sabato 11 aprile 2015

Corrieri Aerei denunciano eccesso di regolamentazione

E’ un messaggio di preoccupazione e un monito importante quello che verrà dal Presidente di AICAI nel corso del convegno “Il mercato dei corrieri aerei e della logistica fra innovazione e
globalizzazione” che si terrà lunedì 13 aprile nelle sale dell’Università di Tor Vergata e a cui prenderanno parte, tra gli altri, Gabriele Sigismondi di Poste Italiane, Giuseppe Mele di Confindustria, Enrico Finocchi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Fabio Coggiati di ICE.

Alberto Nobis ribadirà come, ad oggi, in Italia, esista una imposizione fiscale e contributiva, vincoli operativi e di legge tra i più gravosi in Europa, che rendono difficile la competizione con le imprese degli altri paesi europei che operano in contesti di maggiore semplificazione nei processi di import-export.

AICAI, Associazione Italiana dei Corrieri Internazionali, nata nel 1987, che riunisce in Italia DHL Express Italy, FedEx Express Italy, TNT Italy e UPS Italyrappresenta infatti un osservatorio speciale e molto sensibile sull’andamento dell’esportazione oltre che un importante volano della stessa. Il valore dei servizi internazionali - export ed import - offerto dai corrieri, rappresentati dall’associazione Aicai, rappresenta circa un quarto del valore del mercato dei corrieri.
“I Corrieri Aerei Internazionali da sempre mettono a disposizione la loro esperienza per facilitare l’economia, attraverso il servizio ad alto valore aggiunto che forniscono alle imprese italiane, più esposte ai benefici degli scambi internazionali e quindi alle opportunità di crescita più sostenute. Osserviamo quindi con preoccupazione una crescita della regolamentazione e l'imposizione di oneri ulteriori - come il contributo al funzionamento di Agcom in misura sproporzionata e retroattiva e la recente modifica/stretta sui titoli autorizzativi all’esercizio, introdotta poche settimane fa da Agcom - che pesano non solo, o non tanto sugli operatori, ma sulle imprese nostre clienti che devono competere sul mercato globale con altre imprese di altri paesi, che hanno costi di struttura molto meno importanti. I corrieri espressi collaborano con gli enti statali per facilitare appunto le imprese: abbiamo tavoli di lavoro aperti con più interlocutori e continuiamo a promuovere il confronto fra le parti interessate a favore della semplificazione che rappresenta, a nostro avviso, il mezzo per agevolare la ripresa dell’economia del Sistema Paese. Il dialogo è aperto con tutte le istituzioni di riferimento, contribuendo a garantire le migliori condizioni di sistema allo svolgimento del lavoro dei corrieri espressi, responsabili del 40% dell’import ed export in transito negli aeroporti italiani, nel rispetto delle normative vigenti che garantiscono la sicurezza ad ampio raggio”.
I corrieri espressi - come anche riconosciuto dalla normativa comunitaria - si muovono in un mercato diverso da quello postale, caratterizzato da dinamiche altamente competitive e svolgendo servizi ad elevato valore aggiunto con un importante contributo export e formazione del reddito nazionale.

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