martedì 1 ottobre 2013

Grano Armando per pasta di alta qualità

Un’unica catena che parte dalla terra per arrivare fin sulle tavole degli italiani. Una rete di persone, risorse, tecnologie ed imprese che concorrono alla creazione, trasformazione e distribuzione di un prodotto 100% italiano, il grano Armando, coltivato esclusivamente dagli
agricoltori che aderiscono alla rete. Un progetto di filiera creato dall’azienda di Flumeri, De Matteis Agroalimentare: grazie ad un protocollo d’intesa del tutto innovativo definito secondo le migliori pratiche agronomiche, l’azienda irpina è riuscita a creare una filiera integrata per la produzione di pasta di alta qualità, assicurando agli agricoltori una maggiore redditività in caso di superamento degli obiettivi di qualità prefissati.

 Un progetto che coinvolge otto regioni d’Italia, 17 province del Centro-Sud, 702 aziende associate che lavorano su un territorio di 7.300 ettari coltivati a grano duro Armando. Collocata in un’area a forte vocazione agricola e cerealicola, al confine con le più vaste colture di grano di Puglia e Basilicata, la De Matteis è uno delle poche aziende produttrici italiane a ciclo integrato di trasformazione con molino proprio, direttamente collegato con il pastificio. In poche parole, entra il grano ed esce pasta.

Una pasta ad alto contenuto proteico, trafilata al bronzo, essiccata lentamente e prodotta in un opificio radicato sul territorio che, nel rispetto della più autentica tradizione contadina, è in grado di controllare in ogni passaggio la qualità del prodotto, secondo le più severe norme delle certificazioni in materia, portando sulle tavole la vera genuinità. Il Grano Armando è uno dei marchi dell’azienda avellinese. Gli altri sono Pasta Baronia, Pasta 82 e Donna Vera.
“Grazie ad ingenti investimenti in impianti di produzione e a significativi procedimenti rivolti a raggiungere la qualità di prodotto, oggi siamo tra le prime cinque aziende produttrici di pasta sul mercato interno e a forte vocazione internazionale: l’80% del fatturato (pari a 110 mln di euro) è infatti ricavo delle vendite in Europa, Stati Uniti, Giappone, Russia e Sud America”,
 spiega Gianluca Cianillo, responsabile aziendale al marketing.
Eduardo Cagnazzi

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