venerdì 1 agosto 2014

Trasportounito contro la “desertificazione” di Taranto

L’organizzazione dell’autotrasporto affianca nella marcia imprenditori e lavoratori
"Non si può assistere in silenzio all'annientamento di un intero comparto produttivo strategico per il sistema paese. Il caso di Taranto e della desertificazione industriale è un caso Italia, rispetto al quale sarebbe lecito e doveroso attendersi scelte serie da parte dello Stato". Ad affermarlo è Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito, che ha annunciato l'intenzione della sua organizzazione rappresentativa dell'autotrasporto di affiancare i rappresentanti degli industriali, dell'impresa e dei lavoratori nella marcia per la difesa dell'Ilva di Taranto. "Purtroppo - ha sottolineato Longo - ci troviamo drammaticamente di fronte a una incapacità del paese di gestire i problemi reali dell'economia e a una propensione suicida a rinviare le scelte specie se queste non sono politically correct. Ma dietro all'industria siderurgica che certo deve operare nel rispetto delle leggi ambientali e della salute della gente, si celano migliaia e migliaia di lavoratori, di imprese, (anche di autotrasporto), di famiglie che hanno il diritto, ripeto, il diritto, ad avere risposte chiare e definitive dal Governo e dal Parlamento".

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