lunedì 4 agosto 2014

Cai, no al traffico motorizzato su sentieri, mulattiere e boschi


Il Cai è da sempre impegnato nella salvaguardia dell’ambiente montano. Il suo impegno è rivolto anche a garantire una frequentazione sostenibile, cioè una frequentazione che non procuri, o limiti al massimo, i danni
all’ecosistema dovuti dall’attività dell’uomo, ricreativa e non. Il traffico motorizzato sui sentieri produce un alto impatto ambientale sulla fauna, sulla flora e sul fondo dei di mulattiere e sentieri che i volontari CAI mantengono faticosamente e senza oneri pubblici (60.000 km di sentieri).

 Moto e quad rappresentano inoltre un pericolo per gli escursionisti ponendo un problema di sicurezza: chi si muove a piedi si trova ad essere l'utente debole anche sui sentieri. Tutto ciò si trasforma in un disincentivo alla frequentazione non motorizzata della montagna e, quindi, un ostacolo allo sviluppo, alla valorizzazione e alla tutela del territorio montano, oltre al danno ambientale.

 Da qualche tempo alcune Regioni stanno approvando leggi che, accanto ad alcune misure che vanno nella direzione della tutela delle rete escursionistica e della montagna, contengono norme e provvedimenti che ne favoriscono un uso inappropriato. Nel caso dell’Emilia-Romagna il 26 luglio 2013 la Regione ha approvato la legge regionale n° 14
“Rete escursionistica dell'Emilia-Romagna e valorizzazione delle attività escursionistiche”, che fornisce una definizione di escursionismo che non pone alcuna limitazione concettuale al fatto che esso venga praticato con l’utilizzo di mezzi motorizzati e prevede la possibilità di percorrere i sentieri anche con mezzi a motore, in evidente contrasto con la finalizzazione dei percorsi escursionistici, affermata dalla legge, alla “promozione delle aree naturali … e allo sviluppo sostenibile”.
 Il CAI dice quindi no al traffico motorizzato indiscriminato sui sentieri di montagna. Tale aberrazione concettuale e giuridica non sarebbe possibile se il quadro normativo nazionale, a cominciare dal Codice della Strada, fornisse una definizione precisa di sentieri e mulattiere, finalizzandoli esclusivamente a transiti non motorizzati. Il CAI sostiene e supporta, ampliandone l’eco, le iniziative dei Gruppi regionali e le proteste degli escursionisti a difesa della rete sentieristica dalla inusitata apertura ai mezzi motorizzati.

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