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giovedì 1 agosto 2013
In Valnerina a contatto con la natura
Da sempre trasmette serenità l’Umbria, tra il verde di colline, di boschi e piccoli borghi, dove trascorrere vacanze sane a contatto con la natura. Non a caso in Valnerina il Consorzio Solo Umbria, considera le peculiarità e le attrazioni del territorio un toccasana, utilizzando il motto l’Umbria che fa bene, per attrarre sempre più turisti. Perciò albergatori, ristoratori, produttori agricoli, e gestori di attività sportive hanno deciso di far conoscere questa parte di regione attraverso i loro punti di forza, con la semplicità che solo questi luoghi possono trasmettere.
Un misto di cultura, arte, misticismo uniti a gastronomia, tradizioni e sport per avere un’ampia varietà di svago, così da provare un’esperienza multisensoriale, immersi nella natura incontaminata. L’altopiano di Castelluccio, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ne è un esempio unico, oasi di benessere e meraviglia per lo spettacolo della natura che in ogni stagione rinnova il suo fascino, cambiando colori e profumi alla distesa di fiori multicolori sui campi di lenticchie. L'altopiano è teatro di un particolare fenomeno naturale denominato “Fioritura” dove sbocciano contemporaneamente decine di specie floreali diverse che danno luogo a un tappeto multicolore che ricopre tutta la valle.
E poi ci sono i borghi lì dove l’uomo è intervenuto e ha impreziosito il territorio con le sue architetture Preci, Cerreto di Spoleto, Vallo di nera, Cascia, Norcia, Scheggino, Monteleone di Spoleto e Sellano, conosciuti per la storia oltre che per le meraviglie strutturali e naturalistiche. Certo è, che non ci si annoia in Valnerina, perché se è vero che l’Umbria è terra di santi, per un viaggio dell’anima tra San Benedetto, patrono d’Europa, San Francesco d’Assisi, Santa Chiara, e Santa Rita da Cascia, è anche vero che alla parte spirituale si affiancano le esperienze sportive, dove si può misurare la resistenza fisica, come nell’affrontare la discesa in Rafting lungo il fiume Corno o con il parapendio sull’altopiano di Castelluccio.
A caccia di emozioni forti, che siano a piedi, in mountain bike, a cavallo, sul dorso di un mulo, o a bordo di canoe o gommoni, questo non importa, perché i sentieri mozzafiato sono sempre immersi nel verde, facendo della Valnerina il luogo ideale dove praticare sport all’aria aperta. I centri sportivi sono attrezzati con impianti all’aperto e al chiuso all’avanguardia, spesso scelti dalle federazioni italiane e mondiali per i ritiri delle Nazionali o delle squadre.
Per provare il programma outdoor “Acqua, Aria, Terra” tra rafting, canoa, kayak, o deltaplano, arrampicata sportiva, e nordic walking, e poi riconciliarsi con lo spirito, con una visita alle suggestive chiese di montagna, come l’Abbazia di Sant’Eutizio, uno dei complessi monastici più antichi in Italia. O andando più nella sfera salute e benessere, apprezzando l’acqua sgorgare dall’antica sorgente Tullia, che esce dalla viva roccia, impagabile berla subito, mentre tutto attorno, il parco è silenzio oltre al piacevole suono dell’acqua. Non mancano le specialità culinarie di cui è ricca la cucina umbra tra prodotti tipici come lo zafferano di Cascia, le lenticchie di Castelluccio, il farro di Monteleone, il tartufo nero pregiato, e i formaggi di ogni varietà. Ma è anche patria della "norcineria", antica arte della lavorazione della carne suina.
E naturalmente di accoglienza in alberghi a conduzione familiare di grande tradizione, dove l’ospite viene accolto come un amico a cui trasmettere l’amore per il territorio. Uno fra tutti è Palazzo Seneca, relais chateaux in pieno centro a Norcia, un’isola di eleganza e tranquillità a contatto con la storia in un palazzo del XVI secolo, qui tra volte a botte e antichi pavimenti in pietra l’Umbria non si può non amare.
Tirrenia, disponibile la nuova APP
Da oggi anche Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione offre ai suoi clienti la nuova App grazie alla quale si può accedere velocemente alle informazioni più utili per viaggiare attraverso il proprio smartphone e tablet, sia IOS che Android. Si tratta della prima di due fasi che prevede, in questo primo periodo l’attivazione di alcune funzioni per chi ha già acquistato un biglietto.
Infatti, associando il proprio ticket dalla App o dal portale Tirrenia, si possono ottenere tutte le informazioni relative al biglietto acquistato, le indicazioni per raggiungere i porti di partenza, il calcolo dei percorsi, le navi in servizio sulla rotta scelta, la tipologia di sistemazioni a bordo, i riferimenti utili, i servizi di bordo.
Il tutto all’interno delle seguenti sezioni:
- Lista prenotazioni
•Scheda Porto
•Scheda Navi
•Notifiche prenotazioni: per restare aggiornato su eventuali modifiche orario
Nelle sezioni “Promozioni e Offerte” e “Info utili per il tuo viaggio” si possono trovare tutte le offerte in corso, le condizioni, le informazioni per la scelta del viaggio e per la preparazione dell’imbarco. L’App Mobile prevede l’autenticazione con il nome dell’utente e la sua password, per chi è già registrato sul portale Tirrenia, così come offre la possibilità di accedere attraverso i propri account Google, Facebook, Twitter e Yahoo con la “Social Registration” o “Social Login”.
La seconda fase, attesa nei prossimi mesi, prevede l’introduzione di nuove funzioni, inedite per questo settore, che agevoleranno sempre di più gli ospiti di Tirrenia.
Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione S.p.A., con sede a Napoli, opera nel settore del cabotaggio marittimo come titolare del servizio pubblico di collegamento con le isole maggiori, le Isole Tremiti e come vettore per il traffico merci.
Porto di Piombino, sì della Giunta al Piano Regolatore
Il porto di Piombino rafforza le proprie vocazioni sia a livello toscano che nazionale. E’ quanto previsto nel nuovo Piano Regolatore predisposto dall’Autorità Portuale di Piombino che è stato presentato e approvato oggi in Giunta e che adesso verrà trasmesso al Consiglio regionale per la successiva approvazione.
“Il nuovo Piano regolatore – commenta il presidente della Regione, Enrico Rossi – definisce il profilo di un porto più moderno ed efficiente. Compiamo oggi un altro passo verso la realizzazione di uno degli obiettivi strategici per il rilancio non solo dell’economia di Piombino e del suo territorio, ma dell’intera Toscana”.In attuazione del masterplan dei porti (Piombino, Livorno e Marina di Carrara) approvato all’interno del Pit, il nuovo piano di Piombino pone le condizioni per superare tutte le criticità che penalizzano al momento l’infrastruttura, quali l’accessibilità ferroviaria e stradale, la carenza di accosti e banchine e la scarsa profondità del mare.
Le previsioni del Piano Regolatore Portuale discendono dagli indirizzi individuati nell’ambito dell’Accordo di Pianificazione tra Regione Toscana, Provincia di Livorno, Comune di Piombino e Autorità Portuale e ratificato dal Consiglio Regionale nel 2009. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici si è espresso nel febbraio 2009. Il procedimento di VIA statale si è concluso nel corso del 2012 con il decreto del Ministero dell’Ambiente di concerto con il Ministero dei Beni e Attività Culturali.
Qualche numero
La lunghezza delle banchine passa da 2.3 chilometri a 5,7 chilometri Le aree portuali passano dagli attuali 300.000 metri quadri a 1,100.000 metri quadri I fondali passano da 8 metri ai 13 metri della banchina Pecoraro e in generale arriveranno dai 13 ai 15 metri fino ai 16 nel Canale di accesso.
C.C.I.A.A. Salerno - Osservatorio Economico Provinciale
I dati sulla dinamica imprenditoriale del II trimestre 2013, forniti dal Centro Studi Unioncamere ed elaborati dalla Camera di Commercio di Salerno, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Economico Provinciale, evidenziano il consueto recupero rispetto ai primi mesi dell’anno, confermando un risultato analogo al 2012, nell’ambito di un contesto regionale e nazionale che appare ancora in rallentamento.
A giugno 2013 il saldo tra aperture (4.579) e chiusure di imprese (5.005) fa segnare un bilancio negativo, corrispondente a 426 imprese in meno. Tale risultato è comunque positivo se si ricorda che a fine marzo l’analogo valore era prossimo alle mille unità (-925) esprimendo così un tasso di nati-mortalità semestrale del -0,4% pari alla metà del valore registrato nel primo trimestre dell’anno (-0,8%).
Leggermente superiore il saldo negativo tra le iscrizioni e le cessazioni rispetto allo scorso anno, quando la nati-mortalità delle imprese segnava -314, corrispondente a un tasso di crescita del -0,3%.
Per quanto riguarda la dinamica settoriale va rilevato che il commercio (settore in cui opera quasi un terzo delle imprese salernitane), segna un valore positivo (+0,2%), migliore quindi della performance dello scorso anno quanto tale valore era a -0,8%. Resta negativo l’analogo valore per le imprese agricole (-4%) e per le attività manifatturiere (-1,2%), in peggioramento entrambe di quasi un punto percentuale rispetto all’andamento del primo semestre 2012. Le costruzioni, che sono il settore con l’11,5% del totale delle imprese salernitane, ripetono la performance dello scorso trimestre, ma perdono un punto percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso passando da -0,1% a -1,1% di fine giugno.
Per quanto riguarda i settori nei quali andranno ad operare le imprese di nuova iscrizione, sia il commercio (40,6% del totale delle imprese iscritte a fronte del 31,6% delle imprese cessate) che il turismo (12,4% totale iscritte e 7,9% cessate) sono i settori a presentare una maggiore dinamica imprenditoriale nei primi sei mesi dell’anno. Seguono, il settore agricolo (11,4% totale iscritte e 25,2% cessate), quello dei servizi alle imprese, che presenta inoltre una dinamica positiva (10,3% delle imprese iscritte a fronte del 6,9% cessate) e le costruzioni (9% iscritte e 11,3% cessate).
NTV-Italo prolunga da Venezia a Trieste per i crocieristi
L’arrivo, il trasferimento, l’accoglienza e il soggiorno dei crocieristi che imbarcano e sbarcano nel Porto di Trieste nell’ottica dell’ampliamento dell’attività del settore nello scalo giuliano anche con il prolungamento da Venezia a Trieste di alcuni treni Italo provenienti dal Sud Italia.
Questi i temi all’ordine del giorno dell’incontro nella sede della Società ferroviaria Nuovo Trasporto Viaggiatori (NTV), in Viale del Policlinico a Roma, tra il presidente dell’Autorità Portuale di Trieste, Marina Monassi, e l’amministratore delegato della Società NTV, Giuseppe Sciarrone. Durante l’incontro Monassi e Sciarrone con una conference call si sono confrontati anche con il presidente dell’Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa.
Nel corso del meeting è emerso, alla luce del crescente traffico crocieristico sviluppato sul capoluogo del Friuli Venezia Giulia, l’interesse di NTV-Italo su questo territorio. Dall’incontro è scaturita anche la decisione di organizzare con la massima rapidità un “questionario di studio” da sottoporre ai crocieristi per identificare le loro richieste e necessità in modo che lo scalo marittimo di Trieste sia in grado di soddisfare al meglio le loro esigenze anche di trasferimento.
Marina del Gargano
Ingemar ha da poco terminato due nuovi marina di lusso lungo le coste pugliesi che promettono di posizionarsi da subito fra gli approdi eccellenti del Mediterraneo.
Il nuovo porto turistico Marina del Gargano è stato inaugurato il 18 Luglio, con l’apertura al pubblico di buona parte delle strutture a terra e di circa 350 posti barca: ancora pochi mesi di lavoro e il marina sarà operativo con tutte le strutture e con i 750 posti barca di progetto.
Marina del Gargano, situato in prossimità del centro storico di Manfredonia, si propone come il nuovo hub per la nautica del Mediterraneo; Ingemar ha ultimato l’installazione ‘chiavi in mano’ di tutti i pontili per 2.250 metri lineari complessivi e di 316 finger, per imbarcazioni fino a 21 metri.
I pontili, di larghezza 3 e 4 m., hanno un sovraccarico di 300 kg/mq e un bordo libero variabile da 60 a 80 cm. in relazione alle dimensioni delle imbarcazioni all’ormeggio; le barche più grandi (fino a 60 m.) saranno ormeggiate alla banchina sopraflutto con trappe, catenarie e corpi morti.
I pontili galleggianti del marina sono del tipo a galleggiamento discontinuo con strutture in acciaio zincato e unità di galleggiamento in calcestruzzo e polistirolo espanso: sono ancorati con pali infissi nel fondale e rivestiti con legni esotici pregiati eco-compatibili. Tutti i posti barca sui pontili sono serviti da 262 finger, di lunghezza compresa tra 9 m. e 18 m. e larghezza da 0,70 m. a 1,40 m.
Per agevolare l’accesso alle imbarcazioni di dimensioni più ridotte la banchina di riva è perimetrata con pontili e mini finger di minor altezza sull’acqua, ancorati alla stessa con travi e cursori di scorrimento.
Il bacino dell’avamporto sarà completato con un pontile a galleggiamento continuo, del tipo Heavy Duty, vincolato alla banchina con bielle e destinato all’ormeggio dei battelli turistici e delle grandi imbarcazioni in transito.
Una volta a regime il nuovo Marina del Gargano potrà ospitare imbarcazioni e super yachts fino a 60 metri, con 750 posti barca per 270.000 mq di superficie totale. L’impegno per la salvaguardia e l’integrazione con l’ambiente circostante sono stati alla base di tutto il progetto che si sviluppa in prossimità del centro storico cittadino e che presenta altissimi standard qualitativi e tutti i requisiti per meritare il titolo di Green Marina.
La formazione della gente di mare
Oggi, a mio parere, gli armatori considerano la formazione in maniera direi contradditoria: la considerano “mediaticamente” importante e lo dimostra il fatto che molti di essi, specialmente i più grandi, hanno creato nella loro organizzazione il dipartimento “human resources”; la considerano, in realtà, una seccatura infatti dopo aver creato il dipartimento “HR” non ci vogliono più pensare e lo fanno gestire, normalmente, da laureati in risorse umane, scienze della formazione, etc, masterizzati, per lo più giovani perché è relativamente giovane la loro specializzazione, per lo più donne perché meglio predisposte alla gestione dei rapporti umani.
Nella maggioranza dei casi questo è un serio problema.
Mi spiego: avete mai avuto la sensazione che a volte le persone che si proclamano grandi esperti, grandi conoscitori e intenditori di un settore siano in realtà altamente ignoranti? E, soprattutto, non se ne rendonoconto?
Si potrebbero – ad esempio - avere dei contatti con una grande società di navigazione, dove il mitico “comandante d’armamento” è affiancato della dottoressa esperta nella gestione delle risorse umane. Grande conoscitrice – a suo dire – di tutti gli “skill” trasversali che un ufficiale, un comandante dovrebbe e deve avere per svolgere il suo mestiere in linea con i tempi moderni.
Convinta fortemente che il Comandante e/o l’ufficiale debbano possedere i requisiti globali richiesti dal “mercato” internazionale dello shipping anziché quei requisiti specifici che li fanno sentire “contenti” di lavorare per quella particolare compagnia di navigazione.
Lontana però da quella competenza particolare, indispensabile per gestire persone che non hanno scelto un mestiere ma un modo di vivere.
Quella competenza che ha sempre contraddistinto e che contraddistingue un vero e buon comandante d’armamento. E’ una competenza, anzi, una sensibilità, che si acquisisce esclusivamente vivendo a pieno contatto con chi vive la vita del mare, con entusiasmo, intensità e – soprattutto – umiltà. In quel modo di viveregli schemi, le procedure, le statistiche, i ruoli sono soggetti al mare nel senso più completo di elemento della natura.
Si possono aver fatto i migliori studi universitari, passato a pieni voti master più prestigiosi, ma se non si ha l’umiltà di voler entrare nelle pieghe del lavoro del navigante, capire i problemi, capire le capacità innate che lo contraddistinguono, spogliarsi di quello che si è imparato e re-imparare tutto assieme alla gente che va per mare, non si può assolutamente nemmeno pensare di avere le competenze sufficienti a gestire gli uomini di mare e invece, queste persone hanno una grande difficoltà a riconoscere la propria incompetenza che le porta spessoa gonfiare la valutazione di sé stesse.
Dirigenti di “alto livello” non qualificati soffrono quindi di una illusoria “superiorità”, valutando le loro capacità molto più elevate di quanto non siano in realtà. Bisognerebbe dire a queste persone, senza tanti giri di parole, che esse sono realmente incompetenti. Purtroppo ricoprono quel famoso ruolo di “Manager HR” e sono stati in qualche modo investite di un certo potere e tu, se non vuoi suicidarti commercialmente, non puoi dirglielo. Ecco che non sei più allineato e sei fuori.
Chi invece le loda, le incoraggia e le fa sentire importanti (si arruffiana, per usare un termine marinaro) riesce a concludere con loro progetti di formazione in sintonia con richieste di dirigenti hrincompetenti che non credono (e non si rendono conto) di essere tali.
Il tutto sempre sulla pelle di chi va per mare.
Manuel Tavilla
Cala Ponte Marina
Il nuovo Marina Resort di Polignano a Mare, “Perla dell’Adriatico” a 30 km a Sud di Bari, è incastonato in uno dei tratti più suggestivi della costa pugliese e famoso per le acque cristalline, le numerose grotte scavate nella roccia e l’incantevole borgo antico a strapiombo sul mare. Situato a ridosso del centro cittadino nasce sulle tracce dello storico porticciolo per la piccola pesca con l’allungamento ed il potenziamento dei moli di protezione, il completamento delle banchine e il dragaggio dei fondali per assicurare un pescaggio decrescente dai 4,5m del canale di ingesso e dell’avamporto ai 1,5 m della zona più ridossata destinata alle barche di minor pescaggio.
Lo specchio acqueo è dotato di un grande molo galleggiante centrale con 3 pennelli di ormeggio per ciascun lato e di due pennelli ortogonali alla riva; il marina è in grado di ospitare circa 320 posti barca fino a 25 metri.
Strutture in acciaio zincato, unità galleggianti inaffondabili in cemento armato e polistirolo espanso e piani di calpestio rivestiti con legni esotici pregiati costituiscono l’ossatura del nuovo progetto, che vede anche la finitura in legno di molte aree di banchina per una migliore uniformità estetica ed un più gradevole inserimento nell’ambiente.
I pontili sono ancorati con pali infissi nel fondale di tufo e l’ormeggio di tutte le imbarcazioni avviene per mezzo di trappe collegate a catene di fondo e relativi corpi morti. I grandi yacht sono ormeggiati lungo i moli di protezione mentre le banchine nella parte più interna del bacino sono riservate ai natanti da diporto e da pesca di minori dimensioni. Il marina, che occupa una superficie complessiva di 64.000 mq con uno specchio d’acqua di 40.000 mq, costituisce una struttura integrata nell’ambiente con l’impiego di pietra locale e legno per la finitura dei pontili e della banchina.
Cala Ponte Marina è il risultato della sinergia di competenza e professionalità tra Cala Ponte S.p.A., società titolare della concessione demaniale e promotrice-realizzatrice dell’iniziativa, e Camper&Nicholsons Marinas Ltd, società specializzata in “marina investments” e leader nella progettazione e gestione di porti turistici con più di 40 anni di attività e clienti in 25 Paesi del mondo. Il nuovo porto turistico sarà operativo da fine Settembre 2013 per entrare a buon merito nel prestigioso network portuale di Camper&Nicholsons.
Lorenzo Isalberti, presidente di Ingemar che ha curato anche Marina del Gargano, ha così salutato l’avvio delle nuove strutture:
Lo specchio acqueo è dotato di un grande molo galleggiante centrale con 3 pennelli di ormeggio per ciascun lato e di due pennelli ortogonali alla riva; il marina è in grado di ospitare circa 320 posti barca fino a 25 metri.
Strutture in acciaio zincato, unità galleggianti inaffondabili in cemento armato e polistirolo espanso e piani di calpestio rivestiti con legni esotici pregiati costituiscono l’ossatura del nuovo progetto, che vede anche la finitura in legno di molte aree di banchina per una migliore uniformità estetica ed un più gradevole inserimento nell’ambiente.
I pontili sono ancorati con pali infissi nel fondale di tufo e l’ormeggio di tutte le imbarcazioni avviene per mezzo di trappe collegate a catene di fondo e relativi corpi morti. I grandi yacht sono ormeggiati lungo i moli di protezione mentre le banchine nella parte più interna del bacino sono riservate ai natanti da diporto e da pesca di minori dimensioni. Il marina, che occupa una superficie complessiva di 64.000 mq con uno specchio d’acqua di 40.000 mq, costituisce una struttura integrata nell’ambiente con l’impiego di pietra locale e legno per la finitura dei pontili e della banchina.
Cala Ponte Marina è il risultato della sinergia di competenza e professionalità tra Cala Ponte S.p.A., società titolare della concessione demaniale e promotrice-realizzatrice dell’iniziativa, e Camper&Nicholsons Marinas Ltd, società specializzata in “marina investments” e leader nella progettazione e gestione di porti turistici con più di 40 anni di attività e clienti in 25 Paesi del mondo. Il nuovo porto turistico sarà operativo da fine Settembre 2013 per entrare a buon merito nel prestigioso network portuale di Camper&Nicholsons.
Lorenzo Isalberti, presidente di Ingemar che ha curato anche Marina del Gargano, ha così salutato l’avvio delle nuove strutture:
"Negli ultimi tempi siamo molto impegnati all’estero dove i mercati sono più dinamici ma siamo felici ed orgogliosi di poter essere protagonisti anche nel nostro Paese in iniziative progettuali di così ampio respiro internazionale. L’auspicio é che questo sia anche un segnale di ripresa che porti la nautica italiana a rinnovare le eccellenze che l’hanno sempre vista protagonista per l’esperienza, le tradizioni marinare e la qualità di esecuzione dei lavori".
CNA-Fita non firma il Contratto Nazionale di Lavoro
Nel momento in cui i dati economici appena diffusi mostrano una timidissima ripresa della manifattura italiana le organizzazioni sindacali dei lavoratori perdono, ancora una volta, l’opportunità di mostrare buon senso nella fase conclusiva del rinnovo contrattuale. CNA-Fita ha ritenuto quindi opportuno non avvallare con la sua firma il rinnovo triennale del contatto nazionale di trasporto logistica e spedizioni sottolineando come, l’estrema rigidità da parte dei sindacati, non ha concesso alcunché alle imprese dell’autotrasporto che oggi si trovano a fare i conti con una situazione economica pesantissima.
“Non si può far finta di nulla e non affrontare apertamente i veri nodi di un mercato del lavoro strangolato dall’abusivismo, dall’uso distorto delle cooperative spurie, dalle dinamiche di delocalizzazione d’impresa e del distacco transnazionale. Per tutto questo la CNA-Fita ha chiesto ripetutamente buon senso ma soprattutto maggiore flessibilità e cautela nell’aumentare gli oneri economici per quelle aziende che ancora i dipendenti li hanno e li mantengono in Italia a caro prezzo rispetto ad un mercato che sempre più prescinde dalla dimensione nazionale.
Nella piccola e media impresa i dipendenti non sono numeri ma risorse strategiche con cui, ogni giorno, nel dialogo, si ricerca la via d’uscita dalla crisi ma, questo spirito di collaborazione, quello a noi più caro, è mancato al tavolo del rinnovo contrattuale”.Queste le parole di Cinzia Franchini presidente nazionale della CNA-Fita a margine della chiusura del tavolo, per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Firmano l’accordo FAI-Conftrasporto, Anita, Trasporto Unito, Fedit e Confetra.
ANEIS - maggiori controlli delle infrastrutture
Il Presidente Luigi Cipriano e tutti gli associati dell’ANEIS, Associazione Nazionale Esperti Infortunistica Stradale, profondamente colpiti dalla tragedia di Baiano, partecipano al dolore dei famigliari delle trentotto vittime.
Si augurano che questo tragico evento sia di sprone per un maggiore e più attivo impegno per la sicurezza della circolazione stradale a tutti gli Enti a ciò preposti, in particolare ai gestori delle strade e autostrade nonché alla Motorizzazione Civile, cui compete il controllo dell’efficienza dei veicoli, soprattutto di quelli addetti al trasporto pubblico.
“Questo tragico incidente pone all’attenzione dell’opinione pubblica il tema della sicurezza delle strade, ma anche dei mezzi che le percorrono.– Ha commentato Cipriano. –
Sono necessari maggiori controlli nelle officine abilitate della motorizzazione al servizio di revisione. Anche la verifica periodica del manto stradale, così come quella dell’efficienza e della funzionalità di guard rail e altri dispositivi di sicurezza dovrebbero essere prioritarie per gli Enti a ciò preposti.”
Agamemnon nuovamente e Trieste
La M/v Agamemnon tornerà per l’imbarco domani, 2 agosto, con doppia toccata settimanale, come avviene per questo servizio oceanico diretto tra il Far East e l’Adriatico gestito congiuntamente da Maersk Line e CMA CGM onde sfruttare appieno la capacità massima di carico, sia in import che in export, di questa nave e grazie ai fondali naturali di 18 metri dei quali dispone il Porto di Trieste .
“Si tratta – commenta il presidente dell’Autorità Portuale di Trieste, Marina Monassi - della più grande nave porta contenitori mai arrivata nell’Adriatico. Nella toccata del 28 luglio in meno di 24 ore sono stati scaricati 1.251 container, diretti in Italia e nel Centro-Est Europa. Un plauso va al terminalista Trieste Marine Terminal che per agevolare l’arrivo e l’operatività di navi aventi sempre maggiori dimensioni e maggiore capacità di carico, ha effettuato un investimento da circa 7 milioni di euro per l’up grade di due gru di banchina le cui capacità operative sono state incrementate a 20 file di contenitori in larghezza e a 7 livelli di contenitori in altezza in coperta”.Una delle due gru ha già completato i lavori di up grade ed è di nuovo operativa da due settimane. La seconda gru è già stata trasferita nel cantiere, situato alla radice del Molo VII, dove proseguono i lavori che saranno completati entro la prima metà di ottobre del 2013 e con immediato, successivo ritorno all’operatività. Sono, queste, le due più grandi gru per movimentazione di contenitori esistenti nell’Alto Adriatico e possono servire navi con capacità di trasporto di 13.000/14.000 teu
Aeroporto Elba - La Regione pronta ad investire
Sopralluogo all’aeroporto di Marina di Campo, all’Elba, per l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, che ha visitato l’aerostazione, visto gli interventi di miglioramento infrastrutturale realizzati negli ultimi 3 mesi ed incontrato l’amministratore delegato di SAT, Gina Giani, e l’amministratore unico di Alatoscana, Claudio Boccardo.
Il bando per la continuità territoriale è di competenza di Enac ed il Ministero delle Infrastrutture ha di recente comunicato alla Regione la possibilità di rispettare i tempi previsti dalla conferenza dei servizi conclusasi lo scorso gennaio che prevede, appunto, l’avvio della continuità territoriale tra l’aeroporto Galilei di Pisa, il Vespucci di Firenze, il Milano Linate e l’aeroporto di Marina di Campo per la primavera 2014.
“Sono soddisfatto del lavoro svolto – ha detto Ceccarelli – è sempre utile toccare con mano le realtà su cui si va ad operare. Sono ancora più convinto che l’aeroporto dell’Elba abbia grandi potenzialità e che sia nostro dovere aiutarlo a svilupparle. In questo senso la Regione ha già fatto e sta facendo molto: siamo pronti ad investire 1 milione di euro per aumentare il capitale sociale di Alatoscana ed abbiamo a disposizione altri 2 milioni da investire per un ulteriore miglioramento dell’infrastruttura.
Adesso, come prevede peraltro il Piano industriale della società aeroportuale, si tratta di creare le condizioni per il prolungamento della pista e la sistemazione idraulica dei fossi Galea e La Pila, a partire dal perfezionamento delle progettazioni in corso, dall’adeguamento degli strumenti urbanistici fino all’avvio dell’iter di valutazione ambientale. Tutti questi interventi ci permetteranno di dare sempre più all’aeroporto di Marina di Campo quel respiro internazionale che è strategico per lo sviluppo economico dell’isola e dell’Arcipelago".La visita dell’assessore Ceccarelli è stata anche l’occasione per fare il punto sul bando per la continuità territoriale tra lo scalo elbano e gli altri scali toscani. L’iter per l’avvio del nuovo bando prosegue e sembra arrivato alla fine. La Regione Toscana ha confermato 1.050.000 euro messo a disposizione in tre anni (2014-2015-2016) con l’ultima legge finanziaria regionale, risorse che andranno a sommarsi agli 1,5 milioni di euro previsti dal Ministero dei Trasporti.
Il bando per la continuità territoriale è di competenza di Enac ed il Ministero delle Infrastrutture ha di recente comunicato alla Regione la possibilità di rispettare i tempi previsti dalla conferenza dei servizi conclusasi lo scorso gennaio che prevede, appunto, l’avvio della continuità territoriale tra l’aeroporto Galilei di Pisa, il Vespucci di Firenze, il Milano Linate e l’aeroporto di Marina di Campo per la primavera 2014.
mercoledì 31 luglio 2013
AP regionale toscana, risorse per 6,2 milioni di euro
Stabilite le priorità di intervento per l’anno 2014 nei quattro porti regionali che fanno capo alla nuova Autorità portuale regionale, cioè Viareggio, Porto Santo Stefano, Isola del Giglio e Marina di Campo. La Giunta regionale della Toscana ha approvato questa mattina gli ‘indirizzi per il Piano annuale delle attività sulla base dei quali il Segretario dell’Autorità portuale regionale Fabrizio Morelli predisporrà il Piano e successivamente realizzerà gli interventi in base alle priorità individuate che sono:
- per il Porto di Viareggio: il mantenimento delle condizioni di accessibilità e di navigabilità valutando in particolare la possibilità di risoluzione del problema dell’insabbiamento dell’imboccatura attraverso uno studio di fattibilità per la realizzazione di un sistema continuo di dragaggio e il completamento delle operazioni di escavo dell’avamporto fino alla batimetria di – 4,50 m; il mantenimento in efficienza delle opere di difesa esterne ed interne; la realizzazione degli interventi previsti dal Piano Regolatore Portuale vigente e la valutazione di eventuali proposte di revisione.
- per il Porto di Marina di Campo: il mantenimento delle condizioni di accessibilità e di navigabilità attraverso il completamento degli interventi di dragaggio e dell’adeguamento della diga foranea con il rifiorimento della scogliera. Il mantenimento dell’efficienza delle banchine per il collegamento con l’Isola di Pianosa e per le attività di pesca; l’analisi delle attuali criticità (in particolare dell’insabbiamento del Porto e del fenomeno di ‘agitazione’ interna) per l’elaborazione di un nuovo Piano regolatore portuale.
- per il Porto di Porto Santo Stefano: il mantenimento in efficienza di moli e banchine per il servizio di linea con l’Isola del Giglio e con l’Isola di Giannutri, oltre che per le attività di pesca e della cantieristica; la valutazione degli oneri per la realizzazione delle opere previste dal nuovo Piano regolatore portuale (in fase di approvazione) verificando la possibilità di sviluppo della nautica da diporto e del charter nautico e l’analisi dei modi di attuazione anche attraverso lo strumento del project financing.
- per il Porto di Isola del Giglio: il mantenimento delle condizioni di accessibilità e di navigabilità, in particolare il mantenimento dell’efficienza delle banchine destinate al servizio di linea con Porto Santo Stefano e con l’Isola di Giannutri e l’analisi delle esigenze per un eventuale aggiornamento del Piano regolatore portuale vigente.
L’Autorità portuale regionale toscana ha attribuito risorse per complessivi 6.2 milioni di euro di cui in particolare al Porto di Viareggio 5 milioni.
Antipirateria: guardie giurate private su navi italiane
Finalmente si realizza l’avvio della tutela e della difesa delle navi mercantili italiane dalla pirateria, con un primo imbarco di guardie giurate private. Si tratta di una svolta epocale, che va ad integrare l’impegno della Marina Militare italiana con i Nuclei Militari di Protezione. A organizzare questo servizio di sicurezza, sulla nave mercantile italiana “Pan Uno” della società partenopea Augustea Atlantica, è stata la Triskel Services LDT, primaria azienda londinese, affermata nei servizi di sicurezza, che ha aperto una filiale a Roma, con la missione specifica di prestare i servizi per la difesa di unità mercantili italiane.
La scelta di una compagnia inglese, la quale eroga i suoi servizi secondo le norme comunitarie, ha colmato anche un vuoto, per la mancanza, sul mercato italiano di aziende nazionali specializzate nei servizi di antipirateria. Il primo provvedimento autorizzativo, in attuazione della Legge 130/2011 e del D.M. 266/2012, è il risultato della sinergia positiva tra il Ministero dell’Interno (Dipartimento della Pubblica Sicurezza) e Confitarma, Confederazione Italiana Armatori, per la concreta e complessiva applicazione delle misure antipirateria in vigore.
La Triskel, dovendo prevedibilmente fronteggiare una domanda crescente di questi servizi specializzati, sta procedendo, attraverso corsi di selezione e di formazione, gestiti dalla controllata Triskel Risk Management S.r.l., alla preparazione di personale italiano specializzato, da destinare ad un mercato in forte espansione.
Agnano, riapre l’Ippodromo a Settembre
Un grande traguardo per la città di Napoli e per tutti gli appassionati degli sport ippici, che fa tornare alla ribalta una vicenda passata forse un po’ in sordina e che riguarda un pezzo di storia della nostra città. Cosi è intervenuto il Portavoce dei Circoli Nuova Italia Napoli e Alleanza per l’Ippica, Rosario Lopa, commentando la notizia dell’apertura della busta nell’ufficio gare, del comune di Napoli, che dopo aver esaminato la regolarità della copiosa documentazione, la dottoressa Maria Aprea, direttore centrale del Patrimonio, ha dichiarato la Ippodromi Partenopei srl aggiudicataria della gara.
Diversi sono gli operatori e le famiglie che rischiano di rimanere schiacciate dalla chiusura di questa attività e dal tracollo del settore ippico che va salvaguardato, anche per l’eccezionalità del Trotto di Agnano. Naturalmente la Ippodromi Partenopei non può fare questa battaglia da sola, serve un dialogo con le altre istituzioni e siamo certi che sul tema ci sia sensibilità. Si è realizzato un primo importante passo in avanti, ma la questione dell’ippodromo del trotto e di galoppo di Agnano non dovrà limitarsi a questo.
Bisognerà avviare iniziative a salvaguardia di un patrimonio di storia e cultura per la città di Napoli, e di tutti gli attori coinvolti, dal benessere animale dei Cavalli alle prospettive di lavoro degli operatori del comparto agli appassionati delle corse. Un ringraziamento particolare alla Famiglia D’Angelo che ha avuto il coraggio di accettare la sfida e rilanciare l’ippica napoletana e di tutta la Campania.
Risparmio idrico - incentivi per le ristrutturazioni edili
Anche l’acqua, al pari dell’energia, è una risorsa scarsa il cui utilizzo efficiente nell’ambito delle abitazioni merita una incentivazione. Non temporaneo, come le misure fiscali attuali in scadenza a fine 2013, ma strutturale tale da dare risposte alla indispensabile riqualificazione del patrimonio edilizio italiano. E’ questa la decisione assunta, all’unanimità, nella giornata di ieri alla Camera dei Deputati, su un emendamento che ha visto concordi sia la Commissione che lo stesso Governo.
Un risultato importante anche per l’industria ceramica italiana, che nel comparto dei sanitari è in grado di rendere disponibili vasi con consumi di soli 6 litri, come anche nell’industria delle piastrelle di ceramica per i conseguenti lavori di riqualificazione delle sale da bagno. Un traguardo reso possibile dall’ordine del giorno, presentato dal senatore Stefano Vaccari ed altri ed approvato dal Governo, i cui contenuti alla Camera sono diventati un emendamento presentato da Giuseppe Fioroni ed altri che è stato, come detto, approvato ieri sia in aula che nelle commissioni referenti che dal Governo. Ora si attenda, entro il 4 agosto, la definitiva rilettura al Senato per l’approvazione finale.
Tale norma apre importanti opportunità di risparmio se si pensa che l’acqua utilizzata per lo scarico dei vasi rappresenta il 30% dei consumi medi giornalieri di un cittadino italiano, pari a 250 litri giorno. Una recente indagine del Cresme ha evidenziato che in Italia sono installati oltre 57 milioni di vasi, che consumano 1,4 miliardi di metri cubi di acqua ogni anno equivalenti ad un costo annuo di 2,4 miliardi di euro.
Oltre il 51% di questi sanitari è stato posato prima del 1990, quando gli apparecchi sanitari utilizzavano 12-15 litri per ogni scarico, rispetto ai prodotti attuali che operano invece con scarichi ridotti, pari o inferiori a 6 litri. Se si sostituissero i 28,4 milioni di vasi “ante 1990” con nuovi apparecchi aventi scarico massimo pari a 6 litri si avrebbe un risparmio strutturale di acqua pari a 414 milioni di metri cubi all’anno.
Per i consumatori vorrebbe dire un minor costo di 665 milioni di euro l’anno, per l’ambiente, oltre alla tutela della risorsa idrica, anche 2,9 milioni di tonnellate di CO2 evitata ogni anno per la produzione dell’energia elettrica utilizzata per l’approvvigionamento e la distribuzione della risorsa idrica.
martedì 30 luglio 2013
Pomaria 2013 – le mele DOP e i sapori della Val di Non
Anche la nona edizione di Pomaria avrà una nuova identità e il bello di questo appuntamento è proprio il suo essere capace di trasformarsi ogni volta, pur rimanendo sempre dedicato alla raccolta delle mele D.O.P. - che hanno reso la Val di Non famosa in tutto il mondo - e ai sapori locali a “km 0”.
La parola chiave rimane sempre interattività e per l’anno 2103, insieme alle mele e alle leccornie della Val di Non e del Trentino, nella piazza rinascimentale e nelle vie del borgo di Casez, protagonista della manifestazione sarà il teatro. Alcune degustazioni diventeranno, infatti, veri e proprie messe in scena dove gli attori saranno il cibo e le persone che le seguiranno. La regia di queste performance del gusto sarà seguita dalla famosa compagnia teatrale Koinè, specializzata nell’ideazione di raffinati e diver
tenti spettacoli di teatro sostenibile, il cui focus principale è l’ intrattenimento interattivo con il pubblico.

Perché proprio il teatro? Il cibo è rappresentazione e lo è in modo affascinante e molteplice: racconta la storia di un territorio, della sua agricoltura, e mette in gioco i sensi proprio come uno spettacolo, rendendo chi lo gusta attore di un’interpretazione ludico-cognitiva intensa ed emozionante.
In Val di Non le mele sono l’identità del territorio e la storia legata allo sviluppo della loro coltivazione è unita a filo doppio ai racconti che il territorio può mettere in scena per i suoi abitanti e per i visitatori. La diffusione della melicoltura in questa parte del Trentino ha connotato dolcemente il paesaggio, ha plasmato molti aspetti socio-economici e ha portato alla ribalta della notorietà internazionale una vallata-anfiteatro dai profili morbidi, accoglienti, adatti a favorire un incontro con chi la viene a visitare, un po’ come accade per uno spettacolo da ammirare: gli spettatori entrano in sala, prendono posto e si mettono in osservazione, animati dal desiderio di sorpresa e scoperta.
E poiché Pomaria è una festa che ha fatto dell’interattività e della fruizione partecipata una delle proprie caratteristiche principali, l’edizione 2013 vedrà alcune degustazioni diventare dei veri e propri happening, con il centro del borgo di Casez trasformato in un teatro a cielo aperto, animato dalla regia della compagnia di teatro sostenibile Koinè e dagli eno-gastronauti, per un pomeriggio, attori dei sapori a “km 0” e della storie agricole a loro legate.
LA SICUREZZA CORRE SU DUE RUOTE
Una serie di dati evidenzia l'incidentalità stradale dei motociclisti
Brescia, 26 luglio 2013 - La sicurezza dei veicoli motorizzati a due ruote rappresenta una delle problematiche più complesse e rilevanti nelle statistiche di incidentalità stradale.
In Italia nel 2010 ben 71.108 incidenti - il 34% del totale - hanno coinvolto un ciclomotore o un motociclo causando 1.244 morti (fonte dati ISTAT). L’analisi dei dati statistici attraverso il criterio dell'“utente debole” - nel quale l'attribuzione del sinistro evidenzia, in caso di collisione tra due o più utenti della strada, quello più vulnerabile - mostra come i veicoli a due ruote motorizzate rappresentino la categoria di utenti più vulnerabili nel 27% dei casi di incidente accaduti nella Provincia di Brescia, che ha registrato nel quinquennio 2005-2009 oltre 17.800 incidenti. Si tratta di una percentuale considerevole, confrontata con quelle del 10% dei ciclisti e del 7% dei pedoni, considerati gli utenti deboli della strada per eccellenza.
In Provincia di Brescia, i veicoli a due ruote motorizzate stanno diventando soggetti sempre più importanti della mobilità urbana. Per questo motivo risulta essenziale, soprattutto in relazione al territorio della Provincia di Brescia, considerare ciclomotori e motocicli tra gli utenti deboli della strada e prestarvi le dovute attenzioni in fase di diagnostica e di predisposizione di misure volte a ridurre l'incidentalità.
Se il successo dei veicoli a due ruote motorizzate è determinato dai bassi costi di gestione, dalla maggiore facilità di movimento in caso di traffico congestionato, dalla facilità di parcheggio e dalla generale possibilità di accedere alle zone a traffico limitato, tuttavia la scelta del ciclomotore o del motociclo quale mezzo di spostamento espone ad un elevato rischio.
Infatti alcune peculiarità dei veicoli a due ruote motorizzate li rendono più vulnerabili rispetto ad altre categorie di veicoli a quattro ruote. Principalmente la mancanza di carrozzeria non offre alcuna protezione al conducente.Inoltre, un motociclo con due soli punti di contatto con il fondo stradale risulta un veicolo instabile, la cui sicurezza è fortemente legata alle caratteristiche di aderenza della pavimentazione.
Una frenata, un manto stradale irregolare, una superficie non uniforme o bagnata possono portare ad un brusco cambiamento di aderenza fra pneumatici e fondo stradale e quindi alla perdita di controllo a causa dello slittamento della ruota anteriore, soprattutto in fase di curva. Infine, ciclomotori e motocicli sono caratterizzati da una scarsa visibilità da parte degli altri utenti della strada e, soprattutto considerando i motocicli, da un campo visivo ristretto rispetto a quello di un automobilista, a causa della differente postura di guida.
La Commissione Europea ha evidenziato come “il gruppo degli utenti dei veicoli a due ruote motorizzate, sempre più numeroso, è quello in cui è più difficile ottenere una riduzione significativa del numero di incidenti e vittime”.
In particolare, secondo i dati dell'Unione Europea, il tasso di riduzione della mortalità è più basso tra i motociclisti che tra gli altri utenti della strada.
La Commissione Europea nel luglio 2010 ha quindi presentato al Parlamento Europeo gli “Orientamenti 2011-2020 per la sicurezza stradale” in cui viene indicata come azione prioritaria il “miglioramento della sicurezza degli utenti vulnerabili della strada e in particolare dei motociclisti che, alla luce delle statistiche sull'incidentalità, destano particolare preoccupazione”.
Da quanto detto, appare evidente come la sicurezza dei motociclisti sia diventata argomento di prioritaria importanza, sia a livello comunitario che a livello locale. Per questo motivo il tema della sicurezza di ciclomotori e motocicli è affrontato nell'ambito del progetto ROSEE (Road Safety in South East European regions), finanziato dal programma di cooperazione internazionale South East Europe con un budget di 2.191.853,44 € e coordinato da ALOT, Agenzia della Lombardia Orientale per i Trasporti e la Logistica.
Partito lo scorso ottobre, il progetto coinvolge nove partner provenienti da Bulgaria, Grecia, Italia, Romania, Slovenia e Ungheria, oltre a una decina di organizzazioni nazionali ed internazionali in qualità di osservatori provenienti da molti altri paesi europei.
Nell’Est Lombardia verranno implementate due azioni pilota che forniranno l’opportunità di concreti interventi per il miglioramento della sicurezza dei pedoni e degli attraversamenti pedonali grazie ad ALOT, mentre il focus sui ciclomotori e i motocicli sarà garantito dal know-how in materia del DICATAM(Dipartimento Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e Matematica) dell'Università degli Studi di Brescia.
DICATAM sta lavorando con la finalità, da un lato, di approfondire la conoscenza del complesso sistema uomo-veicolo-ambiente stradale e dall’altro di individuare modalità di intervento, finalizzate alla riduzione del livello di incidentalità. In particolare il suo progetto pilota intende focalizzare l’attenzione sulla vulnerabilità dell’ambiente stradale, urbano ed extraurbano, con l'obiettivo di individuare modalità di intervento a basso costo.
Il progetto pilota di ALOT, in collaborazione con la Provincia di Brescia, d’altro canto continuerà a focalizzare l’attenzione sul problema dell’incidentalità che coinvolge la categoria dei pedoni. Infatti, i dati per la provincia bresciana evidenziano che il pedone è l’utente debole per eccellenza (in un impatto con un altro veicolo il pedone risulta sempre il soggetto più vulnerabile) e che il numero di incidenti nel quinquennio 2005-2009 si attesta sui 1.255 causa di 55 morti e 1.347 feriti.
Il rischio di morte dovuta ad incidenti è elevata specialmente per quanto riguarda gli anziani: il valore più alto di vittime è registrato per la categoria che comprende persone tra gli 80 e 84 anni, soprattutto donne. Nello stesso periodo i dati evidenziano che degli incidenti avvenuti sul territorio provinciale circa il 44% ha avuto luogo vicino ad un incrocio o intersezione. ALOT svilupperà quindi un pilota il cui scopo sarà l’analisi di alcuni degli attraversamenti pedonali critici della provincia di Brescia progettandone poi la risistemazione a basso costo. Questo pilota si configurerà quale punto di partenza per la realizzazione, con l’aiuto della Provincia di Brescia, di un manuale per la corretta progettazione degli attraversamenti pedonali e di una campagna a favore della sicurezza dei pedoni sulle strade.
La bellezza ci salverà
Grande successo sabato 27 luglio sera in Piazza Ganganelli a Santarcangelo di Romagna per La bellezza ci salverà, il concerto evento dedicato a Federico Fellini e Tonino Guerra che ha visto come interprete l’Orchestra Italiana del Cinema diretta dal M° Daniele Belardinelli e nella seconda parte dal grande musicista e compositore premio Oscar Nicola Piovani.
Oltre cento persone sul palco – tra i 63 elementi orchestrali e le 60 voci del Coro lirico A.Galli di Rimini e la soprano Gladys Rossi, per uno spettacolo multimediale in cui la parte musicale era affidata alla prima compagine sinfonica italiana specializzata nell’interpretazione ed esecuzione del repertorio della musica da film con l’ausilio di proiezioni multimediali architetturali. L’evento ha reso omaggio, nel ventennale della sua scomparsa, al Maestro Fellini ed al suo principale sceneggiatore Tonino Guerra, che era originario di Santarcangelo e che è mancato poco più di un anno fa.
La prima parte dello spettacolo, improntata alle più celebri composizioni di Nino Rota – Roma, Amarcord, La strada, La Dolce Vita, Otto e Mezzo....., è stata diretta dal M° Daniele Berardinelli, direttore stabile dell’Orchestra. Veri affreschi multimediali emozionali - immagini grafiche di grande formato e sequenze di film – creati da Stefano Fomasi e Raffaele Cafarelli di The Fake Factory hanno accompagnato il concerto proiettati sulle diverse facciate, le mura della scuola comunale “Pascucci” retrostante il palco, e dell’abitazione di Tonino Guerra e sull’Arco di Clemente XIV.
La seconda parte, intervenuta dopo un intermezzo compositivo originale per coro ed orchestra sinfonica scritto dal M° Cristiano Serino, dedicato a Federico Fellini e Tonino Guerra, che ha preso spunto da una poesia di T .Guerra dal titolo E' mònd l'è bèll, ha visto protagonista il Premio Oscar Piovani con la conduzione delle sue composizioni per i film L’Intervista, La voce della Luna e Ginger e Fred, dando vita ad un intenso percorso emozionale.
Bari, dalla stazione all’aeroporto in 15 minuti
In appena 15 minuti in treno dalla stazione ferroviaria di Bari fino all’aeroporto Karol Wojtyla di Palese, pagando il biglietto appena 5 euro. Un costo inferiore di cinque volte quello del prezzo medio di una corsa in taxi dal capoluogo pugliese. La nuova infrastruttura è stata realizzata da Alstom Transport per conto di Ferrotranviaria Engineering, società barese che ha curato anche la fase di progettazione dell’opera.
Il collegamento, reso concreto grazie ai fondi Pon Reti e Mobilità 2007-2013 e comunitari, costituisce un collegamento unico a livello nazionale e con pochi paragoni in Europa: si tratta, infatti, di un collegamento “passante” (a differenza, ad esempio, delle linee ferroviarie per Fiumicino o Malpensa) che unisce il territorio sia a Nord che a Sud di Bari.
La nuova linea, infatti, si innesta sulla rete regionale gestita da Ferrotramviaria (e, successivamente, anche con la rete gestita da Rfi, attraverso le interconnessione nelle stazioni di Bari e Barletta) consentendo di giungere direttamente in aeroporto, con un servizio regolare e convogli ad intervalli di circa 35 minuti articolati sull’intera giornata, dalle cinque del mattino fin quasi alle 24, dalle città di Bitonto, Terlizzi, Ruvo, Corato, Andria e Barletta. Proprio per le caratteristiche di costituire un’autentica rete regionale di collegamento con l’aeroporto, il servizio costituisce un esempio quasi unico in Europa e, comunque, tra i più significativi a livello nazionale e continentale.
Il passo successivo prevede ulteriori implementazioni del servizio, sia attraverso il completamento delle opere previste nel “Grande Progetto”: il raddoppio completo del binario tra Corato e Barletta, l’interramento della ferrovia nell’abitato di Andria, la realizzazione di parcheggi di scambio intermodali dislocati in prossimità di undici stazioni per un’offerta di circa 2mila posti auto.
E’ un progetto in parte già finanziato e che prevede un impegno di 180 milioni di euro, attraverso l’interconnessione e l’interoperabilità con i treni della rete nazionale.Con le fermate del servizio urbano, il tempo di trasferimento dalla stazione Centrale (che è anche il terminale dei convogli di Ferrotramviaria) diventa comunque di 15 minuti, con un guadagno di circa 20 minuti rispetto al percorso con autobus, ma con diminuzione del traffico stradale e della congestione in città.
Eduardo Cagnazzi
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