martedì 23 giugno 2015

Dalla ristrutturazione alla digitalizzazione, gli alberghi cambiano look

Con la pubblicazione lo scorso 17 giugno del Decreto relativo al Tax Credit per le ristrutturazioni alberghiere, si completa il quadro degli interventi previsti dall’Art Bonus.
Tutte le Aziende esistenti al 1°gennaio 2012 potranno beneficiare di un credito di Imposta pari al 30% per le spese sostenute nella ristrutturazione effettuate nel periodo ricompreso tra il 1° gennaio 2014
al 31 dicembre 2016.
Entro 60 giorni il MiBACT comunicherà data e modalità telematiche per la presentazione delle domande utili per beneficiare delle agevolazioni previste.

«Il Tax Credit Ristrutturazioni, che segue a poca distanza quello della Digitalizzazione, risponde ad una precisa esigenza del nostro settore che il Ministero ha saputo riconoscere – ha dichiarato Giorgio Palmucci, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi - La scelta del Governo di ricomprendere nelle spese ammissibili quelle sostenute già nel 2014 e per i due anni a seguire, è un segnale che piace alle nostre Aziende.

Da tempo come Associazione siamo impegnati a supportare gli investimenti delle nostre Imprese e quanto sancito dal Decreto va in questa direzione. Su questo fronte abbiamo lavorato con successo insieme a FederlegnoArredo anche offrendo ai soci numerose iniziative per far conoscere le innovazioni dell’arredo e del design e rilanciare così un prodotto di altissima qualità. Ora non ci resta che attendere le indicazioni pratiche per usufruire delle agevolazioni».


Soddisfatto il presidente di FederlegnoArredo, Roberto Snaidero: «Si tratta di un grande risultato, frutto di una lunga e serrata operazione di sensibilizzazione, che si traduce in una grande opportunità per le imprese. Sono oltre 400 le aziende associate a FederlegnoArredo che operano con continuità nel settore del contract alberghiero, offrendo soluzioni custom-oriented in grado di unire la sapienza della manifattura italiana, con l'innovazione delle nuove tecnologie.

Comfort abitativo, cura estetica e risparmio energetico sono infatti i driver attraverso i quali il sistema dell’arredo italiano contribuisce al rinnovo dell’ospitalità».

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