giovedì 28 maggio 2015

Country Side Tour


E’ un territorio ricco di colori e di voci quello tra Altavilla Milicia e Capaci. Una terra impastata di tradizioni, sapori ed archetipi; profumata di venti e odorosa di chiara salsedine. E’ una bellezza tipicamente siciliana, capace di perpetuare la vita di ciò che fu antico, traducendola, senza tradirla,
nell’attimo di una modernità orgogliosa di sé e consapevole. Saper cogliere tutto questo per promuoverlo è il ruolo di Country Side Tour, il progetto ideato da Terra Damare concepito per raggiungere un importante duplice obiettivo: fare da guida e orientamento ai processi di sviluppo delle imprese che questa identità costruiscono ogni giorno, ognuna con il proprio lavoro, e fare in modo come questa terra, che fu frontiera e luogo di passaggio, oggi valga la meta di un viaggio all’insegna di percorsi culturali e religiosi, ma anche per abbandonarsi ai piaceri della tavola.
Che sono davvero tanti.
 “Il progetto Terra Damare è realizzato nell’ambito del Psr della Regione Siciliana per lo sviluppo rurale, della pesca mediterranea, dell’artigianato e per la creazione di itinerari turistici in grado di associare la tradizione e le tipicità locali ai luoghi di produzione ed attrattivi del territorio”, spiega Luigi Amato, coordinatore tecnico del progetto. “E’ un’iniziativa -aggiunge- resa concreta con fondi regionali di provenienza comunitaria, concepita per quei territori che non rientrano né nei Gruppi di azione locale, né nei programmi Leader, ma per quelle realtà che hanno molte cose in comune per la crescita del reddito della popolazione e per l’occupazione. In questo senso, sia Altavilla Milicia che Capaci possono giocare le loro carte per la creazione di attività produttive legate a un turismo non solo balneare, ma più continuativo e meno invasivo, rispettoso dell’ambiente e delle tradizioni antiche”. 
L’obiettivo prioritario è proprio questo, puntualizza Annamaria Ulisse, tour operator e presidente di Terra Damare:
 “Mettere queste due località nei circuiti delle città d’arte, orientandone i flussi verso la scoperta di una vacanza alternativa a quella classica, promuovendo la creazione di strutture ricettive, dando vita a diverse decine di posti di lavoro attraverso un processo di formazione dei giovani nel campo dell’accoglienza. Che non è poca cosa per due paesi che ha visto emigrare negli anni gran parte della popolazione residente. Non un turismo fatto di grandi numeri, ma di qualità e in grado di inserire Altavilla e Capaci nella mappa delle città da visitare sull’isola ai ritmi dolci di una volta”. 
Cibo, tradizioni, arte e cultura: quattro filoni che si possono ben racchiudere nel cluster della biodiversità dei luoghi e che possono consentire ai visitatori di immergersi in un’esperienza tipicamente mediterranea. Da una parte, Altavilla Milicia con la sua struttura urbanistica a scacchiera che domina dall’alto un paesaggio multicolore che si estende da Capo Zafferano a Cefalù, fino alle Eolie, meta di pellegrini al Santuario della Madonna della Milicia; dall’altra, Capaci con il suo bianco litorale lungo più di tre chilometri e ricovero di Santa Rosalia che vi dimorò in una grotta.

 E se ad Altavilla è d’obbligo fermarsi per mangiare la salsiccia fatta di pancetta sminuzzata di maiale, coscia e spalla (rinomata è la Trattoria del Mare fondata da Salvatore Incandela che fece dei piatti di pesce e crostacei il fiore all’occhiello del locale) e il tipico pasticciotto, a Capaci la sosta è da Puccio, dove regna il pesce azzurro in tutte le sue forme e a Torre Alta che fa dell’intricante connubio terra-mare quella sagra di profumi che danno ai piatti una tipicità ed un sapore veramente unici.

Non possono mancare durante il tour palermitano proposto da Terra Damare due soste: una a Cinisi per assaggiare la pasticceria di Santi Palazzolo che porta come marchio i valori più buoni della Sicilia e le specialità alimentari di Cosimo a Palermo.

Eduardo Cagnazzi

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