sabato 4 luglio 2015

Tir: Longo, stop all’intermediazione sugli sconti-autostrade

Basta con gli sconti sulle autostrade che arrivano dopo tre anni nelle casse delle imprese di autotrasporto, ma sui quali guadagnano i vertici dei consorzi di imprese che operano da intermediari.
A denunciare una situazione che definisce ormai insostenibile è Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito: “Le commissioni che sono trattenute dai vertici dei consorzi che si frappongono fra le società autostradali e le imprese di autotrasporto sono a dir poco discutibili e di certo intollerabili nell’era del digitale che dovrebbe consentire a ogni impresa di accedere direttamente
alle agevolazioni solo dimostrando di essere ancora in esercizio e operative”.
“In un momento di crisi ormai irreversibile del settore dell’autotrasporto – prosegue Longo – anche i fattori apparentemente marginali, ma in vero altamente remunerativi per chi ne beneficia, diventano importanti”.

E Trasportounito, in questa ottica, evidenzia anche altre distorsioni in atto: a fronte dei dichiarati aiuti pari a 250 milioni per il settore, il governo ha, a poche ore dal termine ultimo (7 luglio) per la presentazione del modello UNICO, ridotto di 2/3 le agevolazioni forfettarie che, da molti anni, sono destinate agli imprenditori artigiani che guidano i camion. Sono stati colpiti “chirurgicamente” i bilanci di migliaia di imprese artigiane, che saranno costrette a chiudere, mentre sono stati confermati i finanziamenti alle lobby che hanno contribuito alla distruzione del comparto.

E ciò accade alla vigilia di una nuova farsa: l’istituzione dal 6 Luglio di tre tavoli di lavoro per “individuare le possibili soluzioni ai principali problemi posti dai rappresentanti di categoria dell’Autotrasporto”: il primo relativo alla utilizzazione delle risorse finanziarie destinate al settore, alla luce dei vincoli posti dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato; il secondo su Concorrenza e dumping sociale; il terzo sulle problematiche amministrative legate al trasferimento delle funzioni di gestione degli Albi provinciali agli UMC e alle criticità riscontrate in merito alla revisione dei veicoli, stante la cronica carenza di personale.
“Ogni commento- conclude Longo – è superfluo”

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