mercoledì 20 novembre 2013

Qin – L'imperatore eterno e i suoi guerrieri di terracotta

Domenica scorsa l'esposizione «Qin – L'imperatore eterno e i suoi guerrieri di terracotta» ha chiuso i battenti. Con un totale di 318.273 visitatori, si attesta come la mostra con la più alta affluenza mai registrata dal Bernisches Historisches Museum. Il museo e UBS in veste di Presenting Sponsor si sono dichiarati molto soddisfatti di questo risultato
e hanno espresso il loro compiacimento per l'apprezzamento mostrato dal pubblico. Nel quadro di un sondaggio rappresentativo realizzato tra i visitatori, il 96 per cento degli intervistati ha detto di aver apprezzato l'esposizione da molto a moltissimo. Tra il 15 marzo e il 17 novembre 2013, il Bernisches Historisches Museum ha accolto 318.273 visitatori per l'esposizione «Qin – L'imperatore eterno e i suoi guerrieri di terracotta». Quella dedicata al Primo Imperatore della Cina dovrebbe così confermarsi come la mostra svizzera con la più forte affluenza di pubblico nel 2013. Di particolare interesse sono i dati sulla provenienza geografica dei visitatori, rilevati nel quadro di un sondaggio rappresentativo: il 13 per cento (41.375 persone) proveniva dall'estero contro l'87 per cento di visitatori svizzeri (276.898 persone).
Grande risonanza in Svizzera e all'estero
Il museo e UBS sono molto soddisfatti di questo risultato e particolarmente compiaciuti dell'alto indice di gradimento. Il successo di un'esposizione, infatti, dipende in larga misura dal responso del pubblico. Il giudizio da buono a molto buono espresso dal 96 per cento dei visitatori è eccellente anche nel confronto internazionale. Per Jakob Messerli, direttore del Bernisches Historisches Museum, è un vero successo: «Siamo particolarmente soddisfatti della risposta del pubblico. Abbiamo investito molto tempo e molte energie nella realizzazione di questo grande progetto; i molti feedback entusiasti che abbiamo ricevuto da visitatori provenienti dalla Svizzera e dall'estero confermano che ne è valsa la pena».
Reazioni positive all'impegno culturale di UBS
UBS ha sostenuto l'esposizione in veste di Presenting Sponsor. Dal sondaggio emerge a chiare lettere che con questo impegno culturale ha conquistato la simpatia del pubblico. «Siamo felici che l'esposizione abbia trovato un'eco così positiva. Con il nostro impegno volevamo far conoscere meglio l'affascinante storia e cultura della Cina, anche perché questo paese sta diventando un partner commerciale sempre più importante per la Svizzera», ha spiegato Lukas Gähwiler, CEO UBS Svizzera. «Questi partenariati dimostrano il nostro
profondo attaccamento alla Svizzera.» Peraltro l'esposizione «Qin – L'imperatore eterno e i suoi guerrieri di terracotta» si inquadrava perfettamente nella strategia di sponsoring di UBS che promuove eventi culturali di alto livello.
Primato di affluenza per un'esposizione del Bernisches Historisches Museum
«Qin – L'imperatore eterno e i suoi guerrieri di terracotta» è l'esposizione del Bernisches Historisches Museum che ha registrato la più forte affluenza in assoluto. Nel 2005/2006, la mostra «Albert Einstein (1879–1955)» aveva attirato 264 000 visitatori e le proposte collaterali (Parco della fisica e Spettacolo dell'energia) altre 86 000 persone. Terza classificata delle esposizioni più frequentate del museo è stata la mostra «Carlo il Temerario (1433-1477)» del 2008 con 79 000 visitatori e altri 28 000 per lo spettacolo medievale.
Avvicinati nuovi target
Dall'analisi del sondaggio rappresentativo è emerso inoltre che il 66 per cento dei visitatori si è recato per la prima volta al Bernisches Historisches Museum proprio per l'esposizione «Qin». Con questa iniziativa, dunque, il museo è riuscito ad attirare tanti nuovi visitatori. Il tema ha suscitato maggiore interesse tra il pubblico femminile rispetto a quello maschile (61% contro 39%). Spesso la mostra è stata visitata in famiglia (38%). Il biglietto per famiglie che il museo offre da diversi anni (valido per due adulti e al massimo tre bambini) si è rivelato un'opzione molto apprezzata anche in occasione di questa grande esposizione. Ma
la Cina ha appassionato anche i giovani (21-30 anni) che normalmente non sono tra i frequentatori più assidui dei musei: il 14 per cento di tutti i visitatori apparteneva a questa fascia  di età. Molto richieste e apprezzate le visite giodatee l'audioguida.

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