venerdì 31 gennaio 2014

Stile di vita come terapia di benessere


Parte da Napoli un’iniziativa finalizzata a migliorare la salute e prevenire le patologie croniche partendo dallo stile di vita del paziente, compresa l’alimentazione. Il progetto, Salute e Benessere, sarà esportato a Expò
2015 e porta la firma della Iwf Europa onlus e dell’Associazione Partenope Dacia che si avvalgono della collaborazione di Confagricoltura Napoli e del Servizio di Epidemiologia dell’Istituto dei tumori Pascale. Non è per caso che l’iniziativa parta da Napoli: un bambino napoletano su tre è obeso e il 47% della popolazione residente nella regione soffre di questo problema perché si nutre in maniera non corretta. E sempre in Campania sono in aumento i casi di tumore.

Nelle aree soggette a scarichi di rifiuti inquinanti di ogni genere sono stati riscontrati fino a 30mila casi di cancro in un anno.
“A parte i problemi legati al degrado ambientale, il progetto mette a fuoco il ruolo che può giocare l’alimentazione nell’insorgenza e nella prevenzione di alcune patologie”, affermano Pietro Romano e Federico Zinna, rispettivamente presidenti di Iwf Europa e Partenope Dacia. “Come un puzzle, dove ogni pezzo deve essere collocato al posto giusto, così la medicina dello stile di vita può offrire un valido supporto ai comportamenti quotidiani partendo dalle motivazioni legate allo stress ed alle emozioni, alla cattiva nutrizione, all’ambiente in cui si vive”. 
Prevenzione, dunque, per i promotori del progetto, agendo sullo stile di vita delle persone e sulla loro alimentazione; una branca della medicina che vent’anni fa non si conosceva scientificamente, ma che adesso è ritenuta indispensabile per prevenire e curare alcune patologie cliniche, come afferma Maurizio Montella, direttore del Servizio di Epidemiologia del Pascale.
“Mentre la mortalità tumorale diminuisce nel Paese, nelle aree a cavallo di Napoli e Caserta cresce. Nel caso specifico, non solo per abitudini alimentari non corrette e per lo stress cui è sottoposto il fisico, ma soprattutto per l’emergenza ambientale che il territorio sta vivendo”.
 Da qui, quindi, lo scopo del progetto: educare i cittadini alla salute, partendo da un’adeguata informazione nella scuola su ciò che si deve mangiare e quello da evitare. D’altro canto, osserva Montella, la ricchezza della tradizione agricola-alimentare della Campania, terra della Dieta Mediterranea tutelata dall’Unesco, garantisce una risposta più che sufficiente non solo per tutti i gusti, ma anche per tutte le necessità dietetiche, siano esse per il mantenimento di uno stile di benessere che per scopi terapeutici.
Eduardo Cagnazzi

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