giovedì 13 febbraio 2014

Burundi, ad Expo 2015 nel Cluster del Caffè

Da sin. Commissario Cestari, vice Burigusa, Manager Expo Gatti
Il Direttore Generale di Expo 2015 Spa Giueppe Sala ed il Commissario Generale per Expo 2015 della Repubblica del Burundi Alfredo Cestari hanno sottoscritto ieri, nella sede Expo di via Rovello a Milano, il
contratto di partecipazione del Burundi nel Cluster del Caffè attraverso un padiglione da 250 mq multipiani. “Il Presidente della Repubblica e l’intero Governo ringraziano Expo 2015 Spa per l’assistenza finalizzata alla partecipazione del Burundi all’evento mondiale in programma nel 2015 a Milano” ha detto il Commissario Generale Alfredo Cestari, nativo di Salerno e con radici lucane.

Che ha aggiunto: “Il Burundi è onorato dell’inserimento nel Cluster del Caffè nell’ambito del quale potrà diffondere ai potenziali investitori la qualità dell’arabica Bourbon Douxe: di assoluto livello ma ancora limitata ad una produzione artigianale. Durante i 6 mesi di manifestazione il Burundi riuscirà altresì a proporre le potenzialità di sviluppo e di business di un territorio e di una popolazione fortemente impegnati nella rinascita infrastrutturale, economica, sociale e civile attraverso un enorme progetto di investimento e di attrazione di imprese”.
Il General Manager International Affaires Department di Expo Spa Stefano Gatti ha raccolto e lanciato una proposta subito accettata dal Commissario:
  “A tal fine sarebbe opportuno organizzare la Giornata Nazionale del Burundi in Expo con la presenza del Presidente della Repubblica e dei Ministri”.  
129° Paese iscritto ad Expo (sui 142 attuali) il Burundi, attraverso l’organizzazione del proprio padiglione, comunicherà ai potenziali partner le informazioni inerenti la struttura del proprio processo di sviluppo: le linee-guida per l’attrazione degli investimenti, la strategia di emancipazione dai livelli di povertà di fasce sempre più ampie di popolazione, l’educazione scolastica, l’integrazione nella macro area di libero scambio dell’Esta Africa con allineamento del proprio PIL ai livelli medi della regione, i progetti di infrastrutturazione in coerenza con agli obiettivi del Millennio posti dalle Nazioni Unite nel 2001 e avallati dalla Banca Africana di Sviluppo, l’ottimizzazione e la diffusione della produzione agricola di eccellenza (il caffè), l’armonizzazione dei processi di sfruttamento minerario e dei giacimenti di idrocarburi con le rinnovate sensibilità etiche ed ambientali per uno sviluppo inclusivo, organico e capillare che, tutelando la natura, determini benefici per tutte le fasce della popolazione e incrementi anche il settore (non sviluppato) del turismo.

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