giovedì 12 settembre 2013

Il Giappone studia il porto di Venezia

L’Autorità Portuale di Venezia ha ricevuto ieri 11 settembre una delegazione di WAVE (Waterfront Vitalization and Environment Research Foundation) composta di un team di studiosi giapponesi alla ricerca di best practice sul recupero del waterfront e sulla compatibilità ambientale. Un'iniziativa
organizzata con JCCA (Japan Civil Engineering Consultants Association) e diretta dal Prof. Hideo Nakamura, Presidente dell’università di Tokyo in collaborazione col Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti del Sol Levante.

Il prof. Takeshi Kawashima, presidente della WAVE ha aperto l’incontro dichiarando:
“Il Giappone vede il porto di Venezia come un gateway naturale per i traffici merci provenienti dall’Asia e il primo porto di riferimento per le crociere nel Mediterraneo. Per queste sue peculiarità e per la capacità di conciliare lo sviluppo cittadino con la fragilità della laguna abbiamo deciso di farvi visita. Il nostro obiettivo è studiare, approfondire tutte le tematiche ambientali e di sviluppo portuale che avete applicato e, ci auguriamo, di poter carpire il vostro «segreto»”.
Nel corso dell’incontro i tecnici dell’Autorità Portuale hanno presentato agli studiosi i piani di
sviluppo dello scalo veneziano sotto il punto di vista logistico (la trama delle infrastrutture
europea e il nuovo layout che i porti dovranno assumere nel futuro), urbanistico (la gestione del cambiamento a livello territoriale e urbano per costruire una vera integrazione tra porto e città) e ambientale (la gestione delle esternalità e le soluzioni identificate per Venezia).

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