mercoledì 13 maggio 2015

Avon aderisce a Univendita

Avon ha fatto ingresso nella compagine associativa di Univendita, a far data dal 1° Maggio: Univendita e i suoi associati, oltre a dare il benvenuto alla multinazionale americana, esprimono le
loro grandi aspettative per la futura collaborazione, che darà ancora più forza alla voce delle aziende italiane che operano, in modo sostenibile, nel settore della vendita diretta.

Avon, The Company for Women, è un’azienda cosmetica leader a livello mondiale, con un fatturato annuo di 9 miliardi di dollari ed è rappresentata da oltre 6 milioni di presentatrici. I prodotti Avon sono disponibili in oltre 100 Paesi e la sua linea di prodotti include il make up, la cura della pelle, le fragranze, i prodotti moda e i prodotti per la casa.

In Italia, Avon Cosmetics Srl, ha sede ad Olgiate Comasco (CO) e conta su un centro logistico e distributivo per il mercato nazionale ad Anagni (FR).
«Siamo lieti di aderire ad Univendita. Le associazioni di imprese hanno un ruolo importante per il business di Avon. Sono il luogo appropriato per affrontare i problemi del settore e fissare degli standard etici idonei a salvaguardare la reputazione della vendita diretta», ha detto Stefano Ossola, Presidente di Avon Italia.

Con l’ingresso di Avon si rafforza la leadership di Univendita, la maggiore associazione italiana della vendita a domicilio: il fatturato, che è stato di 1 miliardo e 302 milioni di euro nel 2014 (oltre il 60% del fatturato del comparto della vendita diretta associata), si proietta, per il 2015, a superare il valore di vendite di un miliardo e mezzo di euro. Univendita conta ora su sedici aziende associate; il 1° aprile, infatti, è stato ufficializzato l’ingresso di FI.MA.STARS, azienda specializzata in prodotti biomagnetici per il benessere della persona e dell’ambiente.

«È con grande soddisfazione che accogliamo Avon nella nostra compagine sociale –dichiara il presidente di Univendita Ciro Sinatra–. La scelta che abbiamo fatto nel 2010 è stata di dare vita a un’associazione che riunisse l’eccellenza della vendita diretta a domicilio; una scelta di campo precisa che mettesse al centro i valori di etica, serietà e sostenibilità, e non semplicemente l’appartenenza a un settore.

Ed è una scelta che, alla luce del lavoro fatto e dei risultati ottenuti, si è dimostrata giusta. In questi anni abbiamo fatto battaglie in cui crediamo, dal no secco alla depenalizzazione delle vendite piramidali proposta dal Governo al sostegno all’antitrust quando ha sanzionato, per pratiche commerciali scorrette, aziende che svolgono la vendita a domicilio in modo aggressivo e sleale».

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