martedì 28 ottobre 2014

Bufera sui vertici Msc Crociere

Pierfrancesco Vago
Due decreti di sequestro preventivo di beni per un valore di 33,3 milioni di euro sono stati eseguiti nei confronti di Pierfrancesco Vago, ad della Msc Crociere Spa e Francesco Zuccarino, presidente del cda. I reati ipotizzati sono omessa dichiarazione dei redditi nei confronti del primo e dichiarazione infedele per il secondo i reati ipotizzati. I decreti sono stati emessi dal gip del Tribunale di
Napoli, su richiesta della sezione Criminalità economica della Procura della Repubblica di Napoli, ed eseguiti dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza nei confronti di Pierfrancesco Vago, ad protempore della Msc Crociere S.A. di Ginevra (e non della Msc crociere spa, come comunicato in un primo momento) e di Francesco Zuccarino, presidente del cda della Msc Crociere spa di Napoli.

Il provvedimento colpisce partecipazioni societarie, beni immobili e disponibilità finanziarie. Il sequestro eseguito nei confronti dell'amministratore della società ginevrina consegue all'accertamento dell'esistenza, presso la sede della Msc crociere di Napoli - secondo quanto sottolinea il procuratore aggiunto della Repubblica, Fausto Zuccarelli - di una stabile organizzazione occulta della citata Msc Crociere S.A. che non ha dichiarato redditi realizzati nel territorio nazionale per circa 38 milioni di euro cui corrispondono imposte dirette evase per oltre 10,7 milioni.

Contestazioni «del tutto infondate e in palese dispregio delle norme internazionali, relative in particolare al settore marittimo». E’ quanto si legge in una nota diffusa da Msc Crociere, in relazione al sequestro preventivo di beni nei confronti dei vertici del gruppo per presunte violazioni delle norme fiscali.

Il gruppo ribadisce «la correttezza del proprio operato e conferma di aver avviato con totale trasparenza e collaborazione le opportune interlocuzioni con le autorità fiscali competenti al fine di chiarire la propria posizione e ottenere il rispetto da parte delle suddette autorità competenti delle vigenti norme internazionali applicabili».

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