mercoledì 9 ottobre 2013

Emanuele Grimaldi Presidente Confitarma

Emanuele Grimaldi
Emanuele Grimaldi è il nuovo Presidente della Confederazione Italiana Armatori: è stato eletto all’unanimitàdall’Assemblea della Confederazione Italiana Armatori riunitasi oggi a Roma in sessione privata.

Paolo d’Amico, al termine del suo mandato, ha voluto sottolineare che
“nonostante uno scenario caratterizzato dalla gravissima crisi finanziaria mondiale, che ha colpito duramente i mercati marittimi, dalla crisi politica italiana che ha visto in 3 anni l’alternarsi di 3 governi e da eventi imprevedibili come il naufragio della Costa Concordia e l’arresto dei 2 fucilieri in India, Confitarma ha ottenuto il mantenimento delle misure per la competitività della flotta che continua a registrare un trend positivo”.
Salvaguardare la competitività della flotta di bandiera italiana, promuovere ricerca e sviluppo per incentivare investimenti in nuove navi sempre più efficienti, competitive ed eco-compatibili, rafforzare la presenza dell’armamento italiano nelle sedi internazionali ed europee ove si elabora la politica marittima. Questi i principali punti del programma di presidenza di Emanuele Grimaldi illustrato all’Assemblea della Confederazione Italiana Armatori.
“Innanzitutto desidero ringraziare Paolo d’Amico per l’ottimo lavoro svolto in questi anni. - ha affermato Emanuele Grimaldi - Nella critica situazione in cui oggi lo shipping opera, emerge con chiarezza la validità di uno strumento di competitività e di sviluppo quale è il Registro internazionale, grazie al quale, la flotta dal 1998 ad oggi si è più che raddoppiata, e l’armamento italiano ha potuto affrontare la crisi meglio di altri settori economici”.
“Sono ancora molti i problemi che si frappongono all’ulteriore crescita e sviluppo dell’armamento italiano - ha proseguito il Presidente Grimaldi - in primis le procedure burocratiche spesso obsolete che comportano ingenti costi di gestione a carico delle aziende marittime per poter adempiere al gran numero di norme internazionali, comunitarie e nazionali. Ma è ancor più importante restituire al comparto un’Amministrazione specificamente dedicata alle problematiche marittime”.

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