martedì 7 maggio 2013

Prende il via Radici del Sud il festival dedicato ai vitigni autoctoni del Mezzogiorno

Dal 5 al 10 giugno a Carovigno (Brindisi) centinaia di appassionati, produttori, wine buyer, giornalisti e consumatori l’eccellenza  del Sud Italia con etichette della Puglia, Basilicata, Campania, Calabria
 

Prenderà il via a giugno l’ottava edizione di Radici del Sud, il festival dedicato ai vitigni autoctoni del Mezzogiorno che premia i migliori.
Da mercoledì 5 a lunedì 10 giugno 2013  lo splendido scenario del Resort Masseria Caselli di Carovigno (Brindisi), immerso nella campagna brindisina fra alberi secolari di olivo e di carrubo, accoglierà i partecipanti al Salone del vino da vitigno autoctono offrendo loro il massimo del comfort. Centinaia di appassionati, produttori, wine buyer, giornalisti e consumatori provenienti celebreranno la straordinaria evoluzione dei vini da vitigno autoctono meridionali testimonianza di storia e tradizione. E poi anche iniziative aperte al pubblico enoappasionato.


Tanti i wine writer che registreranno le emozioni e i nuovi traguardi raggiunti dalla eccellenza del Sud Italia e li faranno rimbalzare in ogni parte del mondo. La richiesta di partecipazione da parte degli addetti ai lavori quest’anno è pervenuta dai più importanti esperti della Germania, Cecoslovacchia, Belgio, Polonia, Russia, U.S.A., Giappone, Norvegia, Danimarca oltre che dall’Italia. Anche quella delle aziende produttrici è cresciuta rispetto alle precedenti edizioni di Radici del Sud, realtà nuove che vogliono competere e che si presteranno al giudizio dei titolati gruppi d’assaggio. Tante le etichette della Puglia, Basilicata, Campania, Calabria cheparteciperanno al concorso enologico più importante del sud Italia sottoponendosi al wine-tasting composta da una giuria nazionale e internazionale.


 Inoltre numerose saranno le attività collaterali organizzate per far acquisire maggiore familiarità con le realtà territoriali enogastronomiche dove nascono i particolari vini che partecipano a Radici del Sud per poterne comprendere meglio carattere ed essenza ed evidenziarne il profilo storico/culturale di grande impatto. Grande attesa per la giornata del 9 giugno con banchi di assaggio aperti al pubblico e una cena affidata alle esperte mani di cinque signori chef stellati che avranno il compito di esaltare con le loro creazioni i vini più apprezzati dalle due giurie nel corso del wine-tasting, indiscussi protagonisti della serata la cui identità sarà resa nota al convegno di chiusura delle attività tecniche.

Gioia Tauro conosce la strada per il rilancio del transhipment




Mentre viene ufficializzato proprio in questi giorni l’ordine di China Shipping al cantiere sudcoreano Hyundai Heavy Industries per la costruzione di cinque portacontenitori da 18.400 TEUS (400 metri di lunghezza e 58,6 metri di larghezza, in consegna nel 2014), più delle Maersk Triple E in arrivo in estate, il gigantismo navale è sempre più oggetto di discussione negli ambienti dello shipping, soprattutto in Italia, dove l’infrastrutturazione arranca da anni dietro alla dinamica di sviluppo dimensionale delle navi.
Anche da noi, però, c’è chi vede il bicchiere mezzo pieno.

 “Il gigantismo ha fatto bene ai porti, perché ne ha aumentato l’efficienza. Oggi è senz’altro meglio per un terminal lavorare su una portacontainer da 14.000 TEUs che su quattro da 4.000 - spiega Domenico Bagalà, amministratore delegato di MCT – Medcenter Container Terminal, la joint venture fra Contship, MSC e APM Maersk concessionaria del terminal contenitori di Gioia Tauro, una delle strutture più all’avanguardia del terminalismo portuale nostrano - La crescita delle dimensioni delle navi è un processo oggi molto studiato. Si prevede ad esempio che il container resterà a lungo il format prevalente nel trasporto merci, ma anche che molto cambierà nelle modalità di stiva e, conseguentemente, nell’infrastrutturazione terrestre. Occorreranno probabilmente gru sempre più potenti, dotate di maggiore sbraccio e di maggiore altezza sotto spread, così come continueranno ad affinarsi i sistemi informatici per l’organizzazione delle operazioni di imbarco e sbarco”.

In ogni caso oggi le grandi navi non sono un problema nel porto calabrese, dove “ogni settimana arrivano mediamente 3 giganti da 14.000 TEUs e dove le banchine possono ospitare contemporaneamente anche sei scafi di quelle dimensioni”. Però le criticità non mancano, seppure di altro genere:

“Nei primi tre mesi dell’anno - prosegue Bagalà - abbiamo registrato un +20% circa nella movimentazione; un risultato che, seppur da ponderare coi risultati negativi del primo trimestre 2012, incoraggia e ci stimola a crescere ancora. A preoccuparci, però non sono i traffici né la congiuntura, certamente non al top, ma la siderale distanza dei nostri amministratori dalle esigenze del transhipment, tanto più grave se si considera che fra i concorrenti di Gioia – che non sono i porti italiani – ci sono non solo gli scali nordafricani avvantaggiati dalla non appartenenza all’UE, ma anche un porto come il Pireo dove, a dispetto delle infrazioni europee, i cinesi che lo controllano (Cosco, nda) hanno agevolazioni fiscali e sul costo del lavoro impensabili ovunque in Europa”.

Il risultato è che la competitività, a dispetto di una produttività che nel corso del 2012 ha raggiunto picchi di 30 movimentazioni orarie (sebbene Cecilia Battistello, vertice del gruppo Contship, abbia recentemente ricordato come molto resti da fare), è una chimera: “Secondo i nostri studi, se la situazione rimane invariata, noi e gli altri scali di transhipment italiani saremo competitivi con Nord Africa e Pireo non prima di 4-5 anni, quando cioè quegli scali saranno saturi e quindi giocoforza guadagneremo potere contrattuale. Crediamo tuttavia che qualcosa possa esser fatto anche prima, senza ledere le regole continentali sulla concorrenza”.
Il cahier de doléances di Bagalà va quindi di pari passo con le proposte che MCT avanza – e presto lo farà in forma strutturata e ufficiale Assiterminal, l’associazione di categoria cui Contship Italia si è recentemente iscritta – per la soluzione di questi problemi:

“Per anni ci è stato assicurato che gli sconti sulle tasse di ancoraggio per gli scali di transhipment avrebbero perso il carattere di estemporaneità per diventare strutturali e invece ad oggi non sappiamo se da luglio saranno ancora applicabili, mentre a gennaio le tasse portuali hanno subito gli aumenti noti e in attesa di un ulteriore rialzo per l’anno prossimo. Quindi il primo intervento per favorire il transhipment italiano dovrebbe riguardare proprio questo argomento. Poi si dovrebbe provvedere alla fiscalizzazione del 45% degli oneri sociali e all’applicazione della direttiva europea che consente l’abbattimento della tassazione sui carburanti dei mezzi di banchina, già vigente nei principali scali continentali”.

Da ultimo un suggerimento per così dire locale: “La Regione si è da tempo attivata per fare del retroporto di Gioia, già pienamente infrastrutturato, una ZES – Zona Economica Speciale, ma la pratica si è arenata al Ministero. Sbloccarla e consentire anche al porto di beneficiare di parte delle agevolazioni fiscali previste, ad esempio la summenzionata fiscalizzazione degli oneri sociali, significherebbe creare le condizioni per attrarre nuove imprese e sfruttare appieno il potenziale dello scalo”.

Andrea Moizo

ANTICRISI DAY

Quale le piacerebbe fosse la prima legge del “suo” Parlamento?
“La madre di tutte le emergenze in Italia è il lavoro. Va rilanciata la produzione. Bisogna intervenire sull’occupazione di giovani e donne. Delle donne poi mi piacerebbe fosse tutelata l’immagine. L’utilizzo attuale del corpo delle donne nella comunicazione non ha eguali nel mondo: dai vestiti allo yogurt alle auto, tutto in Italia è venduto sfruttando l’immagine femminile. Un’immagine che non ci rappresenta. Siamo ridotte a corpi, non persone che lavorano, pensano. Credo che questo sia un danno per il paese”.
Laura Boldrini, Presidente della Camera
Intervista su D, 27-04-2013
 Laura Boldrini, sicuramente per me la più bella sorpresa di questo nuovo parlamento, e non solo per ragioni estetiche.
 Ed ecco il “movimento“ di quarto potere, dignità del lavoro, dignità della donna.

Pelizza da Volpedo, Il Quarto Stato
E mi piace venirvi a trovare così, non fosse altro che per la ragione che abbiamo appena passato il 1° maggio, festa del lavoro e dei lavoratori. Dignità della politica? Per ora piuttosto un necessario gioco a catenaccio (nemico pubblico Grillo) con una buona dose di cosmesi, e staremo a vedere.

Dignità della politica


Questione ardua, questione in cui non possiamo nasconderci nella speranza infantile di rinascere nuovi sic et sempliciter.
Cosa farà la politica per la Distribuzione Auto? E quali modalità di relazione con la politica deve intraprendere la Distribuzione Auto? Con alcuni amici, sempre più negli ultimi tempi ci chiediamo, anche investigando il passato, se questa relazione imperfetta, tra auto e politica, non possa essere migliorata. Centralità d’impresa ma anche pragmatismo amministrativo. Questo tema potrebbe essere la ragione del nostro incontro 2013, un tema forte, condotto da mani autorevoli, con una sufficiente osservazione storica dei problemi. Vedremo se saremo capaci di mettere in piedi qualcosa di buono.


Insomma, lo voglio dire, confesso di faticare molto a tenere il passo in questo esercizio di relazione virtuale nella Community di Anticrisi Day, prima di tutto perché vorrei evitare il “festival delle banalità” delle cose già dette e soprattutto già vissute, poi perché mi sento dentro un frullatore di grandi cambiamenti, con scenari spesso inediti: Papa Francesco, conservatore e grande innovatore, e il Presidente Napolitano, continuista del Palazzo e dei suoi (necessari?) compromessi, che così, forse, si fa perdonare la sua carta d’identità comunista. E noi sempre lì, declinanti, mese dopo mese sempre più affannati, aziende pesanti, a perdere quota e smalto anche nelle roccaforti del passato, come ad esempio il service, fatichiamo a rimodellarci, se non ritornando ai fondamentali... così spesso chiamiamo la nostalgia di un passato che non ritornerà mai più. Il service, il post-vendita, non funziona più come prima, non è più, per lo meno per i marchi premium (per i generalisti era cosa diversa già da molto tempo) quella silenziosa e spesso dimenticata riserva di profitti. La confusione regna sovrana e, dopo aver parlato una vita di service come esperienza fidelizzante, unica autentica esperienza di “relazione“ tra distribuzione e cliente, ora che le vacche sono magre si pensa a come spennare di più il “pollo“ oppure si disperde ricchezza in una improbabile competizione con gli indipendenti, alla ricerca di una relazione infinita, infinitamente impossibile con il cliente. Ed anche i Service Manager debbono uscire, tirati per la giacca dai problemi e dalle loro proprietà, dalla loro zona di comfort. Da quando siamo nati, ci poniamo l’obiettivo di studiare e investigare il cambiamento nei servizi di post-vendita della filiera automobilistica.

Che sia giunto il momento di mettere a fuoco meglio la cosa? Ne ho parlato con alcuni key player e con sicuri opinion leader del settore, e tutti mi hanno confermato interesse e disponibilità. Per una possibile costituente del mestiere di

Service Manager


Anche qui abbiamo delle idee, ma se ne parla in giugno, troppa carne al fuoco in maggio. Innanzi a tutto, dal 14 al 16 maggio l’Automotive Dealer Day (ADD) che giunge alla sua 11° edizione, con il suo consueto, ricco calendario d’incontri e di workshop, irripetibile occasione di networking, espressione - e lo dico senza scherzare - della genialità che abbiamo in noi e unico format specializzato nel B2B della Distribuzione Ufficiale dell’auto in Europa. E anche se mi piacerebbe di più pensarlo quale spazio dei Dealer e documentazione della loro capacità di fare associazione, e anche se l’anno scorso accolse molto distrattamente le nostre idee e il nostro progetto, voglio qui, per un fatto di chiarezza e di onestà intellettuale, affermare che tutti, proprio tutti, nell’Automotive dobbiamo molto all’ADD, irripetibile incubatore di idee e realizzatore di opportunità di relazione, espressione di qualità in ogni suo momento, dalla raffinatezza della forma alla ricerca di trasversalità. E quest’anno di trasversalità ce n’è veramente molta, andate a vedervi il programma se non lo avete già fatto: http://www.dealerday.it/it/programma-2013.html

E poi dal 22 al 27 maggio ci sarà Autopromotec


 Quest’anno va così, due appuntamenti, uno dietro l’altro, senza nemmeno possibilità di fiatare. Autopromotec è un’altra best practice che in qualche modo ci appartiene, a tutti noi. Un settore che tira, continua a tirare anche a dispetto dei cinesi, 1200 espositori, forse anche più, prevalentemente PMI Italiane, equipment tecnico, reti, ricambi. Una voglia di fare di più, inventandosi un nuovo ruolo, come in

AutopromotecEDU che è partner di Anticrisi Day. Un grande sforzo, anche con referenze di altissimo profilo, con interessanti osservatori internazionali, per fare un programma di convegni di qualità e nonostante tutto molto “sul pezzo“. AutopromotecEDU… mi sento un po’ lo zio di questa cosa, che un pezzo per volta prende una sua forma, acquisisce dignità, sono passati quasi quattro anni da quella sera di fine maggio, faceva freddo quella sera, nella bella veranda, collina riminese, della casa di Riziero. E Renzo Servadei era pure in brache corte. Fatto sta, con un po’ di trebbiano in corpo, quella sera nacque AutopromotecEDU, che ancora non si chiamava così, ma che era l’idea di unire, in un posto dove si ragiona, le mille culture del post-vendita, perché, come si dice spesso, il cliente è uno solo, l’automobilista è uno solo.
Umberto Seletto

CAMPIONATI ITALIANO TANGO & FESTIVAL

Da Bari e Roma e vincitori della seconda edizione


Si è conclusa a Terracinala seconda edizione dei Campionati Italiani Tango & Festival che ha confermato altissimo il livello dei concorrenti e dei giurati, intervenuti direttamente dall’Argentina insieme all’incaricato del Ministerio de Cultura del Gobierno de la Ciudad de Buenos Aires Martin Frosio. A vincere l’ambito contest organizzato e prodotto da Barbara Cicero e che darà diritto alla partecipazione sia alle finali dei

Campionati Europei a Roma

sia alle semifinali dei

Campionati Mondiali a Buenos Aires

nella categoria Tango Salon, è stata la coppia di giovanissimi baresi formata da Michele Lobefaro ed Emanuela Benagiano; mentre vincitori nella categoria Tango Escenario sono stati i romani Giampiero Cantone e Francesca Del Buono. Al Teatro Traiano, che ha ospitato gruppi di tangheri appassionati provenienti da tutte le regioni d’Italia, lo spettacolo della finale è stato arricchito dalla partecipazione dello straordinario Duo Fuertes Varnerin, doppia voce e doppia chitarra e dalle spettacolari esibizioni dei Campioni Mondiali 2012 di Tango Escenario Cristian Sosa e Maria Noel Sciuto e di Gaspar Godoy e Carla Mazzolini, prestigiosi giurati insieme a Lorena Ermocida e Pancho Martinez Pey, Vanesa Villalba e Facundo Piñero. A selezionare le musiche di scena per le 2 ronde dedicate al Salon era il musicalizador Alfredo Petruzzelli, che ha accompagnato alla consolle anche le bellissime modelle in sfilata per presentare le ultime creazioni del famoso stilista argentino di tango Walter Javier Delgado.

 I cinque giorni di Campionato, che hanno ospitato anche lezioni, workshop, milongas e particolarissime performance dell’artista e pittore di fama internazionale Jorge Muscia, “Fileteador del Tango”, hanno tuttavia visto gli organizzatori scontrarsi con continue problematiche tecniche dettate dallo scarso interesse delle Istituzioni locali, a scapito degli incentivi turistico-culturali che hanno registrato nella cittadina del litorale pontino una cospicua affluenza degli appassionati del genere. Terracina si è dimostrata in tale ambito una location inappropriata per ospitare l’ambita manifestazione, tanto da obbligare i responsabili artistici dei Campionati a cambiare sede per l’edizione 2014.

Il prossimo ambito appuntamento col tango sarà invece quello dei Campionati Europei che si svolgeranno a Roma al Circolo Arca dal 2 al 7 luglio.

Lello Esposito - PORTASANGENNARO


Napoli, 15 maggio-5 giugno 2013

PORTASANGENNARO: un fil rouge tra arte e religione, creatività e innovazione.

Lello Esposito

espone al Renaissance Naples Hotel Mediterraneo le sue più note opere e le nuove installazioni ispirate a San Gennaro simbolo senza tempo di contemporaneità. Sculture in vetroresina, bronzo e alluminio stupiranno cittadini e turisti con i loro volumi imponenti e inconsuete installazioni nella hall dell’albergo che diventa così, ancora una volta, uno spazio-museo aperto alla città.
Nei percorsi del

Maggio dei Monumenti


Lello Esposito sceglie l’insolita agorà del Renaissance Naples Hotel Mediterraneo per svelare l’opera inedita Portasangennaro, che dà il titolo all’esposizione e che sarà presentata da

Jean-Noël Schifano


nella serata inaugurale del 14 maggio.
Tra finger food e bollicine spazio anche alla degustazione del gelato “Miracle” realizzato dal maestro artigiano Giuseppe Mellone.

GUSTOCORTINA

Una vetrina per le eccellenze del turismo enogastronomico



Appuntamento il 16 e 17 giugno 2013 a Cortina
Due giorni densi di appuntamenti di altissimo livello per la seconda edizione di GUSTOCORTINA, evento promosso da Golden Moon e Hotel de la Poste. Nelle giornate di domenica 16 e lunedi 17 giugno Cortina d’Ampezzo si trasformerà in una vetrina internazionale delle migliori espressioni dell'enoturismo e dell'enogastronomia italiana dedicata a tour operator, buyer internazionali e a numerosi operatori del settore oltre che alla stampa nazionale ed internazionale specializzata.
L’evento coinvolgerà più di un centinaio di selezionati produttori wine & food e imprenditori del settore turistico. Grande attenzione è rivolta ai mercati esteri, in primis la Russia, confermata dalla partecipazione di Sabina Zanardi Landi, consorte dell’ambasciatore italiano a Mosca Antonio Zanardi Landi, a sottolineare il manifestato interesse con il quale la Russia guarda alle eccellenze italiane e alle meraviglie del Belpaese. Già accreditati numerosi buyer anche da Cina, Giappone, Stati Uniti, Corea, Brasile, Regno Unito, Lettonia, Francia.

Tra le 4 sezioni presenti (Wine, Food, Travel e Winery) la sezione Travel è volta a valorizzare le realtà territoriali che rappresentano l’eccellenza del turismo enogastronomico italiano, facendole incontrare con importanti tour operator internazionali e giornalisti specializzati di autorevoli testate del settore in un apposito spazio all’interno della vetrina e con approfondimenti specifici nell’ambito dei convegni. Le iscrizioni sono ancora aperte a tutte le aziende interessate a presentare i propri prodotti o le proprie realtà turistiche con l’allestimento di un desk dedicato.

Di particolare interesse sarà la tavola rotonda

L’Italia un Paese da GUSTARE


alla quale interverranno, oltre alle aziende iscritte alla kermesse, docenti universitari esperti di turismo quali la Professoressa Mara Manente, direttrice del Master in Economia e Gestione del Turismo dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, e la Professoressa Christine Mauracher, esperta di valorizzazione delle risorse agroalimentari a fini turistici.

Per promuovere il territorio in relazione al suo patrimonio artistico e architettonico Golden Moon, in occasione di GUSTOCORTINA, istituisce la prima edizione del Premio di Architettura

LA CANTINA DI PROMETEO


Spazio del Lavoro e Processi di Vinificazione, che in due diverse sezioni intende premiare i progetti più innovativi e meglio integrati con il territorio e la realtà più interessante dal punto di vista paesaggistico. La giuria del premio è presieduta dal Professor Paolo Portoghesi.

La manifestazione, che prevede esclusive degustazioni, incontri e convegni distribuiti in rinomate location quali l’Hotel de la Poste, l’Hotel Ancora, l’Hotel Europa, la Sala Cultura Don Pietro Averà e il Museo de Ra Regoles, sarà inaugurata  la sera di sabato 15 giugno con un esclusivo Opening Party al ristorante Vip Club di Cortina.

Il taglio del nastro è previsto alle ore 10 di domenica 16 giugno alla presenza delle autorità: sarà così dato il via alle degustazioni dei vini e dei prodotti  agroalimentari esposti nelle eleganti sale dell’Hotel de la Poste (aperte dalle 10 alle 18) nonché al ricco programma di convegni e degustazioni guidate. Nel frattempo nel Terrazzo Viennese dell’Hotel Ancora prenderanno il via le degustazioni guidate. I convegni inizieranno a partire dalle 10.30 alla sala Cultura Don Pietro Alverà. Alle 20.30 aperitivo con

Sciabolata


e poi Open House Gala in selezionate case private di Cortina che ospitano le creazioni degli chef ampezzani con i prodotti enogastronomici protagonisti della kermesse. I raffinati buffet saranno curati dalla food-designer Rosita Dorigo e accompagnati dai musicisti dell’Accademia Dino Ciani. La serata proseguirà al Vip Club.
Lunedi 17 giugno l’intera giornata sarà di nuovo dedicata alle eccellenze dell’enogastronomia e dell’enoturismo italiano, dalle 10 alle 18, nelle sale dell'Hotel de la Poste, con le degustazioni guidate e i convegni in programma. L’evento culminerà alle ore 18 con le premiazioni delle tre sezioni “Wine”, “Food” e “Travel” e con l’assegnazione del Premio di Architettura “La Cantina di Prometeo”. A conclusione della manifestazione il Closing Party con Francesco Armanini che festeggerà il 50° anniversario della sua azienda specializzata in esclusivi prodotti ittici con uno straordinario cooking show curato dallo chef Gianfranco Faustini all’Hotel de la Poste.

lunedì 6 maggio 2013

Piccolo, ma con i muscoli di ferro.


Si può così definire il sistema delle Banche di credito cooperativo in Italia che, in accordo con il principio di vicinanza che fa parte del modello di servizio alla clientela, negli ultimi anni ha ampliato la presenza sul territorio nazionale, attestandosi nel 2012 a 394 unità, 4.448 sportelli, pari al 13,6% del sistema bancario complessivo. Alla stessa data le Bcc rappresentano ancora l’unica presenza bancaria in 551 comuni, mentre in altri 549 competono con un solo concorrente. In Campania sono appena 20 le banche di credito cooperativo per 136 sportelli (la maggiore presenza in Trentino e Lombardia, rispettivamente con 47 e 43 Bcc), presenti soprattutto nel salernitano, ma in crescita costante. Il perché lo spiega Amedeo Manzo, presidente della Bcc di Napoli:
“In un quadro congiunturale particolarmente negativo, le Bcc hanno continuato a sostenere i propri soci e la clientela, composta soprattutto da piccole imprese e famiglie, target elettivo di riferimento. E’ il nostro modello di lavoro, molto vicino al territorio. Sia per il proprio orientamento sociale, sia per la scelta di costruire il bene comune. Un’azione che si fonda sulla cultura d’impresa e l’identità propria del credito cooperativo, la doppia anima con la quale operiamo”.

Ovvero?

“Le Bcc svolgono la funzione di intermediari creditizi, con la fondamentale attività di raccolta del risparmio e di finanziamento e, nello stesso tempo, di imprese a responsabilità sociale. E, soprattutto in un periodo di cambiamento delle regole del gioco, con internet che sta creando nuovi e potenti competitor, il mutualismo assume un ruolo significativo. Nel mutualismo si sperimenta infatti il valore aggiunto, la ricchezza, la forza dell’unione. E, ancora, si sperimentano coraggio e capacità di scelta. E’ questa la risposta che ci sentiamo di proporre al senso di smarrimento così diffuso che oggi pervade la società, non solo quella italiana”.

Qual è il risultato delle attività di impiego a livello nazionale?

“Gli impieghi risultavano a fine anno ad oltre 152 miliardi di euro, con una quota di mercato pari al 7,8%. E per quanto concerne la dotazione patrimoniale, si stima che a fine 2012 l’aggregato capitale e riserve superi i 19,7 miliardi”.

Anche per la Bcc di Napoli, che ha appena iniziato il quarto anno di vita, i risultati sono positivi?

“La raccolta totale dalla clientela è stata di 71,5 milioni di euro: 60 milioni da quella diretta, 11,5 da quella indiretta. L’aumento, a due cifre, è del 20%. Non è poco in un periodo di crisi economica. In crescita anche gli impieghi che, a fine dicembre scorso hanno raggiunto quota 28,8 milioni, e l’utile che ha toccato 1,06 milioni di euro al netto delle imposte, registrando, rispetto al precedente esercizio un incremento del 488%”.

Anche i soci sono in aumento?

“Certo, ne abbiamo acquisito in un anno 120 per un totale di 3.284. Un numero che ci ha consentito di aumentare il capitale sociale che è superiore a 8 milioni. L’incremento è la testimonianza più evidente della fiducia che siamo riusciti a trasmettere; una fiducia che punta a far rinascere la speranza rimanendo attaccati al territorio e a costruire un rapporto stretto con i cittadini”.

Quale sarà l’evoluzione della gestione?

“Il percorso non si discosterà dall’attuale. L’erogazione del credito sarà attenta senza venire meno all’impegno di garantire il sostegno ai soci, la crescita degli impieghi continuerà ad essere prudente, la politica della raccolta diretta sarà funzionale al fabbisogno di liquidità aziendale, infine, si proseguirà nel significativo incremento della base sociale attiva, su cui si fondano principalmente le potenzialità di sviluppo. Il rafforzamento della dotazione patrimoniale costituirà l’elemento cardine su cui impostare le possibilità di sviluppo operativo nel medio e lungo termine”.
Eduardo Cagnazzi

Primo Scalo di Costa Atlantic a Singapore

Con il doppio posizionamento di Costa Atlantica e Costa Victoria, nel 2013 Costa offrirà una capacità totale di circa 220.000 Ospiti in Asia, che diventa così il terzo mercato per la compagnia italiana. In occasione dello scalo inaugurale, Costa Atlantica ha ospitato un ricevimento e una cena per l’apertura ufficiale degli uffici Carnival Asia di Singapore.

Con 85.700 tonnellate di stazza e 2.680 Ospiti totali, Costa Atlantica, una straordinaria nave dedicata al cinema e alle arti italiane, comincerà a operare con Costa Victoria, che con le sue 75.200 tonnellate di stazza e 2.394 Ospiti totali,  offre già crociere in quell’area. Grazie a questo doppio posizionamento, nel 2013 Costa offrirà in Asia 125 crociere, con una capacità totale di circa 220.000 Ospiti.

“Dal 2006, quando Costa Crociere ha iniziato a proporre crociere in Asia, abbiamo ulteriormente rafforzato e personalizzato il nostro prodotto sulla base delle esigenze e dei desideri della nostra clientela locale – commenta Gianni Onorato, Direttore Generale di Costa Crociere S.p.A. – I risultati soddisfacenti ottenuti sinora ci hanno incoraggiato a incrementare ancora la nostra presenza in questa regione. Con il doppio posizionamento di Costa Atlantica e Costa Victoria, l’Asia diventa, in termini di capacità,  il terzo mercato per il brand Costa”.

In occasione dello scalo inaugurale a Singapore, Costa Atlantica ha ospitato a bordo un ricevimento e una cena per l’apertura ufficiale a Singapore degli uffici regionali della Carnival Corporation & plc. L’ufficio di Singapore ospita la nuova unità Carnival Asia che è stata creata per supervisionare l’espansione della corporation nella regione. Presidente e Amministratore Delegato di questa nuova unità è Pier Luigi Foschi, Presidente di Costa Crociere S.p.A. All’evento su Costa Atlantica hanno partecipato oltre 200 ospiti, tra cui funzionari governativi di Singapore, importanti personalità locali, VIP ed esperti rappresentanti del settore turistico.

Da maggio a giugno 2013 Costa Atlantica offrirà itinerari in partenza da Singapore di 3 e 4 giorni diretti in Malesia e Thailandia; a giugno partirà da Keelung (Taiwan) per due crociere di 5 giorni verso Giappone e Corea del Sud; da luglio, fino alla fine dell’anno, partirà da Shangai per offrire crociere di 4 e 5 giorni verso alcune tra le più belle destinazioni di Giappone e Corea del Sud, come Fukuoka, Cheju, Kagoshima, Kobe, Pusan e Incheon. 

Costa Victoria e Costa Atlantica offriranno un prodotto unico ed esclusivo per il mercato asiatico, all’insegna del concetto “Italy at Sea” (Italia sul mare), caratterizzato da ospitalità, design, shopping, opere d’arte e gastronomia dal tipico stile italiano.

Il design degli interni di Costa Atlantica è un tributo al cinema e all’arte italiane: Fellini e La Dolce Vita, Madame Butterfly, lo storico Caffè Florian di Venezia, Via della Spiga  e il Ristorante Tiziano dall’atmosfera ottocentesca. La maggior parte – 58 suite e 660 cabine – delle 1.057 cabine totali sono dotate di balcone privato. Una Spa, 4 Jacuzzi, 4 piscine, un teatro, una discoteca e un’area dedicata ai bambini intratterranno gli Ospiti tra un’escursione e l’altra. Berlitz, la guida sulle crociere più autorevole al mondo, ha insignito Costa Atlantica di un alto punteggio per i suoi alloggi, per il cibo offerto e per la nave stessa.

Ortofrutta, come superare la crisi

La Cia rilancia la sua proposta: organizzazione di filiera e aggregazione di prodotto

 
Giuseppe Politi

A Napoli, con il presidente nazionale della Confederazione Italiana Agricoltori Giuseppe Politi, un forum dove sono stati affrontati i principali problemi del settore. Ancora troppa frammentazione e scarso potere contrattuale dei produttori. Le conseguenze delle crisi di mercato e della concorrenza estera.

Organizzazione delle filiere e aggregazione di prodotto come leve fondamentali per il rilancio dell’ortofrutta italiana. Questa è la prospettiva del forum della Cia-Confederazione italiana agricoltori tenutosi a Napoli, durante il quale sono state analizzate e discusse le varie criticità attraversate da un settore per cui vantiamo il primato produttivo europeo, focalizzandosi su due comparti specifici: il pomodoro da industria e la frutta in guscio.

“L’ortofrutta italiana - è stato ricordato nel corso del forum di Napoli - è un settore che vale 14 miliardi di euro l’anno e che attualmente rappresenta un terzo della Produzione lorda vendibile (Plv) agricola del nostro Paese. Eppure, nonostante le cifre da primato, si tratta di un comparto che è, purtroppo, fermo rispetto alla produzione mondiale, cresciuta del 24 per cento negli ultimi dieci anni. E la chiave per una decisa inversione di rotta sta proprio nel miglioramento dell’organizzazione della filiera ortofrutticola, agendo da una parte a livello comunitario, favorendo una riforma normativa che possa rispondere alle esigenze del settore, e dall’altra operando sul territorio per valorizzare, rafforzare ed eventualmente creare, quelle Organizzazioni dei produttori che applicano misure di sistema e valorizzano la commercializzazione dei prodotti dei propri soci”.

Insomma, Organizzazioni che guardano realmente al mercato.

“Oggi -  è stato detto nel corso del forum Cia - la produzione ortofrutticola italiana si estende su 880 mila ettari e coinvolge circa 460 mila imprese agricole. Solo il 30 per cento, però, ha dimensioni superiori a 5 ettari, pur detenendo il 73 per cento della superficie complessiva dedicata a queste produzioni. Una situazione che va necessariamente superata, anche perché la quota di ortofrutta organizzata rappresenta appena il 35 per cento del totale. E questo nonostante l’Ocm (Organizzazioni Comuni dei Mercati agricoli) preveda aiuti incentrati sulla costituzione e gestione delle organizzazioni dei produttori. Il problema organizzativo, quindi rappresenta uno dei nodi principali da sciogliere. Ci sono questioni strutturali, sociali ed economici che, legate anche a comportamenti anacronistici, non fanno decollare l’aggregazione dell’offerta”.

Non solo. Il settore soffre da tempo di ricorrenti crisi di mercato. Negli ultimi 4-5 anni l’ortofrutta “made in Italy” è stata investita da pesanti fasi critiche, dovute essenzialmente ad una estrema volatilità dei prezzi all’origine e allo scarso potere contrattuale dei produttori ortofrutticoli, alla forte concorrenza da parte del prodotto estero, spesso movimentato da dinamiche di puro stampo speculativo. A questo si aggiunge il calo dei consumi, provocato dalla difficile congiuntura economica del Paese. E così il quadro generale del settore diventa sempre più complesso e i riflessi per le imprese risultato gravemente negativi, soprattutto sul fronte dei redditi.
Parlando del negoziato in corso a Bruxelles (i cosiddetti “triloghi”) sulla Politica agricola comune, nel forum è stata evidenziata l’esigenza che la discussione sulla riforma consenta uno sviluppo delle Organizzazioni dei produttori, rendendo più coeso e valido l’attuale quadro normativo, e migliori la futura Ocm ortofrutta, tenendo conto delle esigenze degli imprenditori.

E’ chiaro, dunque, che per poter recuperare competitività e garantire reddito ai produttori, bisogna puntare all’aggregazione. La costituzione di Organizzazioni di produttori, in grado di aggregare il prodotto, pianificare strategie competitive e sviluppare efficaci relazioni interprofessionali, resta - è stato rilevato al forum - l’aspetto prioritario e il principale impegno politico e professionale della Cia, anche con il supporto del coordinamento Agrinsieme, proprio con l’obiettivo di sostenere gli agricoltori nell’aggregazione dell’offerta, consentire una maggiore competitività sul mercato e favorire tutte le relazioni di filiera.

venerdì 3 maggio 2013

Dichiarazioni di Luigi Merlo presidente dell’Associazione Autorità Portuali Italiane

“Il mondo portuale e dell’economia marittima ripone molte aspettative in questo governo - ha sottolineato il Presidente di Assoporti Luigi Merlo -  Mi auguro vivamente che al Vice Ministro Vincenzo De Luca, sindaco di una città portuale, venga anche attribuita la delega specifica al nostro settore. E’ indispensabile avere un interlocutore dedicato e pronto sin da subito ad un confronto di merito. Confido molto inoltre sull’attenzione che il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha sempre dedicato al settore affinché per quel che riguarda le tematiche principali possa esservi un suo diretto interessamento. Conto di parlargliene direttamente quanto prima per proporgli tra l’altro l’istituzione a Palazzo Chigi di una cabina di regia tra Ministero Infrastrutture, Ministero dell’Economia e Ministero Pubblica Amministrazione per arrivare ad uno snellimento delle procedure, ad una semplificazione dei controlli delle merci e al superamento dei veti incrociati tra i diversi dicasteri che negli anni passati hanno determinato enormi danni alla portualità, allo shipping e alla nautica. Nel contempo - conclude Merlo - mi auguro che con la costituzione prevista per la settimana prossima delle Commissioni Parlamentari possa ripartire subito il confronto su una nuova legge di riforma del settore che faccia tabula rasa dei vecchi disegni di legge e che sia orientata all’Europa e al mercato, liberando il settore da una burocrazia sterile e soffocante che da anni ostacola una enorme potenzialità di crescita”.

Conferenza stampa del Vice Ministro Vincenzo De Luca

“Competenze sterminate e scelte impegnative”


Vincenzo De Luca, neo Vice Ministro Infrastrutture e Trasporti, ha incontrato la stampa per rilasciare questa breve dichiarazione sull’incarico di governo.

"Ci aspetta un lavoro estremamente impegnativo - ha dichiarato il neo Vice Ministro De Luca - Le competenze del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti sono sterminate, dalle ferrovie alle autostrade, dal sistema portuale a quello del trasporto pubblico. C'è un campo sterminato di attività rispetto a cui bisogna fare delle scelte impegnative. Dobbiamo essere consapevoli che il Governo si muove su un campo minato; la situazione politica ed economica resta di grande difficoltà. Dobbiamo stare con i piedi per terra e combattere con determinazione.

 Una particolare attenzione sarà posta alle 
 problematiche dell'area meridionale
  anche in considerazione della scarsa presenza nel Governo di esponenti del Sud: si dovrà, quindi, difendere con grande determinazione gli interessi del Mezzogiorno, cercando di battersi per avere risorse per giungere al completamento di alcune opere fondamentali, ad iniziare dalla Salerno-Reggio Calabria. Un'attenzione particolare dovremo riservarla alle drammatiche problematiche della Campania, con particolare riferimento all'area metropolitana di Napoli e alla delicata situazione del trasporto pubblico, e a quelle del territorio salernitano, soprattutto alla metropolitana, all'aeroporto, al sistema portuale, al collegamento con l'università.

 Cercheremo di portare a Roma le caratteristiche e
 l'esperienza fatta a Salerno
 specialmente nella direzione della sburocratizzazione. Non c'è da farsi grandi illusioni, perché nei Ministeri si respira un'aria tutta particolare e le decisioni sono scandite su tempi biblici. Si dovrà fare da subito una convinta battaglia per l'innovazione e la sburocratizzazione delle procedure amministrative. Sarà una bella sfida. L'Italia muore se non decidiamo di usare la spada nei confronti dei vincoli burocratici che stanno soffocando questo paese.

A Salerno andrà avanti tutto il programma delle grandi opere, nella speranza che arrivino presto le risorse necessarie. Tutte le opere, da Piazza della Libertà alla Stazione Marittima, dalla Cittadella Giudiziaria alla Lungoirno al Marina d'Arechi, saranno completate, perché a questo programma è legato il futuro economico della nostra città e, più in generale, dell'Italia.

Ci muoveremo nel rispetto della legge nazionale - ha concluso il Vice Ministro De Luca in merito alla previsione di incompatibilità delle cariche istituzionali - In ogni caso, il Consiglio Comunale resterà pienamente operativo ed in carica".

Definito l’organico del Ministero Trasporti e Infrastrutture

Con la designazione del Viceministro e di due sottosegretari è stata definita la compagine che accompagnerà il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi: Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno, che ha guidato la rinascita della città campana, sarà il viceministro, mentre Erasmo De angelis e Rocco Girlanda saranno i sottosegretari. Questi i soggetti cui è affidato un difficile ed arduo compito, superare il

gap infrastrutturale


che ci divide dal resto dei più importanti paesi europei, mettendo la nostra economia in evidente inferiorità competitiva con questi ultimi e poi riequilibrare gli interventi tra Nord e Sud Italia, permettendo al Meridione di essere perlomeno all’altezza dei grandi investimenti che già vedono protagoniste molte realtà del Nord Italia.

Porto di Genova – A Marzo crescono le crociere – Container in sofferenza

L’Autorità Portuale di Genova ha diffuso i dati del traffico nel Porto di Genova relativi al mese di Marzo che vedono alcuni settori merceologici mettere a segno interessanti performances.
Primo su tutti il settore crocieristico che ha registrato nel mese di Marzo 72.700 crocieristi che hanno utilizzato il capoluogo ligure, contro gli oltre 35.000 dello stesso mese dello scorso anno: questa impennata porta il trimestre gennaio marzo di questo anno a registrare una crescita del 5% rispetto allo stesso trimestre dell’anno 2012.

Anche il traffico commerciale cresce, in particolar modo gli olii minerali hanno fatto registrare un più 18% rispetto al marzo dello scorso anno, consentendo a tutto il settore commerciale di erodere la notevole perdita avuta nello scorso Gennaio. Non bene il traffico container che segna un meno 2,7%, in linea con l’andamento generale che vede il settore penalizzato dal crollo dei consumi interni e delle relative importazioni.

Cabina di regia per snellire le procedure nei porti

Dichiarazioni di Luigi Merlo presidente dell’Associazione Autorità Portuali Italiane

“Il mondo portuale e dell’economia marittima ripone molte aspettative in questo governo - ha sottolineato il Presidente di Assoporti Luigi Merlo -  Mi auguro vivamente che al Vice Ministro Vincenzo De Luca, sindaco di una città portuale, venga anche attribuita la delega specifica al nostro settore. E’ indispensabile avere un interlocutore dedicato e pronto sin da subito ad un confronto di merito. Confido molto inoltre sull’attenzione che il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha sempre dedicato al settore affinché per quel che riguarda le tematiche principali possa esservi un suo diretto interessamento. Conto di parlargliene direttamente quanto prima per proporgli tra l’altro l’istituzione a Palazzo Chigi di una cabina di regia tra Ministero Infrastrutture, Ministero dell’Economia e Ministero Pubblica Amministrazione per arrivare ad uno snellimento delle procedure, ad una semplificazione dei controlli delle merci e al superamento dei veti incrociati tra i diversi dicasteri che negli anni passati hanno determinato enormi danni alla portualità, allo shipping e alla nautica. Nel contempo - conclude Merlo - mi auguro che con la costituzione prevista per la settimana prossima delle Commissioni Parlamentari possa ripartire subito il confronto su una nuova legge di riforma del settore che faccia tabula rasa dei vecchi disegni di legge e che sia orientata all’Europa e al mercato, liberando il settore da una burocrazia sterile e soffocante che da anni ostacola una enorme potenzialità di crescita”.

Vincenzo De Luca Vice Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti

Il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca è stato nominato, nel corso della seduta del 2 maggio scorso del Consiglio dei Ministri, Vice Ministro per le Infrastrutture ed i Trasporti.

“Nel ringraziare il Presidente Enrico Letta per la fiducia, assumo questo incarico – dichiara De Luca – con spirito di servizio per il Paese. Infrastrutture e Trasporti sono due settori strategici e decisivi per il rilancio dello sviluppo economico e la crescita dell’occupazione in Italia. Svolgerò la mia attività perseguendo la massima collaborazione istituzionale con gli enti locali e regionali avendo a particolare riguardo l’area meridionale nella quale il gap infrastrutturale è particolarmente acuto. Confido che questa esperienza nazionale possa aver ricadute positive anche per risolvere in via definitiva alcune problematiche proprie del nostro territorio salernitano come quelle, ad esempio, collegate alla metropolitana ed all’aeroporto”.

ONE NATION PARIS

Aprirà i battenti il 20 novembre 2013

Dedicato agli amanti della moda e del lusso, ONE NATION PARIS, il più grande outlet del lusso e della moda in Francia, aprirà le porte il 20 novembre 2013 a 30 minuti dal centro di Parigi nel dipartimento di Yvelines (Les Clayes-sous-Bois).
Si tratta del primo outlet lusso e moda aperto negli ultimi 13 anni nell’Île de France ed è destinato ad accogliere oltre 5 milioni di visitatori all'anno grazie alle sue caratteristiche eccezionali.

PREMESSE ECCEZIONALI


Situato al centro della zona a Ovest di Parigi, il miglior bacino d'utenza in Europa, unico per densità, con 11 milioni di abitanti a meno di 60 minuti d'auto, e per potere d'acquisto (reddito medio superiore a 45.000 €/anno), ubicato nel mezzo della zona commerciale di Grand Plaisir (20 milioni di visitatori all'anno).
Potenzialità di shopping turistico senza pari: a 10 minuti dal castello di Versailles (10 milioni di turisti ogni anno) e a 30 minuti da Parigi (40 milioni di visitatori all'anno, con una crescita del 5% nel 2012), un concetto inedito di outlet premium che ha conquistato i consumatori, soprattutto in una fase di rallentamento economico, dimensioni ideali, con 112 negozi che attraggono i visitatori, Apertura domenicale.
Marchio 1.618 Sustainable Luxury ricevuto grazie all’impegno portato a favore della qualità ambientale nel campo del lusso

PIACERE, DESIGN E MODA A PREZZI RIDOTTI:
“OUTLET CON UN TOCCO DI CLASSE FRANCESE”

ONE NATION PARIS è stato concepito come marchio alla moda, elegante e facilmente memorizzabile. L'arredo e il design, sorprendenti ed eleganti al tempo stesso, immergono il visitatore in un'inedita esperienza del lusso parigino. Oltre ai 112 negozi, quattro locali di ristorazione veloce e tre ristoranti invitano i visitatori a una pausa relax. I due livelli sono organizzati lungo tre patii, il più grande dei quali è una vera e propria opera d'arte con la sua
vetrata lunga 70 metri. Il design dei due livelli è opera dell’Agence Malherbe, studio specializzato nel design di concept store per marchi di lusso internazionali. L'edificio offre numerose sorprese visive con lo spazio lounge, i patii e le toilette. La struttura nel suo insieme è stata concepita dallo studio d'architettura AWO, specializzato in edilizia commerciale e sviluppo durevole.
Bertrand Catteau, Direttore Generale di Catinvest spiega:
“ ONE NATION PARIS unisce l'esperienza di un grande magazzino parigino ai buoni affari tipici del concetto di outlet. ONE NATION PARIS sarà il primo outlet a offrire sconti tra il 30% e il 70% sulle collezioni, in un ambiente costellato di spazi gastronomici e di servizi (parrucchiere, onglerie, ritocchi di sartoria, istituto di bellezza…). Vogliamo creare un luogo accogliente in contrapposizione all'outlet “punitivo”: shopping a prezzi ridotti certamente, ma spesso in uno spazio senz'anima che non offre servizi”.

Hubert de Malherbe, presidente dello studio di design Malherbe spiega:

“ONE NATION PARIS rompe con i codici tradizionali dell’outlet. Siamo convinti del posizionamento parigino del marchio e del centro commerciale: chic, semplice e cool”.
One Nation Paris rappresenta un investimento di 107 milioni di euro ed è stato realizzato da Catinvest. Il concetto è destinato all'esportazione in altre capitali europee.

Numeri chiave

• 800 posti di lavoro creati
• 70.000 m2 di superficie netta esterna
• 24.000 m2 di superficie commerciale utile
• 112 negozi
• 800 posti di lavoro creati nel 2014 – 200 posti di lavoro
per il cantiere
• 4 negozi di ristorazione veloce
• 3 ristoranti
• 1.200 posti auto

giovedì 2 maggio 2013

Sapori & Sirena

Le voci, i suoni e i sapori della Sorrento antica. I misteri di un tempo, i piatti della cucina povera che si intrecciano con gli itinerari del gusto e del folclore tra momenti di vita quotidiana che rimandano ad altre epoche: come il banco del lotto, l’angolo del lustrascarpe, il chiosco degli agrumi e della neve grattata, il gioco delle tre carte e quelle movenze che servirono alle Sirene per ammaliare Ulisse. Un percorso tra i profumi degli agrumeti e tra gli ulivi dalle foglie mosse dal vento del mare, tra i vicoli fin dento i portoni degli antichi edifici: palazzo Manfredi Fasulo, Correale, il Sedile Dominova, l’unica testimonianza rimasta in Campania degli antichi luoghi dove i nobili si riunivano in consiglio per prendere le decisioni. Tutto questo per esaltare i valori del territorio quelli autentici fatti di sapori genuini. Come i fagioli con le scarole del rione Priora, di pasta e zucchine tipiche del rione Casarlano, la caponata o, ancora, la pizzella al pomodoro fritta con l’olio di oliva. Magari assistendo ad una posteggia con un buon bicchiere di vino della penisola o assaporando un babà agli agrumi. Proprio i valori del territorio hanno rappresentato la cornice del premio

Sirena d’oro


il concorso nazionale riservato agli oli extravergine di oliva a marchio dop e igp che quest’anno ha visto salire sul podio più alto la migliore produzione del Garda (Azienda agricola Riva del Garda), del Canino (Azienda Laura De Parri) e della Sardegna (Olivicoltori Valle del Cedrino). Il Premio, giunto alla sua undicesima edizione, è promosso dall’amministrazione comunale sorrentina per promuovere e dare il giusto valore agli oli extravergini che rappresentano i
“veri tutori della salute e un fattore determinante per l’economia di diverse regioni italiane - sostiene il sindaco, Giuseppe Cuomo - E’ una ricchezza che scaturisce da una secolare tradizione, da un ampio patrimonio di varietà e dalle molteplicità di ambienti in cui si articola il territorio italiano, dal forte legame della produzione con il paesaggio che trasferisce proprio negli oli i gusti ed i profumi locali”
Giuseppe Stinga, assessore all’Agricoltura al comune di Sorrento aggiunge:
“Ecco perché il Sirena d’oro si prefigge di sostenere le aziende nella consapevolezza che la loro attività debba coniugarsi con l’imprescindibile esigenza di generare profitto”.
Oggi, pratiche agronomiche all’avanguardia e forte attaccamento ai territori di produzione rendono infatti il prodotto italiano competitivo e sempre più apprezzato sui mercati di tutto il mondo. Una biodiversità rappresentata da 170 cultivar che sono all’interno dei disciplinari di produzione che contraddistinguono i territori di produzione dalla penisola sorrentina agli oliveti secolari del Salento e dell’Abruzzo, come ricorda il presidente di FederDop Olio, Silvano Ferri. Considerato in passato il nemico numero uno del peso forma, da qualche anno l’olio extravergine di oliva sta nascendo a nuova vita per riprendersi la rivincita e diventare il tutore della nostra salute.

Non è per caso che la Lega per la lotta ai tumori lo abbia scelto come prodotto simbolo per la prevenzione contro la malattia. E, adesso, qualche numero distintivo di questo prodotto. Secondo i dati elaborati da Unaprol e diffusi nel corso dell’edizione sorrentina, il 2012 è stata un’annata positiva per il settore degli oli a marchio venduti nella grande distribuzione, con una crescita dell’1%. Non è poco considerato il momento di crisi economica che ha ridotto notevolmente anche i consumi degli italiani. E’ invece cresciuto del 18,6% il fatturato alla produzione in appena due anni. Il prezzo più alto per un olio dop si è riscontrato in Trentino, dove mediamente nel 2012 è stato venduto a poco più di 12 euro il litro, seguono Lombardia e Veneto rispettivamente con 10,98 e 10,85 euro.
Eduardo Cagnazzi

Torna a splendere il sole sull’arte di Capua

Finalmente ripristinata l’elettricità al DAMA – Daphne Museum of Art dopo che la società fornitrice di energia elettrica aveva sospeso la fornitura senza fornire spiegazioni.
Il 16 maggio riprendono le attività del DAMA con il vernissage della personale di Luigi Guarino, “Unnecessary Introspection”.
Dopo mesi di buio torna a splendere il sole sul DAMA – Daphne Museum of Art, spazio espositivo all’interno del MAC - Museo d’Arte Contemporanea di Capua (CE), dopo che per mesi la società fornitrice di energia elettrica aveva sospeso la fornitura senza fornire alcuna spiegazione. La sospensione del servizio è arrivata a metà dicembre, proprio il giorno precedente l’inaugurazione di una nuova mostra, la personale di Luigi Guarino, per la quale erano già stati ultimati l’allestimento e le varie pratiche organizzative, attività che hanno comportato un costo per gli organizzatori.
Le attività del DAMA riprenderanno ufficialmente il 16 maggio alle 18.30, con il vernissage della personale di Luigi Guarino

Unnecessary Introspection

nella quale l’artista napoletano rappresenta la complessità dell’animo umano attraverso elementi figurativi inseriti in spazi vuoti e monocromi, dai colori forti e vivaci. Figure prive di ogni riferimento materiale, poste in modo da poter contemplare se stesse e la contemporaneità, dilaniata dal vuoto interiore e dalla mancanza di  spiritualità. L’esposizione proseguirà fino al 6 giugno 2013.
“Finalmente il DAMA potrà riprendere le sue attività artistiche e di promozione culturale ripartendo proprio dalla mostra di Luigi Guarino, un artista emergente ma già molto valido, che propone opere introspettive ed estremamente suggestive”.
Ha dichiarato Ilario D’Amato, curatore artistico del DAMA, che aveva anche denunciato il fatto per mezzo di una lettera aperta volta a sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sull’accaduto.
“La forzata chiusura del DAMA è stato per noi un periodo non facile – ha detto ancora D’Amato -  ma le nostre attività sono proseguite, sebbene con grande sforzo, presso altre strutture. Nel mese di febbraio abbiamo presentato il concorso “Un Logo per la Biennale di Napoli”, una bella iniziativa della quale siamo ideatori, e ad aprile abbiamo curato la partecipazione dell’artista Evan De Vilde ad un’esposizione a Milano. Mi auguro che simili episodi non si ripetano e, in particolar modo, di trovare in futuro maggiore collaborazione da parte delle istituzioni locali”.
Il DAMA, spazio espositivo all’interno del MAC - Museo d’Arte Contemporanea di Capua (CE), si stava affermando come  luogo di condivisione e esposizione dell’arte contemporanea, ma anche come luogo di divulgazione della cultura archeologica e delle tecniche di conservazione dei reperti, in un’affascinante e suggestiva fusione tra l’arte antica e quella dei nostri giorni. Un centro polivalente all’interno del quale dare spazio ad artisti già affermati ed emergenti, luogo di concorsi e varie iniziative. Un museo auto finanziato, interamente privato, destinato a generare lavoro e valore positivo per l’intera regione.

Napoli Teatro Festival Italia

La Cappella Sansevero, il Tunnel Borbonico, il Museo di Pietrarsa. Sono solo alcuni degli insoliti e suggestivi luoghi che faranno da scenografia agli spettacoli del prossimo Napoli Teatro Festival Italia che, come di consueto, animerà le calde serate estive del prossimo mese di giugno. Alla sua sesta edizione, il Festival, affidato per il terzo anno consecutivo alla direzione artistica di Luca De Fusco, tra prime assolute e spettacoli che giungono a Napoli dopo un primo successo riscosso altrove, conferma la sua vocazione di grande vetrina internazionale dedicata al teatro e alla danza così come il suo carattere di

“cantiere dell’arte teatrale”





Anche quest’anno, difatti, la rassegna estiva presenta una rosa di produzioni italiane e straniere pensate sia per offrire una più ampia scelta al pubblico, sia anche e soprattutto per una politca cultrale d’ampio raggio volta ad aumentare l’attenzione mediatica sulla citta per incentivarne la promozione turistica e, parimenti, sviluppare l’industria teatrale locale dando lavoro ad attori, tecnici, maestranze.

L'edizione 2013 del Napoli. Teatro FestivalItalia - spiega De Fusco - mette assieme alcune caratteristiche storiche della manifestazione con molte novità. Tra queste, senz’altro, l’opportunità, per il pubblico, di seguire da vicino la nascita e l’evoluzione di uno spettacolo partecipando alle prove aperte di quelli prodotto a Napoli; tanto per fare qualche esempio, quelli di Brook, Arias, Konchalovskij. In più, come sempre, un’ampio sguardo internazionale grazie alla presenza di compagnie e grandi maestri stranieri chiamati a lavorare a Napoli e su Napoli. Numerose sono, infatti le produzioni miste che, fondate sulla mescolanze di diverse esperienze e scuole attoriali, creano una felice Babele”.



Cosa vedremo, dunque? Tra spazi tradizionali (ovvero le sale dei teatri San Carlo, Mercadante, San Ferdinando, Nuovo e Galleria Toledo, Sannazaro, Bellini) e altri luoghi, tra cui il Museo Madre, l’Università Suor Orsola Benicasa, Citta della Scienza e le tre new entry di Cappella Sansevero, Museo di Pietrarsa e Tunnel Borbonico, ci sarà anche quest’anno l’imbarazzo della scelta.

“Varie linee attraversano il cartellone - continua De Fusco - la nazione più in vista è quest’anno la Francia. Ho da sempre rispetto e ammirazione per come la Francia riesca ad attribuire grande importanza alla cultura anche nei momenti di crisi. Credo quindi che quello transalpino sia un esempio da imitare. Guardiamo anche alla cultura africana, presente negli spettacoli di Sellars, Martinelli, Di Luca, e presentiamo poi una affascinante galleria di donne. Donne shakespeariane, innanzitutto, Caterina, Desdemona, Cleopatra, ma anche donne umili come quella di cui si fa interprete Pamela Villoresi, o non ancora donne fino in fondo come la Lolita di Babilonia Teatri”.



Si spazia, dunque,dal “Don Quichotte du Trocadéro” di Montalvo al “Desdemona” di Sellars quanto a produzioni internazionali ma anche nelle collaborazioni con grandi teatri stabili italiani quali quelli di Genova, Bologna, Prato, il Teatro di Roma e, naturalmente lo Stabile di Napoli.

Aeroporti: Armando Brunini alla Gesac, Pollio va a Firenze

 Armando Brunini, ex Direttore Generale dell’aeroporto di Bologna, è il nuovo Amministratore Delegato di GESAC SpA - società di gestione dell’aeroporto internazionale di Napoli. La nomina è stata ratificata dal Consiglio di Amministrazione, a seguito dell’Assemblea degli Azionisti, svoltasi neu giorni scorsi, convocata dal Presidente Mario Sarcinelli. Brunini, designato da F2i, è uno dei più apprezzati manager del trasporto aereo e si è caratterizzato per aver contribuito al forte sviluppo del traffico aereo dell’Aeroporto di Bologna, con un incremento del traffico passeggeri dai 4,2 milioni del 2007, ai circa 6 milioni nel 2012 (incremento del 40 per cento nel periodo considerato).

Il nuovo Amministratore Delegato

 
sostituisce Mauro Pollio, ai vertici di GESAC dal 1994, che è stato nominato membro del Consiglio di Amministrazione di Aeroporto di Firenze SpA, la società aeroportuale che gestisce lo scalo fiorentino Amerigo Vespucci.
Com’è noto, F2i detiene la maggioranza azionaria della società aeroportuale partenopea con il 70 per cento. Nel corso del Consiglio di Amministrazione, i rappresentanti F2i in Consiglio hanno espresso vivo ringraziamento per il lavoro svolto dall’Amministratore Delegato uscente: a Pollio si devono, infatti, il successo della privatizzazione dello scalo di Napoli e la sua conseguente completa trasformazione, grazie all’impegnativo e consistente piano d’investimenti realizzato in questi anni. In questo periodo, l’aeroporto - con 5,8 milioni di passeggeri nel 2012 – ha rafforzato il proprio ruolo d’infrastruttura strategica, moderna ed efficiente, al servizio del territorio. Oggi Capodichino è uno scalo “europeo” conforme ai più elevati standard internazionali, volano di sviluppo economico e occupazionale per l’intero bacino di riferimento.

F2i


è il più grande fondo operante in Italia, specializzato in investimenti in molteplici settori infrastrutturali, tra cui quello strategico degli aeroporti. Il Fondo è presente nell’azionariato di altre società di gestione aeroportuale, oltre a GESAC SpA: SEA SpA di Milano (44,3 per cento tramite l’investimento effettuato con il primo fondo e in seguito con il secondo fondo F2i), SAGAT SpA di Torino (50,79 per cento), SAB SpA di Bologna (7 per cento) tramite la stessa SAGAT SpA e la controllata Aeroporti Holding, Aeroporto di Firenze SpA (33,4 per cento) tramite SAGAT SpA e la controllata Aeroporti Holding.
Lo scalo di Napoli Capodichino rappresenta il primo investimento del Fondo (dicembre 2010) nel
settore aeroportuale.



Mauro Pollio


 Mauro Pollio, sposato, con due figlie, è nato a Napoli il 20 febbraio 1946. Nel 1964 consegue il diploma di maturità classica, completando il suo percorso di studi nel 1971 con la laurea in Ingegneria Chimica presso il Politecnico dell'Università di Napoli. La sua carriera professionale ha inizio presso la 3M, dove resta ininterrottamente dal 1971 al 1992, ricoprendo posizioni di crescente responsabilità, in Italia e all'estero. Nel giugno 1992 passa al Gruppo Barilla dove ricopre la posizione di Direttore del Comprensorio Industriale di Foggia, con la responsabilità delle attività industriali del Gruppo. Dal dicembre 1994 assume la carica di direttore Generale della GESAC con gli obiettivi di privatizzare la società, rilanciare l'aeroporto di Capodichino, ottenerne la gestione totale nell'ambito delle nuove direttive europee e ottimizzarne la qualità dei servizi, in un'ottica di sviluppo competitivo rispetto agli altri aeroporti europei. Nell'agosto 1997 viene nominato Amministratore Delegato della GESAC Spa – società di gestione dello scalo di Napoli. Inoltre dal novembre 2000 fino a dicembre 2010 ricopre oltre la carica di Amministratore Delegato di GESAC anche quella di Presidente della società.

Armando Brunini


Armando Brunini, sposato, con due figlie, è nato a Napoli il 16 settembre 1962. nell’ottobre del 1986 consegue con il massimo dei voti la laurea in economia e commercio presso l’Università di Napoli Federico II. Esperto in vari ambiti del settore Trasporti, con focalizzazione prevalente nel trasporto aereo, Brunini ha ricoperto posizioni manageriali in aziende di trasporto ed in primarie società di consulenza direzionale, maturando la gran parte della sua esperienza professionale tra Roma, Milano e Bologna. E’ stato infatti Senior Consultant presso KPMG, ha ricoperto poi l’incarico di Senior Manager presso PriceWaterhouse e responsabile per A.T. Kearney del settore Trasporti per i Paesi del Mediterraneo. Nella seconda fase della sua carriera ha ricoperto ruoli di Top Management sempre nel settore del trasporto aereo: è stato infatti Responsabile Strategie e Senior Vice President per Aeroporti di Roma e dal 2003 al 2007 Executive Vice President -Commercial, responsabile di vendite, marketing, strategie di sviluppo e business, network, ancillary business della compagnia aerea Eurofly. Dal settembre 2007 è Direttore Generale dell’Aeroporto di Bologna, incarico che lo vede responsabile degli obiettivi di sviluppo, della qualità del servizio e della redditività dell’azienda. L’esperienza si è caratterizzata per uno sviluppo del traffico aereo superiore alla media, con miglioramento della quota di mercato e del ranking dell’aeroporto di Bologna, contribuendo alla razionalizzazione ed al risanamento delle società controllate, nonché al miglioramento della profittabilità. Brunini è stato, inoltre, membro del Consiglio di Amministrazione di SAGAT (Aeroporto di Torino) dal 2008 al 2012 ed attualmente è anche membro del Board di ACI Europe, l’Associazione Europea degli Aeroporti