domenica 23 marzo 2014

Remocean, sistema di monitoraggio dello stato del mare

Remocean (Remote sensing of ocean waves), il sistema di monitoraggio dello stato del mare made in Naples, sta facendo passi da gigante. Adottata all’isola del Giglio, installata a bordo della Grimaldi Roma e delle nuovissime fregate multiruolo della Marina Militare, l’innovativa
applicazione, nata nell’ambito delle attività di ricerca dell’Istituto per il rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente di via Diocleziano, è pronta per conquistare l’Europa. L’omonima azienda, spin off del Cnr, è già tra le prime dieci start up della penisola e, dopo l’ingresso nella compagine societaria di Atlante Ventures Mezzogiorno, il fondo di Venture Capital del Gruppo Intesa Sanpaolo, punta con fatturati triplicati a conquistare una posizione di rilievo nel mercato internazionale.

 “Siamo in fase di crescita, l’obiettivo che ci siamo prefissati a breve è l’esportazione del nostro modello di business all’estero. Proprio in questi giorni stiamo installando il sistema su una nave a Singapore” afferma Francesco Serafino, Ad di Remocean Spa - Dopo oltre un decennio dedicato all’analisi delle immagini radar satellitari si è profilata la possibilità di iniziare un tipo di ricerca innovativa per l’Italia. Dopo le prime collaborazioni internazionali, le tesi di laurea dedicate all’argomento, grazie alla consulenza a un progetto dell’EDA (Agenzia Europea della Difesa) abbiamo ottenuto anche le prime risorse. Da lì non ci siamo più fermati. In un anno, un anno e mezzo abbiamo assestato gli algoritmi. Poi la consapevolezza di poter sfruttare commercialmente le nostre conoscenze ci ha portato a tentare lo spin-off, il trasferimento tecnologico dalla pura fase di ricerca al prodotto da immettere sul mercato.

 Si tratta di una tecnologia inedita che permette il monitoraggio di tutti i parametri che definiscono lo stato del mare: altezza, lunghezza e periodo delle onde, correnti superficiali, batimetria dei fondali. Misurazioni efficienti e ottenute in tempo reale sfruttando i vantaggi delle tecnologia radar in banda X – costo contenuto, mobilità e semplicità di installazione – presente sulla maggior parte delle imbarcazioni. L’analisi in tempo reale dello stato del mare costituisce un valido supporto alla navigazione garantendo la sicurezza di bordo. Giovanni Grande (leggi l’articolo completo si PORTO&diport marzo 2014)

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