lunedì 5 maggio 2014

Arriva il bonifico bancario per i diritti doganali

Paolo Salvaro
Nuovo passo avanti verso una modernizzazione e semplificazione delle pratiche doganali, grazie all'impegno di Confetra Nord Est. Un impegno cha ha convinto nei giorni scorsi anche l'Interporto Quadrante Europa di Verona ad aderire all'Associazione. Dicevamo dei risultati: da alcune settimane è stato esteso a tutte le Sezioni Operative Territoriali la possibilità di ricevere il pagamento dei Diritti
Doganali tramite bonifico bancario. E' necessario infatti ricordare come, fino a qualche mese fa, incredibilmente, nonostante siamo oramai nell'era del denaro elettronico, il pagamento dei diritti doganali fosse consentito solo con assegno circolare da portare personalmente all'ufficio interessato.

Una disposizione davvero fuori dal tempo e dalla logica, che finalmente, non senza fatica, è stata superata. Altre istanze sostenute da Confetra Nord Est e in generale da tutti gli operatori non trovano ancora risposta. Le procedure dello Sportello Unico Doganale, non sono ancora applicate per le merci di origine animale, così come lo “sdoganamento in mare” (cioè la possibilità di effettuare le operazioni di sdoganamento mentre i container sono ancora in navigazione e che è prassi comune all'estero) è applicato con disciplinari così rigidi da vanificarne in gran parte l'utilità.
 «Il nostro dialogo con l'Agenzia delle Dogane continua ed è molto positivo che ci sia la disponibilità ad analizzare insieme le problematiche che da anni penalizzano il nostro settore - spiega il presidente di Confetra Nord Est Paolo Salvaro - c'è da dire che per giungere a dei risultati spesso bisogna coinvolgere più soggetti e questo complica terribilmente le cose anche alla stessa Agenzia». E' il caso ad esempio dello sdoganamento in mare. «Sì la situazione è ferma al palo – spiega Salvaro - perché qui pare sia un problema della Capitaneria nel monitoraggio della navi in arrivo a impedirne l'avvio. C'è poi la questione delle verifiche in capo alla Sanità Marittima: il nodo in realtà deve essere risolto a livello ministeriale con delle modifiche alle normative in vigore, però intanto, si potrebbe fare in modo che queste oggettive difficoltà non penalizzino tutte le altre merci».
 E' difficile far “mollare la presa” ad una burocrazia che vede spesso nella molteplicità dei controlli la ragione stessa della sua esistenza.
 Franco Tanel 
 (leggi l’articolo completo su PORTO&diporto Maggio 2014)

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