mercoledì 4 febbraio 2015

YARE: nel 2014 un aumento nel portafoglio ordini globale

Cinque punti per ricordare l’importanza del nostro paese nella nautica e nel turismo nautico, in particolar modo in quello del settore superyacht. Li ha sottolineati Vincenzo Poerio, presidente YARE in apertura dell’Italian Superyacht Forum - evento di approfondimento molto partecipato con quasi 400 presenze - sullo stato dell’arte dell’industria – svoltosi questa mattina (3 febbraio) all’hotel UNA di Lido di Camaiore nell’ambito di YARE (Yachting Aftersales & Refit Experience), rassegna internazionale in Italia dedicata al mondo dell’after-sales e del refit del settore super e megayacht, in programma a
Viareggio, Lido di Camaiore e Marina di Carrara fino al 6 febbraio 2015.
 “L’Italia – ha spiegato Poerio - è il paese leader nella costruzione dei superyacht, il 30% della flotta internazionale è italiana, nelle nostre marine abbiamo 3.400 posti barca sopra i 24 mt., il 75% dei charter fatti nel Mediterraneo toccano le coste italiane e, infine, migliaia di ospiti internazionali possono godere delle bellezze del nostro territorio”.
 

Da parte del gruppo editoriale The Super Yacht group, media partner che, ogni anno, fornisce uno studio con dati e cifre del Global Order Book (il totale delle commesse mondiali con relativi cantieri) sono emersi, come di consueto, dati interessanti per il nostro paese. Per la cantieristica dei grandi yacht, lo scorso anno si è rivelato particolarmente complesso in tema di analisi preventive sul portafoglio ordini con un primo semestre problematico e quasi in negativo sulla tenuta degli ordini, mentre la fine d’anno è stata positiva ed ha portato a 412 unità il portafoglio complessivo a livello globale.

Il dato relativo alla ripartizione degli ordini è di soddisfazione per l’Italia che guida la classifica con il 38% seguita da Olanda, 15%, Turchia 12%, Uk 6%, Germania, 4%, Taiwan 4%, Cina 3%, Finlandia 2% e ROW (resto del mondo) 16%. La flotta globale degli yacht sopra i 30 mt. nel decennio 2004 – 2014 è passata da 2991 a 5012 unità; gli yacht tra i 30 e i 45 mt. da 1735 a 3023. Nella stessa decade, gli yacht sopra i 45 mt. da 488 sono passati a 944 unità, gli yacht a vela da 752 a 1001. Circa il 53% degli yacht di lunghezza superiore ai 30 metri risultano costruiti dopo il 2000. Solo il 29% della flotta risulta “vecchio” (costruito precedentemente al 1990), mentre nel decennio 1990-2000 il 18% ha visto la consegna.

Tali dati indicano quindi che nel decennio 1990-2000 la flotta è più che raddoppiata con un incremento del 120%. Nella top ten dei cantieri che hanno consegnato yacht di lunghezza tra i 30 e i 45 mt. nel corso del 2014, tra i primi 5 figurano cantieri italiani (Azimut-Benetti, San Lorenzo, Custom Line e Italian Sea Group). Sopra 45 mt. troviamo ancora tra i primi 10 Benetti, Overmarine, CRN, Isa e Perini Navi. Lo scorso anno 862 cantieri hanno realizzato almeno uno yacht di lunghezza superiore ai 30 metri nel mondo. Tuttavia di questi solo 275 hanno consegnato yacht negli ultimi 10 anni, di cui ben 54 italiani, confermando una tendenza alla forte selezione dei mercati.

Attualmente sono 109 i cantieri che dichiarano almeno un yacht in costruzione; 33 dei quali sono italiani. Particolarmente rilevante di conseguenza l’entità dei grandi yacht prodotti in Italia che vanno a comporre la flotta degli oltre 5000 yacht. Sono 1494 gli yacht costruiti nel nostro Paese, con una lunghezza media pari a oltre 39 metri. Una considerazione a parte meritano i dati che emergono sul Mediterraneo, luogo per i superyacht con una conferma sulla presenza sensibile di imbarcazioni stanziali in quest’area.

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