martedì 27 gennaio 2015

Monitor dei distretti del Mezzogiorno

Nel terzo trimestre del 2014 le esportazioni delle imprese distrettuali del Mezzogiorno hanno confermato la tendenza negativa registrata nei due trimestri precedenti, evidenziando un andamento opposto rispetto a quanto riportato dalla media dei distretti italiani monitorati (-1,5% tendenziale a
fronte del +2,2% nazionale). A determinare l’andamento al ribasso delle esportazioni dell’area hanno contribuito le performance negative registrate nel corso del terzo trimestre del 2014 da tutte le regioni, ad eccezione della Puglia. Sono calate le esportazioni della Campania (-0,9% tendenziale), penalizzate dalle flessioni del distretto della Mozzarella di bufala campana e della Concia di Solofra e quelle dell’Abruzzo (-10,8%), sulla scia del continuo arretramento delle esportazioni del distretto dell'Abbigliamento sud abruzzese.

La Sicilia ha invece registrato un calo dell’1,3% tendenziale rispetto al terzo trimestre del 2013, penalizzata dall’andamento negativo di due dei tre distretti della filiera alimentare (Ortofrutta di Catania, Vini e liquori della Sicilia occidentale). Negativo anche l’andamento delle esportazioni della Sardegna, che nel terzo trimestre dell’anno ha registrato una flessione del 16,4% tendenziale, sulla scia del calo delle vendite estere di entrambi i distretti monitorati in questa regione, il Lattiero caseario del sassarese e il Sughero di Calangianus.

Sostanzialmente stabili, invece, le vendite estere delle imprese distrettuali della Puglia, dove la flessione delle esportazioni del distretto dell’Ortofrutta del barese è compensata dal buon andamento della Meccatronica barese, del Mobile imbottito della Murgia, dall’Olio e dalla pasta del barese, e dai distretti del sistema moda pugliese (Calzature del nord barese, Abbigliamento del barese e Calzature di Casarano). Allargando lo sguardo ai primi nove mesi dell’anno è ancora più evidente l’indebolimento dei distretti del Mezzogiorno sui mercati internazionali rispetto agli altri distretti monitorati su scala nazionale.

Le vendite estere delle imprese distrettuali del Sud sono calate del 2,1%, 87,9 milioni in meno rispetto al periodo gennaio-settembre del 2013, a causa del calo registrato da tutte le regioni dell’area, ad eccezione della Puglia. L’analisi dell’orientamento dei flussi commerciali delle imprese distrettuali del Mezzogiorno evidenzia come nel corso del terzo trimestre del 2014 sia tornata in territorio positivo la dinamica delle esportazioni dirette sui nuovi mercati, con una crescita dell’1% tendenziale, a fronte di un calo del 2,5% registrato sui mercati maturi.

Complessivamente, nei primi nove mesi dell’anno, le esportazioni dirette sui mercati maturi sono calate del 2,1% su base tendenziale, attestandosi su un valore di poco superiore al miliardo di euro, mentre sui nuovi mercati si registra una sostanziale stabilità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tra i mercati maturi, nei primi nove mesi dell’anno, le esportazioni sono calate sui principali sbocchi commerciali: Germana, Francia e Stati Uniti, mentre sono cresciute le vendite verso Regno Unito e Spagna. Sui mercati emergenti, invece, le flessioni registrate in Russia, Turchia, Polonia e Libia, sono state compensate dalla crescita delle vendite in Cina, Repubblica Ceca e Albania.

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