giovedì 13 marzo 2014

Cia: contrastare attacchi mediatici e malavitosi

La Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) della Campania ribadisce ciò che più volte ha comunicato in questi mesi, ovvero che il fenomeno della terra dei fuochi riguardava una piccola parte della Piana Campana, su 58.000 ettari di superficie agricola controllata solo 60 ettari, vale a
dire lo 0,10% , nulla rispetto al territorio campano tutto. Oggi la notizia è avvalorata dai dati diffusi ieri dal ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina in una conferenza stampa a palazzo Chigi, con il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, dell’Ambiente, Gianluca Galletti, e del governatore campano Stefano Caldoro.
“Il forte impatto mediatico - ha dichiarato Alessandro Mastrocinque, Presidente Cia Campania - ha condizionato già dall’inizio della vicenda le vendite e la normale attività delle imprese agricole campane. Vale a dire che qualcuno ha strumentalizzato oltre misura, ciò che aveva una valenza circoscritta ad una piccola area. E’ necessario, a questo punto, che la Regione Campania, agisca con tutti i mezzi a disposizione per dirottare l’attenzione sui dati positivi del mondo agricolo campano, e non su quelli che l’hanno penalizzata per tutto questo tempo”. 
La Cia ritiene fondamentale, soprattutto per recuperare un’immagine e un senso di civiltà della nostra regione, una forte azione della Regione Campania, che da una parte finanzi i Comuni per rimuovere tutto quello che è rifiuto abbandonato sui propri territori e dall’altra preveda una ordinanza secondo cui le amministrazioni che non hanno pulito i propri territori vengano commissariate. In ultimo e non meno importante, la Cia Campania è convinta che bisogna aumentare sempre di più la raccolta differenziata, ma nello stesso tempo se necessario per chiudere il ciclo dei rifiuti in Campania, immaginare anche la costruzione di un termovalorizzatore.

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