martedì 29 luglio 2014

Regione Veneto: ENI deve rispettare l’accordo per la chimica di Marghera.


“L’accordo sottoscritto con ENI dalla Regione e dalle istituzioni veneziane non può in alcun modo essere disatteso. Oggi stesso scriverò a Renzi perché abbia chiaro il nostro punto di vista sulla situazione. Siamo
anche pronti ad impugnare sul piano legale quella intesa in caso di inadempienza”. Luca Zaia, presidente del Veneto, ha riassunto con queste parole la posizione sua e della Giunta regione incontrando stamani a palazzo Balbi i lavoratori degli stabilimenti Eni di Marghera al termine dell’incontro avuto con l’assessore al lavoro Elena Donazzan.

C’è infatti molta preoccupazione per le incertezze sulle intenzioni dell’ENI relative alla chimica e per le ipotesi di una dismissione dall’area industriale veneziana. Domani i lavoratori dell’ENI di tutta Italia saranno in sciopero e manifesteranno davanti a Palazzo Chigi, dove sarà presente anche una delegazione veneziana. Mercoledì lo stesso assessore Donazzan sarà a Roma e solleverà la questione al Ministero dello Sviluppo Economico. In questo scenario la Regione del Veneto è schierata a fianco dei lavoratori di Marghera, sulla base di impegni sottoscritti formalmente dalle parti.
 “Noi non abbiamo firmato l’accordo per hobby – ha detto Zaia – perché dietro quell’accordo c’è la salvaguardia di duemilacinquecento posti di lavoro. Noi siamo rispettosi degli impegni che ci prendiamo e chiediamo che anche la controparte li rispetti”.
 “Quell’accordo era il punto di arrivo di una trattativa difficile – ha incalzato Donazzan – dove il Veneto aveva già rinunciato a molto. In ogni caso come Regione noi abbiamo rispettato gli impegni sottoscritti e vogliamo che l’ENI faccia altrettanto. Porto Marghera per noi ha una vocazione industriale, la chimica per noi continua a essere un settore strategico e che quell’accordo prevedeva degli impegni precisi. Eni non può permettersi di disattenderli unilateralmente”.

Nessun commento:

Posta un commento