venerdì 25 ottobre 2013

FEDESPEDI: accordo sul trasporto ferroviario con UZT

Sviluppare il trasporto ferroviario delle merci in Italia attraverso lo studio di standard contrattuali e assicurativi uniformi, l’interscambio di dati e informazioni a livello informatico attraverso l’utilizzo di piattaforme comunicanti e la realizzazione di incontri B2B tra imprese italiane ed ucraine al fine di lanciare un’importante azione di marketing territoriale.
Questi, in sintesi, i contenuti principali dell’accordo di collaborazione siglato da Piero Lazzeri - Presidente di Fedespedi, Federazione Nazionale
delle Imprese di Spedizioni Internazionali e Oleg Platonov, Presidente UZT, la più importante associazione ucraina nel settore delle spedizioni e della logistica, in occasione del FIATA World Congress 2013, il congresso mondiale della più grande organizzazione internazionale di settore tenutosi dal 15 al 19 ottobre a Singapore.

Più in particolare, l’accordo, raggiunto dopo un intenso lavoro preparatorio svoltosi durante il congresso mondiale FIATA, formalizza un’intesa indirizzata a intensificare i rapporti tra i due paesi ed i propri associati e pone le basi per una solida alleanza che vedrà le due associazioni incontrarsi già in occasione del Market Place Seminar, evento giunto alla sesta edizione organizzato congiuntamente da FIATA e UIC – International Union of Railways – in programma il 2 e il 3 aprile 2014 a Trieste.
 “Iniziative come queste - ha commentato Piero Lazzeri - testimoniano l’interesse di operatori internazionali per le potenzialità del trasporto ferroviario delle merci, nel nostro Paese fortemente sottovalutato. Allargando l’orizzonte al più ampio tema infrastrutturale - ha proseguito Lazzeri - spiace constatare come negli altri Paesi, e in particolare in quelli emergenti, i Governi mettano a disposizione le loro migliori competenze e risorse al fine di garantire un celere sviluppo al comparto logistico mentre da noi, purtroppo, tutto questo non accada, lasciando queste tematiche a facili slogan elettorali invece che considerarle quali volani per lo sviluppo economico ed occupazionale del Paese”. 

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