venerdì 18 aprile 2014

Accordo tra Cnr e Autorità Portuale di Roma e del Lazio


Sottoscritto ieri l’Accordo Quadro tra Consiglio Nazionale delle Ricerche e Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, dal Presidente dell’Autorità Portuale, Pasqualino Monti e dal presidente
del CNR Luigi Nicolais. Era presente il direttore del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l'Ambiente del CNR, Enrico Brugnoli. L’accordo prevede una collaborazione di ampio respiro tra il CNR e il Network dei Porti di Roma e del Lazio per la ricerca, il trasferimento tecnologico e l’innovazione nell’ambito della sostenibilità ambientale, dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili, smart grid e smart city.

In dettaglio l’accordo prevede una stretta collaborazione nei settori delle energie rinnovabili (energia eolica, solare ma soprattutto energia dal moto ondoso), nello studio dell’inquinamento atmosferico, nello sviluppo di modelli previsionali per la qualità dell’aria, nel monitoraggio e miglioramento della qualità del mare, nelle tecnologie marittime e nella logistica, nell’osservazione della terra e telerilevamento dell’inquinamento del mare, anche a seguito di sversamenti di carburanti e altri inquinanti in mare.
 “Questo accordo è molto rilevante per il CNR che può mettere a disposizione le notevoli conoscenze scientifiche su queste tematiche e allo stesso tempo sperimentare le tecnologie in un settore, quello portuale e marittimo, ove la richiesta di innovazione è sempre più sentita e urgente”, osserva il presidente del Cnr, Luigi Nicolais. “In tal modo si potranno avere vantaggi reciproci per la ricerca e per l’innovazione delle strutture portuali verso una concezione innovativa, sostenibile e ‘smart’”.
 La collaborazione è indirizzata alla promozione dei beni architettonici interni e limitrofi ai tre porti del network, ed alla sostenibilità ambientale dei traffici ospitati al loro interno: cultura ed ambiente sono i valori alla base della crescita portuale. Infine, grande attenzione è stata dedicata all’istituzione di un “centro di alta formazione” sulle scienze e tecnologie associate ai traffici marittimi ed alla portualità, dove potranno formarsi le nuove figure professionali che andranno ad operare nei porti del futuro.

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