venerdì 11 aprile 2014

Sostegno a Pmi, inefficace azione della Regione Campania

Si è svolta presso la Camera di Commercio, la conferenza stampa dei Rappresentanti del Coordinamento dei Confidi Campani nel corso della quale è stata illustrata e documentata l’inefficacia delle ultime misure adottate dalla Regione Campania in materia di sostegno alle Piccole e Medie Imprese. In particolar modo, la critica è stata rivolata all’ultimo provvedimento adottato dall’Assessorato Regionale alle Attività
Produttive, in base al quale la Regione ha destinato un fondo di 100 milioni di euro per lo sviluppo delle Pmi, affidandone la gestione alla società in house “Sviluppo Campania”, escludendo di fatto i Confidi, che avevano presentato un Progetto comune che prevedeva anche il coinvolgimento di Unioncamere Campania.

Il Progetto proposto dal Coordinamento Confidi Campani al Dipartimento della Programmazione e dello Sviluppo Economico della Regione Campania prevede l’assegnazione di un Fondo Rotativo di 50 milioni (ovvero il 50% dell’importo stanziato) ai Confidi che avrebbe garantito tutte le operazioni di finanziamento previste dalla delibera n 378 del 24.09.2013 della Giunta Regionale della Campania.

 Inoltre, il Coordinamento Confidi Campani, nel proprio progetto, ha individuato Unioncamere Campania come soggetto istituzionale preposto nell’assegnazione del plafond alle singole province campane secondo un meccanismo che prevede criteri di riparto in linea con il Pil regionale o altri principali indicatori di sviluppo. Unioncamere, secondo i Confidi, dovrebbe anche fissare criteri, tempi e modalità di rendicontazione e monitoraggio.

 Il dato più significativo di questo progetto sta nel fatto che partendo da una dotazione di 50 milioni di euro, tale meccanismo assicurerebbe nuovi interventi di finanziamento alle imprese per 1 miliardo di euro con garanzia dei confidi al 50% ed euro 625 milioni con garanzia dei Confidi all’80% prevedendo un moltiplicatore pari a 10, con un numero di aziende beneficiarie non inferiori a 4.000 ipotizzando un importo medio finanziato di 250.000 euro, mentre se si abbassasse a 125.000 euro l’importo medio, il numero dei beneficiari salirebbe ad 8000.

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