mercoledì 19 novembre 2014

Volvo Ocean Race, cicloni in vista?

Oggi i sette equipaggi partecipanti alla Volvo Ocean Race 2014/15 prenderanno di nuovo il mare per la seconda tappa, da Città del Capo ad Abu Dhabi. Ma se sembra ormai scongiurato il rischio di pirateria, sarà il tempo meteorologico a mettere alla prova i 66 velisti oceanici. E' stagione di cicloni nella zona, e le previsioni confermano che la seconda tappa sarà tutto tranne che semplice. Già dalla partenza, prevista mercoledì 19 novembre alle ore 18 locali (le 17 ora italiana) la flotta dei sette Volvo Ocean 65 avrà a che fare con condizioni
abbastanza impegnative, con mare piatto ma vento piuttosto intenso. Dopo aver tagliato la linea dello start, i team saluteranno il pubblico del Sudafrica con un breve percorso costiero nella Table Bay per poi affrontare il mare aperto con le sue insidie su 6.125 miglia (teoriche) verso l'emirato.

 Il meteorologo della Volvo Ocean Race, Gonzalo Infante, ha spiegato quale è la situazione che attende la flotta: “La stagione dei cicloni è appena iniziata nell'oceano Indiano meridionale e le previsioni dicono che potrebbero essercene diversi per questa seconda tappa, uno in particolare si sta già formando. Ovviamente le previsioni devono essere sempre confermate ma è indubbio che la meteo giocherà un ruolo molto importante.” I velisti sono ben consci della situazione che li attende e del fatto che una strategia di navigazione accorta sarà assolutamente cruciale.

 “I momenti chiave? La partenza, ci saranno 25/30 nodi. Non è mai semplice partire da Città del Capo, è un'area complicata per il forte ridosso causato dalla Table Mountain e la zona di partenza è posizionata proprio al centro del ridosso. C'è il percorso costiero da gestire prima di tutto, a contatto con gli altri, è importante fare bene.” Ha spiegato con il suo consueto buon umore Pascal Bidegorry, navigatore su DongFeng Race Team.

"Anche la prima notte sarà interessante, navigheremo di bolina con aria abbastanza forte e ci sono un paio di effetti locali da tenere presenti, di seguito ci sarà una zona di transizione, con una bassa pressione in arrivo da Sud e molte virate da fare durante la notte. Sarà un altro momento importantissimo. Come la rotta da seguire dopo quella virata, è probabile che navigheremo mura a destra per due giorni, due giorni e mezzo, l'aria sarà forte, intorno ai 30 nodi, e girerà. Successivamente una strambata per superare una dorsale, spero che ci arriveremo in buona posizione. Voglio che il nostro team sia un attore principale, non una comparsa.”

 L'esperto navigatore transalpino ha riassunto così i primi giorni della seconda tappa: “Per farla breve, fare una bella partenza, gestire gli effetti locali, virare al momento giusto, trovare la rotta giusta per passare la bassa e ricordarsi di cosa viene dopo. Un sacco di lavoro nei primi giorni, saranno fondamentali.”

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