venerdì 6 dicembre 2013

Tavolo di confronto sulle grandi navi a Venezia

Si è tenuto presso l’Autorità portuale di Venezia un tavolo di confronto sulle grandi navi da crociera a Venezia tra le Autorità preposte alla soluzione del problema e il mondo dell’impresa e del lavoro della
provincia di Venezia che negli scorsi giorni aveva espresso la propria preoccupazione per i provvedimenti annunciati sulla stampa dopo il vertice di Palazzo Chigi dello scorso 5 novembre.

Nel corso dell'incontro il Presidente Costa e l’Ammiraglio Piattelli hanno illustrato agli intervenuti il “dispaccio” con il quale il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha tradotto le decisioni del vertice del 5 novembre u.s. di Palazzo Chigi in indirizzi per i provvedimenti che l’Autorità Marittima, da sola o di intesa con l’ Autorità Portuale e il Magistrato alle Acque, hanno emesso ieri 5 Dicembre.

I provvedimenti in questione sono due: il decreto dell’Autorità Marittima che individua nel Canale Contorta-Sant’Angelo la via di accesso alla Marittima alternativa al passaggio delle navi davanti San Marco e l’ordinanza dell’Autorità Marittima di concerto con l’Autorità Portuale e il Magistrato alle Acque che, nelle more della disponibilità del Canale Contorta-Sant’Angelo attesa per il 2016, prescrive le mitigazioni da introdurre per gli anni 2014 e 2015.

Mitigazioni tradotte per il 2014 in limiti quantitativi al numero di passaggi delle navi da crociera davanti a S.Marco e per il 2015 in limiti qualitativi: in quell’anno potranno passare davanti S. Marco solo navi di stazza inferiore alle  96 mila tonnellate.
Limitazioni che, si è concordemente convenuto, sono accettabili dall’industria croceristica, dalla comunità portuale e dal mondo del lavoro solo se contenute in due anni nella prospettiva di realizzazione  di una via d’acqua alternativa per raggiungere la Marittima entro il 2016.

L’incontro si è concluso con la promessa reciproca di aggiornare costantemente il tavolo di confronto sullo stato di avanzamento dei lavori per verificare che la realizzazione della via di accesso alternativa proceda senza intoppi facendo venir in ciò, e solo in ciò, le preoccupazioni che hanno motivato l’atteggiamento delle categorie economiche.

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