martedì 19 maggio 2015

Blink e MyJet per diventare il più grande aerotaxi in Europa


L’inglese Blink, primaria compagnia di aerotaxi in Europa, ha scelto MyJet, marchio della società italiana S.T.C. Aviation, proprietaria di executive jet, per realizzare il progetto di diventare il più grande operatore Mustang nel settore del trasporto aereo privato.
Insieme, Blink e MyJet disporranno di una flotta di 9 innovativi Cessna 510 Citation Mustang, per
garantire copertura capillare, disponibilità aerea e competitività su tutto il territorio europeo, con alcuni hub preferenziali, cruciali per il traffico aereo business: Londra - dove Blink ha appena acquistato l’aeroporto Blackbushe, che dal 2011 è il suo quartier generale -, Parigi, Nizza, Ginevra e, in Italia, Milano e Genova, sede di S.T.C. Aviation. Saranno così oltre 800 gli aeroporti serviti, una cinquantina dei quali in Italia, offrendo collegamenti personalizzati anche verso destinazioni che non sono abitualmente raggiungibili con voli di linea.

“L’acquisizione di MyJet e l’acquisto dell’aeroporto Blackbushe sono ulteriore conferma del percorso che ci eravamo prefissati con Blink, fin dalla sua creazione nel 2008, a dimostrazione che il settore dell’Aerotaxi in Europa ha ormai raggiunto un livello di maturità sufficiente per affrontare il periodo di consolidamento - commenta Cameron Odgen, Amministratore Delegato e co-fondatore di Blink - In MyJet abbiamo trovato un’azienda a noi complementare, con cui condividiamo la passione per un genuino servizio Aerotaxi, l’eccellenza e la totale efficienza manutentiva, la serietà di gestione e organizzazione aziendale. Attraverso l’acquisto dell’aeroporto Blackbushe, che ci consente di offrire un servizio di trasporto aereo privato di altissimo livello contenendo i costi, puntiamo a creare una delle migliori strutture nel settore dell’aviazione privata.

Entrambe le operazioni contribuiscono a sostenere la nostra posizione di leader nel servizio Aerotaxi in Europa e il nostro obiettivo di fornire un eccezionale servizio di aviazione privata a un costo inferiore rispetto a quello che è stato possibile fino a oggi” – conclude Cameron Odgen.

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