domenica 25 agosto 2013

Bevande analcoliche zuccherine riducono la fertilità?

Senza dubbio sono tra i nemici del popolo già in sovrappeso, ma presto le bibite zuccherine e quelle a base di soda potrebbero essere eliminate dalle dispense e dai frigoriferi degli aspiranti genitori se si arrivasse alla
consapevolezza di massa che, semplicemente, fanno male.  Secondo i ricercatori dell'Università dello Utah, infatti, un elevato consumo di bevande zuccherate potrebbe addirittura ridurre la fertilità.

 Questi risultati sorprendenti derivano da una ricerca condotta sui topi. Mentre la metà delle cavie ha seguito una dieta tipica, l'altra è stato sottoposta a un consumo equivalente all'assorbimento di tre lattine di soda al giorno per un essere umano. Il risultato è stato chiaro: il tasso di mortalità femminile è di due volte superiore al normale e la capacità dei maschi di mantenere il territorio e riprodursi si riduce di un quarto.  Gli studiosi hanno confermato come i loro risultati dimostrano che gli zuccheri aggiunti consumati a livelli attualmente considerati sicuri hanno notevoli impatti negativi sulla salute.  È ovvio che i risultati osservati nei topi non si applicano automaticamente per l'uomo
“Ma come “Sportello dei Diritti” - spiega Giovanni d’Agata, presidente e fondatore dell’associazione - siamo impegnati da anni contro l’eccesso nel consumo di bevande gassate e zuccherine per i danni alla salute che possono comportare ed avevamo salutato con un plauso la più volte annunciata sovrattassa promessa più volte dai ministri della Salute che si sono succeduti negli anni che evidentemente sono ben consapevoli delle conseguenze sociali che comportano diete che pongono alla base anche tali prodotti, ma che poi è stata sempre eliminata dai provvedimenti dati per certi su pressione della lobby mondiale delle bevande. Al contempo quest’ennesima ricerca, ove confermata, costituirebbe l’ennesima riprova delle conseguenze dannose delle bevande zuccherine e gassate sulla salute dei cittadini ed in particolare dei più giovani, cui una pubblicità martellante ed i costi accessibili le hanno fatte diventare dei must arrivando addirittura, in non sporadici casi, a sostituire l’acqua come bevanda per dissetarsi”.
Che non sia giunta finalmente l’ora di adottare politiche effettivamente disincentivanti?

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