giovedì 24 ottobre 2013

A Massa Marittima arriva Novembre Grosso

Sarà Simone Cristicchi a inaugurare la prima edizione di Novembre Grosso, il festival dedicato alla cultura, all’arte, all’ambiente e all’enogastronomia della Maremma Toscana, ospitato nello splendido borgo di Massa Marittima. Un mese intero di eventi – la maggior parte
dei quali gratuiti - tra cortei storici, concerti, escursioni, degustazioni, cene, visite ai musei, ai siti archeologici e geo-minerari. Dal primo al 30 novembre, tutti i fine settimana, la città del Balestro si animerà con questa manifestazione ideata dalla Cooperativa Colline Metallifere: i primi due week end saranno dedicati alla storia etrusca, quelli del terzo alla storia medievale e nell’ultimo la finestra si aprirà sul mondo delle miniere. Per tutto il mese, il Museo Archeologico, il Complesso museale S. Pietro all’Orto, il Museo della Miniera e la Torre del Candeliere saranno visitabili gratuitamente.
 I parcheggi saranno gratis tutti i fine settimana.
“Novembre Grosso nasce dalla volontà di rendere vivo e vitale un mese che tradizionalmente è sospeso, in attesa del Natale, ma che invece è ricco di sorprese
 – spiega Vanda Peccianti, presidente della Cooperativa Colline Metallifere –.
 Lontano dalla stagione turistica più frequentata, questo periodo dell’anno regala grandi prodotti della natura che, con Novembre Grosso, saranno degustati durante le cene e apprezzati nei laboratori. Massa e il suo territorio, per tutto il mese, vivrà una festa continua di grande suggestione”.
 “L’idea ha preso corpo nel corso dei periodici tavoli dell’Osservatorio Turistico di Destinazione
 – spiega Flavio Zazzeri, assessore al Turismo e alle Attività Produttive che ha coordinato l’organizzazione dell’evento –.
 La forza di Novembre Grosso nasce proprio da qui, da una visione condivisa tra soggetti pubblici e privati nell’offrire, a residenti e a turisti del nostro territorio, un ricco calendario di eventi culturali e artistici di grande qualità. Questo è stato reso possibile anche perché abbiamo deciso di investire una parte dei proventi dell’imposta di soggiorno”.

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