mercoledì 19 febbraio 2014

La Spezia crescita in tutti i settori, in particolare nelle crociere

In controtendenza rispetto alla situazione economica nazionale ed internazionale il porto di La Spezia si presenta all’appuntamento con il futuro con dati positivi, in particolare nel mercato crocieristico. Se il 2013 era stato l’anno della svolta con la conferma di La Spezia come scalo non solo dei containers ma anche delle crociere, il 2014 conferma la tendenza che sarà ulteriormente amplificata nel 2015 con la presenza di navi come la Allure of the Seas, la più grande love boat a scalare il Mediterraneo con i suoi 6000 passeggeri e oltre 2500 persone di equipaggio. Per quanto riguarda i traffici containerizzati nel 2013 erano stati 1.300.432 i teu movimentati. Un volume di traffico importante che colloca al secondo posto in Italia La Spezia come porto di destinazione finale diretto ai mercati del nord Italia, nonostante la competizione sempre più agguerrita di porti sia mediterranei che nord europei. Cresciutaanche la quota di mercato italiana del porto spezzino riferita ai traffici containerizzatiche è passa dal 20 al 21,1% . Un traffico che vale, al netto del trasbordo, circa 5,7 milioni di teus.I meriti di questo successo,operando l’80% del traffico contenitori del porto della Spezia, vanno al La Spezia Container Terminal – LSCT, del gruppo Contship Italia, che nel 2013 ha movimentato al molo Fornelli 1.031.088 teus, con una crescita del 4,1% rispetto al 2012. Molto importanti soprattutto le performances legate al trasporto intermodale che da sempre caratterizzano il porto spezzino: nel 2013 LSCT ha movimentato infattivia ferrovia circa 295 mila teus, pari al 31% del proprio traffico di banchina al netto dei trasbordi. Il traffico totale del portodel 2013 si èattestato sui 15,546 milioni di tonnellate (+0,7%), di cui 6,1 milioni allo sbarco e 9,4 all’imbarco. Cresciuta all’82,7% la quota di trasporto containerizzato sul traffico totale del porto, quello delle altre merci varie è passato al 2,9%, le rinfuse solide al 9,2% mentre solo le rinfuse liquide sono scese al 5,2%.
 Patrizia Lupi
 (leggi l’articolo completo su PORTO&diporto)

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