martedì 10 marzo 2015

EURISPES.it, il primo magazine on line di un Istituto di ricerca

Una nuova iniziativa editoriale per segnalare e approfondire i temi politici, sociali, economici e internazionali di maggiore rilevanza, attraverso una selezione di qualificati interventi, articoli, commenti e interviste, con il supporto esclusivo degli archivi e della rete internazionale dell’Istituto.
L’obiettivo è quello di dare voce - a vari livelli - ad esperti, studiosi, manager, politici, imprenditori, giornalisti ed esponenti della
società civile per i quali L’EURISPES.it vuole essere fonte di approfondimento, facendosi promotore dei processi di ripresa del nostro Paese.
«Gli strumenti critici messi a disposizione in spirito di servizio da generazioni di analisti, ricercatori e scienziati - scrive nell’editoriale del primo numero il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara - rimangono troppo spesso chiusi nei cassetti delle scrivanie o sugli scaffali delle librerie, lignee o elettroniche che siano. Come in uno sfasato sistema a cerchi concentrici l’anello della politica gira senza tenere conto di quello della riflessione critica e dell’analisi sociale. “Pensiero e azione” risultano così sostanzialmente slegati, nella diffusa convinzione secondo la quale ricerca, analisi, scienza e conoscenza risulterebbero il vezzo dei pochi che hanno la testa rivolta all’indietro, mentre l’oggi e il futuro si autosvelano da sé, e ogni nuova alba rappresenta il primo giorno dell’umanità. Insomma, una società del day by day».
L’utilizzo del web permetterà ai ricercatori e ai collaboratori dell’Istituto un intervento più immediato in grado di intersecare anche i tempi dell’attualità, con l’obiettivo di produrre analisi e riflessioni valide per le scelte dell’oggi e riportando in superficie i temi trascurati dal dibattito pubblico.
Il magazine si apre con un’intervista a Gian Carlo Caselli sul recupero della legalità per il rilancio dell’economia e l’innalzamento della qualità della vita dei cittadini.

Tra i diversi contributi una lettura delle minacce “invisibili”, segnalate dalla relazione del DIS al Parlamento, meno eclatanti ma non meno pericolose della questione del terrorismo internazionale. Una riflessione del Prof. Mikhail G. Nosov sulla questione della Crimea offre uno sguardo diverso sul dibattito interno alla Russia.

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