolata la tutela dei passeggeri che subiscono non solo i disservizi dei singoli voli, ma soprattutto l’assenza di tutela nei momenti di emergenza. Va regolato - prosegue Cortorillo - il mercato dell’handling che è diventato un far west senza regole, in cui tutti si possono improvvisare imprenditori e su cui nessuna autorità svolge alcuna funzione effettiva di controllo. Il Ministro - chiede infine il sindacalista della Filt - deve intervenire su Enac, affinché in ogni aeroporto, meglio sarebbe come avvenuto in Spagna su scala nazionale, si definiscano numero e requisiti degli operatori di handling, con la definizione di una vera clausola sociale che impedisca la nascita di imprese low cost e low rights”.

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