mercoledì 22 ottobre 2014

Il Premio Masaniello ai protagonisti della moda


“In tremila anni di storia il popolo napoletano non ha mai fatto rivoluzioni. I napoletani sono pazienti, sono concreti e non si fanno incastrare in ideologie fasulle “( J.N.Schifano ). Perciò l’insurrezione di
Masaniello rimane simbolica, fino al punto che Tommaso Aniello “capitano del fedelissimo popolo “, uno del popolo per il popolo, diventa un mito, un’icona. Solo nove giorni è durata la sua rivolta contro la pressione fiscale del viceré duca d’Arcos e poi il 16 luglio, giorno dei festeggiamenti della Madonna Bruna, trovò la morte a tradimento proprio nella Basilica dove cercò riparo.

 Ne è passata di storia in quei luoghi ed è entrato a far parte della storia recente della città bassa il “Premio Masaniello”, nato da un’idea di Luigi Rispoli, Presidente dell’A.I.G.E. (Associazione informazione Giovani Europa ) che tanto ha a cuore la zona Mercato e che ne affidava ad Umberto Franzese l’intera realizzazione.

 Quest’anno la IX Edizione del Premio Masaniello-Napoletani Protagonisti, si è tenuta nello storico teatro cittadino “Delle Palme” dove il tema specifico “Moda e Mode” ha potuto avere una collocazione più adeguata. Sono state raccontate storie di napoletani protagonisti come quelle di Marinella, premiato anche per i cento anni di attività; Vincenzo Canzanella per i costumi teatrali, oggi anche docente; Valentino, colui che inventò il tacco a spillo partendo da un laboratorio a Materdei con tre dipendenti; i Serpone di via Duomo, la sartoria del Papa; Giusy Giustino, la costumista del San Carlo; gli Argenio, i nostri stilisti identitari e Carpisa, nella persona dell’imprenditore Raffaele Carlino.

Poi lo sguardo si allarga ai più giovani: Bruno Caruso, titolare della “White House“, di via Carlo Poerio, con la sua sposa dei nostri giorni; Angela Greco, stilista che con un procedimento antico al telaio, crea i suoi tessuti; e Vincenzo Romano che con il suo punto vendita “London Napoli“, al centro storico, nonostante la crisi, riesce ad essere un campione di vendita; lo sguardo va oltre e arriva a Positano con Giacomo Cinque e la sua “Antica Sartoria“.
 Laura Bufano

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