giovedì 13 novembre 2014

Le proposte CNA-Fita per la sopravvivenza delle imprese di autotrasporto italiane

Accise: mantenimento delle risorse per garantire il rimborso come previsto dalla normativa europea. Fondi per la categoria: rendere strutturali le spese per deduzione forfettarie (diarie giornaliere). Riduzione dei premi inail. Contrasto dumping sociale vettori stranieri: impegno del Governo a richiedere con forza in Europa l’effettiva armonizzazione sui costi del lavoro. Introduzione della clausola di salvaguardia o soluzioni disincentivanti per vettori stranieri sull’esempio di Francia e Germania. Riforma art.83 bis (costi minimi): azione diretta
con clausola di mediazione preventiva obbligatoria delle associazioni di categoria. Limite subvezione a massimo due passaggi. Contratti scritti per tutti con piena tracciabilità. Costi massimi: pedaggi, traghetti e carburante scorporati dal costo nolo con indice ministeriale in fattura a pagamento immediato. Sburocratizzazione: eliminare scheda di trasporto e modulo di assenza del conducente. Pedaggi: blocco delle tariffe autostradali per tre anni. Sconto del 2.5% diretto dei concessionari alle imprese senza limite di soglie di fatturato, la percentuale aumenterà all’8% se si utilizza un consorzio che aggrega e semplifica contabilità e garanzie.

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