domenica 1 settembre 2013

Confesercenti, stagione turistica tra luci ed ombre

Stagione turistica tra luci ed ombre in Campania con Regione rimandata a settembre. Bene il comparto ricettivo extralberghiero con +5% in linea con i dati nazionali, volano le strutture di lusso,  meno bene quelle di un target medio basso, si riducono i giorni di permanenza. Dall’Abbac
Confesercenti i primi riscontri sul bilancio di questa stagione e l’appello alla Regione perché avvii un piano straordinario per il turismo per risolvere annose questioni, individuando una strategia operativa su qualità dei servizi di accoglienza, infrastrutture e competitività sul mercato internazionale.

 “I dati nazionali ci confortano e quelli regionali offrono in alcuni casi significative sorprese”, conferma Agostino Ingenito, presidente nazionale dell’Aigo Confesercenti e con un ruolo regionale in Assoturismo Campania. “Dormire in b&b, case ed appartamenti per vacanze e agriturismi piace sempre più e non solo ad una clientela straniera ma resta il problema dell’ abusivismo, l’improvvisazione con mancati controlli, un rapporto non sempre lineare tra qualità-prezzo  mentre aumenta il fenomeno delle false recensioni e delle truffe”. Dall’osservatorio associativo emergono dati positivi seppur con lievi flessioni per il numero di presenze rispetto allo scorso anno.

 Se luglio ha in alcuni casi ridotto quasi del 40% le aspettative rispetto allo scorso anno, agosto ha offerto il tutto esaurito per molte strutture in Campania. Tengono le maggiori località come la Penisola Sorrentina e la Costiera Amalfitana con un tutto esaurito soprattutto per le strutture extralberghiero di lusso, con prezzi per una camera doppia oscillanti tra gli 80 ai 150 euro.

Ottimo il risultato di Capri con overbooking anche in giugno nelle 50 strutture extralberghiere autorizzate. Bene anche Ischia e sorprendente risultato per Procida. Per il capoluogo ridotta ad un 1,5 la media di permanenza, mantenendo fede alla tradizionale vocazione soprattutto in agosto di località di passaggio.

 Tiene la media di circa il 60% di permanenza a Salerno città. Soffrono le aree interne, interessante il leggero aumento di presenze in Irpinia ma flessioni si registrano nel Beneventano e Alto Casertano. Per il Cilento trasformazione ormai in atto con l’inversione di tendenza di affitti settimanali e non più mensili e costi anche più contenuti rispetto allo scorso anno ma è stato vistoso il calo di luglio con difficoltà anche in agosto, mese tradizionalmente da overbooking.
Eduardo Cagnazzi

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