sabato 18 maggio 2013

Le balenottere passano l’inverno in Sardegna

I risultati di un programma di ricerca scientifica e di formazione per il monitoraggio annuale della presenza di cetacei nel Tirreno centrale hanno accertato la presenza di balenottere, in inverno, nelle Bocche di Bonifacio. La ricerca è possibile grazie alla collaborazione di compagnie di traghetti di linea che imbarcano ricercatori e studenti.



Presentato a Roma, durante il 44° convegno della Società Italiana di Biologia Marina, uno studio sulla presenza di balenottere in Sardegna, nelle Bocche di Bonifacio, nella stagione invernale. La ricerca, che ha lo scopo di verificare la presenza di cetacei nel Tirreno centrale, tra Civitavecchia e la Sardegna, si svolge durante tutto il corso dell’anno ed utilizza i traghetti di linea come punti dai quali compiere le osservazioni. Lo studio ha verificato come gli avvistamenti di balenottere avvenissero prevalentemente nel Mar delle Baleari in estate e nel sistema delle Bocche di Bonifacio in inverno.

 Le conclusioni dello studio sono di grande importanza sia per la conservazione delle balenottere nel Mediterraneo sia per capire i suoi pattern di migrazione invernali di cui si hanno poche conoscenze. La zona della Sardegna, potrebbe, infatti, essere un’area di svernamento secondaria. Lo studio è stato condotto dall’associazione Accademia del Leviatano nell’ambito del network, coordinato da ISPRA, che utilizza navi e traghetti per il monitoraggio dei cetacei. Le compagnie Grimaldi Lines, Corsica-Sardinia Ferries e Tirrenia partecipano al progetto.

I ricercatori, che si imbarcano dal porto di Civitavecchia, oltre a raccogliere dati sui cetacei, svolgono anche attività di formazione e tirocinio per studenti delle Università della Tuscia e di Roma 3. Grazie ad un finanziamento della Fondazione CARICIV, racconta la dott.ssa Ilaria Campana, una delle ricercatrici impegnate nel progetto, “siamo riusciti nell’impresa di aumentare le conoscenze sulla presenza invernale dei cetacei nel Tirreno centrale lungo la rotta marittima tra il porto di Civitavecchia e la Sardegna; inoltre riusciamo a realizzare dei programmi di formazione per studenti universitari che possono così sperimentare praticamente le attività di monitoraggio necessarie per la conservazione degli ecosistemi marini”.

Parte la seconda edizione del progetto “San Marco Guardians”

Tornano in Piazza San Marco hostess e steward per sensibilizzare a una corretta fruizione dell’area marciana.


Il Comune di Venezia, l’Associazione Piazza San Marco e Costa Crociere presentano, per il secondo anno consecutivo, il progetto che vede coinvolti in Piazza San Marco i “San Marco Guardians”.
Dal 21 maggio al 6 ottobre 2013, durante tutta la giornata, una squadra di almeno otto hostess e steward, saranno impegnate a sensibilizzare le presenze al rispetto dell’area marciana e a un corretto utilizzo dei servizi pubblici e privati, fornendo informazioni circa le regole comunali in vigore. Tra i compiti anche quello di segnalare al Comando di Polizia Municipale le violazioni alle normative comunali riscontrate durante il loro specifico servizio. I “San Marco Guardians”, distinguibili dalla maglia arancione, sono multilingue per poter interagire con ospiti di tutte le nazionalità.

La scorsa edizione, relativa al periodo maggio-settembre 2012, è stata particolarmente apprezzata e ha riscosso un grande successo fra le forze dell’ordine, gli enti pubblici, i commercianti, i turisti, i cittadini e gli imprenditori. Infatti, la situazione in Piazza era notevolmente migliorata, per la sinergia fra i vigili municipali e i “San Marco Guardians”.  Grazie alla presenza di quest’ultimi, la Polizia locale aveva potuto occuparsi maggiormente di altri aspetti e problematiche, non strettamente legate alla valorizzazione della zona o all’informazione turistica. La Piazza era migliorata dal punto di vista dell’ordine, della pulizia, della sicurezza, e la presenza dei venditori abusivi, o di grano, si era notevolmente ridotta. Anche gli stessi turisti avevano più volte espresso giudizi positivi su questa iniziativa.

Alberto Nardi, Presidente dell’Associazione Piazza San Marco, ha dichiarato 
“Questo progetto, voluto con forza dalla nostra associazione, è molto importante anche perché ha già dimostrato tutta la sua validità per contrastare quelle pratiche poco consone al decoro della Piazza e della sua storia millenaria. Inoltre, ha testimoniato tutta la sua validità nel dare un servizio informativo e culturale qualitativo ai numerosi turisti che quotidianamente affollano e vogliono “vivere” la Piazza più bella del mondo”.

Gianni Onorato, Direttore Generale di Costa Crociere, ha dichiarato:
 “Siamo molto lieti di poter partecipare nuovamente a questo progetto insieme alle Autorità e istituzioni locali. Venezia è una delle città a cui siamo più affezionati, e una delle mete preferite dai nostri crocieristi. Per questo siamo sempre disponibili a offrire la nostra collaborazione a iniziative che contribuiscano alla salvaguardia della città e della sua laguna.” 

VOLOTEA NUOVO COLLEGAMENTO CON TORINO

Il vettore continua a potenziare la propria offerta da Capodichino.


Volotea, la compagnia aerea low-cost che collega città di medie e piccole dimensioni, investe nuovamente su Napoli, confermando dal 16 di settembre il nuovo, attesissimo volo verso Torino. Ma non solo: per la gioia di tutti i napoletani, la compagnia ha annunciato oggi anche un nuovo calendario invernale ad altissima frequenza di voli in direzione di Palermo.
“Siamo davvero elettrizzati nell’annunciare il nuovo collegamento in partenza dall’aeroporto di Napoli – afferma Valeria Rebasti, Italian Commercial Country Manager - Dopo l’ottimo riscontro dei voli operati fino ad ora, abbiamo deciso di continuare a investire sulla Campania: da oggi i passeggeri da Capodichino possono programmare anche uno short break alla scoperta di Torino, una città ricca di musei e di attrattive turistiche di primo livello. L’operativo voli verso il Piemonte si articola a settembre, ottobre e novembre con frequenza quadri settimanale, mentre a dicembre è possibile decollare verso la Mole Antonelliana 7 giorni su 7”.
“Ma le novità per i viaggiatori di Napoli non sono certo finite qui - continua Rebasti - È con grande piacere che Volotea conferma oggi anche un ricco calendario invernale alla volta di Palermo, che si va ad aggiungere ai voli disponibili nei mesi di settembre e di ottobre. Anche a novembre e dicembre sarà dunque possibile decollare – con frequenza giornaliera - verso la Sicilia.”
Volotea, pur offrendo voli a tariffe davvero economiche (a partire da 19,99 Euro a tratta, tasse incluse), pone particolare cura nel servizio offerto, sia a bordo sia a terra: per esempio i passeggeri possono usufruire gratuitamente della comodità di avere il posto assegnato. Inoltre la nostra flotta si compone esclusivamente di Boeing 717 configurati con 5 posti per fila (2+3), per un totale di 125 posti per aeromobile.
“Con la nuova tratta verso Torino si amplia ulteriormente il carnet di proposte firmato Volotea – conclude Rebasti – che ad oggi opera in ben 52 aeroporti a livello internazionale, 20 dei quali su territorio italiano. Abbiamo da poco celebrato il nostro primo compleanno, sfondando il tetto del primo milione di passeggeri trasportati a livello europeo. Un traguardo davvero eccezionale che ci riempie di grande soddisfazione e ci fa ben sperare per il futuro”.
 “Volotea rafforza la sua presenza su Napoli dopo il lancio dei voli estivi per Mykonos, Santorini e Palermo grazie al nuovo collegamento di linea per Torino - conferma Concetta Ricchizzi CFO e Direttore Sviluppo Network Gesac Spa -  Dopo l’uscita dal mercato di un altro player operante su questa importante tratta business, ci siamo immediatamente attivati per rinforzare il nostro network nazionale. Esprimiamo dunque soddisfazione per Volotea che ha dimostrato, con l’attivazione di questo ulteriore volo, di avere concreto interesse ad investire sullo scalo di Napoli”.

Le eccellenze agroalimentari

I prodotti Dop e Igp sono beni da sfruttare oppure costituiscono la punta di diamante e traino dell’intero settore agroalimentare nazionale? Questa è la domanda che ha fatto da filo conduttore all’assemblea annuale di Aicig, Associazione italiana consorzi indicazioni geografiche, che ha dibattuto il ruolo delle denominazioni, il peso che queste esercitano sull’appeal dei nostri prodotti ma anche il loro impatto economico. Il quadro che ne esce è quello di un settore con una buona vitalità, sostenuta dall’interesse nei confronti del patrimonio di eccellenze agroalimentari italiano da parte degli operatori della distribuzione, ristorazione e nei soggetti quotidianamente impegnati nella valorizzazione e tutela di tali prodotti.

Il giro d’affari per le Dop e le Igp nazionali si attesta intorno ai 6,5 miliardi di euro alla produzione - circa il 38% del valore totale delle vendite di prodotti agricoli e alimentari registrati a livello Ue e quasi il doppio rispetto alla Francia - e circa 12 miliardi al consumo, di cui 8,5 derivanti da quelli interni e il resto distribuito nei paesi raggiunti dalle esportazioni, principalmente concentrate nell’Unione europea. I valori sono in crescita rispetto all’anno precedente, nonostante la crisi. Per il direttore generale della Qualità del Mipaaf (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali), Stefano Vaccari, non si parla più di un settore di nicchia
bensì di qualcosa che coinvolge una quantità di attori tale da rendere quello delle denominazioni un mercato di primaria importanza. Per una volta - ha sottolineato Vaccari - possiamo dire di essere leader e all’avanguardia in Europa, al punto che anche la recente normativa comunitaria si è basata su concetti già consolidati in Italia”.
Un concetto ripreso dal presidente di Aicig, Giuseppe Liberatore, secondo cui l’associazione
è impegnata sia al fianco di Mipaaf e del Parlamento europeo nelle battaglie per una maggiore tutela delle indicazioni geografiche, sia nel favorire la crescita delle realtà meno strutturate sollecitando confronti e collaborazioni con i grandi consorzi”.
E a tale proposito il direttore del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop, Antonio Lucisano, ha sottolineato come
“spesso il mercato non percepisca il valore della specificità legata alla Dop, mettendo in difficoltà i consorzi nel far capire il complesso e costoso sistema dei controlli”.
Per il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro, lo stato di salute dei distretti produttivi agroalimentari in Italia è soddisfacente, come è costante l’impegno dell’Europa per la tutela delle produzioni di qualità.
“Il Parlamento europeo sta lavorando molto e bene, i risultati sul “Pacchetto Qualità” lo testimoniano. Il settore agroalimentare è vivo e gode, anche in questo difficile periodo, di buona salute: solo nei primi mesi del 2013 ha fatto registrare un incremento del 12% rispetto al 2012, che già è considerato un anno record con 32 miliardi di euro in valore. Ma in Italia siamo bravissimi a farci male da soli: ricordiamo tutte le iniziative, come i marchi De.Co. (denominazioni comunali), in contrasto con le disposizioni comunitarie e capaci di creare solo confusione sui mercati. Dobbiamo valorizzare e investire sulle denominazioni comunitarie e, soprattutto, colmare i vuoti normativi che impediscono la tutela dei prodotti anche fuori dall’Unione europea: nelle prossime settimane avremo un’importante opportunità per intervenire in importanti mercati, grazie all’apertura del nuovo negoziato commerciale che interesserà Unione europea, da un lato, Stati Uniti e Canada dall’altro”.
Eduardo Cagnazzi

“DISTRETTI SUL WEB”

Nella mattinata di Mercoledì 22 maggio al Centro Congressi Salerno Incontra, sarà presentata l’iniziativa Distretti sul web sviluppata da Google e Unioncamere, con il Patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, con l’obiettivo di contribuire a diffondere la cultura dell’innovazione e favorire la digitalizzazione dei distretti industriali italiani. Nel corso della giornata verranno presentati i 20 giovani neolaureati o laureandi selezionati per fare parte del progetto e verrà offerto un utile momento di formazione alle imprese del territorio interessate a iniziare o rafforzare il proprio percorso di digitalizzazione con gli strumenti offerti dal web.

Programma:

10:00 – 10.30:Saluto introduttivo
Guido Arzano, Presidente della Camera di Commercio di Salerno
Stefano Caldoro, Presidente Regione Campania
Alfonso Bonaiuto, Assessore al Bilancio, Comune di Salerno

10:30 – 10.50:Le strategie dei distretti produttivi per sostenere la competitività
Domenico Mauriello, Responsabile Centro Studi Unioncamere

10:50 – 11.10:Internet per l'economia Italiana
Alessandro Antiga, Direttore Marketing, Google Italy

11:10 – 12.10:Il made in Italy alla sfida dell'innovazione
Tavola Rotonda con:
Claudio Gagliardi, Segretario Generale Unioncamere
Daniela Fontana, Rappresentante Unionfiliere
Diego Ciulli, Public Policy and Government Affairs Google Italy
Giuseppe Tripoli, Capo Dipartimento Impresa e Internazionalizzazione MISE

12:10 – 13.00:Conclusioni mattinata
Costantino Capone, Presidente CCIAA Avellino e Vice Presidente Unioncamere

venerdì 17 maggio 2013

A VILLACH IN CAMPEGGIO


Cosa c’è di più rilassante che dormire distesi sotto le stelle, cullati dai rumori della notte e risvegliati dai primi raggi dell’alba? Gli amanti della vita all’aria aperta troveranno in Villach la meta ideale per qualche giorno lontani da casa e caotiche città. Sulle sponde dei laghi di Ossiach, di Faak e di Afritz si trovano infatti i più qualificati campeggi della Regione.

Un’offerta di 30 camping, di cui ben 20 certificati ADAC 2013 e otto “Eco-Label 2013” a dimostrazione di una gestione rispettosa dell'ambiente che garantisce l’utilizzo razionale ed ecologico dell'acqua potabile, e ancora un servizio interno di noleggio biciclette, la vicinanza a una fermata d’autobus e un limitato traffico a motore nell'area del campo. In particolare 5 campeggi hanno ottenuto il distintivo ADAC, e questo significa che nel corso dell'esame dell'anno precedente hanno ottenuto il primo o secondo livello nella valutazione delle strutture sanitarie, e che per quanto riguarda la “struttura del campo“ hanno ottenuto almeno 3 stelle. Uno su tutti il Strandcamping Arneitz titolato “Best 2013”, la riprova che trascorrere le vacanze in campeggio non significa accontentarsi, ma vivere in modo diverso e divertente dei giorni in pieno relax senza rinunciare a comodità, servizi, sicurezza e soprattutto a tanto divertimento. La regione di Villach per la sua attenzione al rispetto e alla conservazione della natura, è tra le preferite dai campeggiatori.

COSA FARE …



Pedalare tra natura e storia lungo le coste Lungo le sponde del lago di Ossiach si snodano i 27 chilometri della sua pista ciclabile, collegata alla ciclabile della Drava. Gli scorci e i panorami lasceranno sicuramente senza fiato: da una parte montagne verdi e dall’altra parte uno specchio d’acqua cristallino. Questa potrebbe essere l’occasione ideale per fare un viaggio nel passato visitando le suggestive rovine del castello di Landskron (XVI sec.) e l’Abbazia di Ossiach con la sua chiesa tardo-barocca dove, durante l’estate, si tiene il festival musicale dell’Estate Carinziana. Così come il Lago di Ossiach, anche il Lago di Faak ha diversi percorsi ciclabili da scoprire. Pedalando lungo questo itinerario si potrà ammirare l’isola al centro del lago e sostare presso i molti ristoranti per degustare le delizie culinarie locali. Imperdibile una visita al castello di Finkenstein che da secoli troneggia sul sottostante lago: nella sua arena il proprietario organizza da più di trent’anni manifestazioni di musica e cabaret.

Per gli appassionati di botanica invece, sarà interessante soffermarsi ad ammirare l’agrumeto “Zitrusgarten“: su una nuova superficie di ben 5.000 m2 è la collezione più grande in Austria e ospita 240 specie circa di agrumi. E’ il luogo ideale per gli amanti dei frutti agrodolci e un punto di incontro per gli appassionati delle piante del Mediterraneo è suddiviso esattamente secondo genere, varietà e specie. Trekking ed escursionismo sul Monte Dobratsch e l’Alpe Gerlitzen Il Parco Naturale del Monte Dobratsch si distingue per la sua particolare flora e fauna, e per le sue diverse fasce climatiche. Guide esperte accompagneranno, su richiesta, i turisti svelando i segreti dell’ambiente che li circonda e mostreranno loro, senza farli scappare, camosci, aquile e altri uccelli.

Per chi invece vuol coniugare della sana attività all’aria aperta alla buona cucina tradizionale irrinunciabile un’escursione lungo il "Kostale Weg" letteralmente "Sentiero degli assaggi" sull’Alpe Gerlitzen. In prossimità delle sponde del lago di Ossiach infatti partono impianti di risalita che in breve tempo porteranno i turisti in quota, dove potranno seguire le indicazioni di facili escursioni o sostare per un pranzo presso i rifugi che offrono piatti tipici della cucina carinziana. Tre rifugi offrono una carrellata di piatti della cucina locale tradizionale: dalla bistecchina di bue alpino del rifugio Neugartenstüberl, ai tortelloni carinziani del rifugio Pöllingerhütte fino ai dolci proposti al rifugio Gipfelhaus.



Alla scoperta di macachi e rapaci con mamma e papà



Per gli amanti degli animali imperdibile una visita al castello di Landskron dove il Falcon Show lascerà tutti con il naso all’insù! Un’emozionante esibizione di rapaci tra cui aquile, gufi, civette, falchi e tanti altri splendidi volatili, che si esibiranno in volo libero nelle correnti ascendenti del castello. Durante lo show gli istruttori illustrano le abitudini alimentari, il comportamento e il modo di vivere di questi animali in parte minacciati dall’estinzione. In alternativa suggestiva la riserva di Affenberg con i suoi oltre 140 macachi giapponesi. Per il microclima del tutto simile a quello della loro terra d’origine, queste simpatiche scimmiette in pochi anni hanno conquistato i cuori di grandi piccini con le loro evoluzioni sugli alberi e i divertenti tuffi nelle acque dei laghetti presenti nella riserva. La riserva di Affenberg è stata inaugurata nel 1996 riscuotendo subito grande successo.

Un omaggio alle arti dello spettacolo israeliane


Per la prima volta in Israele, il Consiglio Regionale Tamar lancerà il progetto Masada un omaggio alle arti dello spettacolo israeliane, ai piedi della fortezza di Masada, nella regione del Mar Morto dal 30 maggio al 1 giugno 2013. Questo nuovo appuntamento nel calendario culturale di Israele di eventi estivi e festival all’aperto si svolgerà nel punto più basso della terra, ai piedi della fortezza di Masada, dove il Masada Opera Festival ha attirato centinaia di migliaia di visitatori negli ultimi tre anni (il prossimo Masada opera Festival si svolgerà nel giugno 2014).

La serata di apertura (30 maggio) sarà caratterizzata da una performance del cantautore israeliano Shalom Hanoch in un concerto dal vivo sul suo album leggendario "White Wedding" - per la prima volta in 32 anni. Al concerto, Shalom Hanoch ospiterà anche cantanti israeliani come Aviv Geffen, Tom e Orit ("Hayehudim"), Dag Nahas, e Shlomi Shaban; insieme faranno rivivere uno degli album che ha cambiato la storia del Rock'n Roll israeliano.

Venerdì 31 maggio, i Mayumana, uno dei più riusciti ensemble israeliani, si esibiranno in "Racconto" (retrospettiva), che è stato eseguito per la prima volta in Spagna nel 2012, e sarà ora proposto in Israele, in una versione speciale per il “Progetto Masada”, con Moti Kirschenbaum. L’esibizione riassumerà 16 anni di attività internazionali di successo.

 La performance prevede brani tratti da tutte le opere dei Mayumana nel corso degli anni; vi sarà inoltre una collaborazione entusiasmante e storica tra Yehudit Ravitz e Ahuva Ozeri.
Nella serata di chiusura, sabato 1 giugno, è previsto il leggendario artista israeliano Shlomo Artzi che torna dopo 20 anni per un’unica performance speciale ai piedi di Masada davanti a 6.000 spettatori. Artzi si esibirà con Avraham Tal e Dudu Tasa per una performance speciale tratta dai successi del loro recente album "La felicità Express". Artzi si presenterà con il complesso musicale del tour estivo, e con Esther Rada, che farà parte del nuovo tour come guest star.

giovedì 16 maggio 2013

Quando i Sette Chakra incontrano le Alpi

Iniziare l’estate ritrovando il benessere fisico e l’armonia spirituale


  
Dal 9 al 16 giugno è Chakra Experience

Sette giorni per sette chakra. Un percorso esplorativo dentro se stessi per rimettere in equilibrio corpo, mente e anima. Attraverso una serie di attività che vanno dalla cristalloterapia, alla meditazione, all’ascolto dei suoni della natura, si bilanciano i chakra e si impara ad utilizzare tutta la loro energia. Secondo la filosofia orientale, i chakra corrispondono ai punti energetici e ognuno di essi interviene e agisce sul nostro modo di essere. 1° Chakra: il rapporto col corpo e con la natura; 2° Chakra: le emozioni, le relazioni e la famiglia; 3° Chakra: il potere, il valore di sé; 4° Chakra:  l’autoconsapevolezza,  5° Chakra: la comunicazione, la creatività e gli schemi comportamentali; 6° Chakra: la visione di chi siamo e di ciò che ci circonda, il rapporto col mistero e con i sensi che non siamo soliti utilizzare; 7° Chakra: il rapporto col divino, il sentirsi un tutt’uno con l’universo.

Una settimana dedicata a chi vuole ritrovare nuove energie, immergendosi in una sensazione di assoluto benessere. Un benessere che al Lac Salin Spa & Mountain Resort si vive a 360°. Tra la magia delle Alpi  e i 900 mq di wellness della Mandira Spa, tra idromassaggio in acqua salata, Percorso Kneipp (18°-34°C), Piscina, Sauna Finlandese, Calidarium, Fontana di ghiaccio, Doccia a Chiocciola con cromoterapia, Bagno Turco, Fitness, Relax. Ma non è tutto: oltre alle stanze superior e alle junior suite ci sono le 7 Camere dei Chakra. Concepite secondo i dettami del feng-shui  permetteranno di vivere anche in camera una sensazione rilassante e allo stesso tempo rigenerante.La stessa sensazione che ci si porta a casa alla fine della settimana. Tutte le attività della settimana Chakra Flowering saranno gestite da Babula Maria Interdonato: Presidente del centro di meditazione SHUNYATA Osho Info Center di Milano.

Alla ricerca del proprio Essere

Una nuova idea di vacanza, alla ricerca della crescita personale. In un clima di relax, si scopre di essere più forti di quanto non si immagini, focalizzando gli obiettivi da raggiungere e attivando le risorse necessarie per farlo. Durante il corso verranno proposte sessioni di life coaching, meditazioni mattutine, momenti di benessere in SPA abbandonandosi a trattamenti di ispirazione orientale, attività outdoor come camminate nella foresta e serate in baita. Il corso è tenuto da Simon AseemBassoli, che da quindici anni si occupa di benessere e meditazione, coniugando la millenaria conoscenza orientale con moderne tecniche di rilassamento e meditazione occidentali.





Il benessere continua per tutta l’estate e non mancano eventi e offerte


 Dal 18 luglio al 18 agosto un intero mese dedicato all’Ayurveda con numerose iniziative, mentre dal 27 luglio al 4 agosto è in programma la settimana Yoga & Trekking. Gli appassionati di motori non devono perdersi il weekend del 13 – 16 giugno quando Livigno sarà la base della seconda edizione della Summer Marathon, competizione di regolarità per autostoriche che porterà 80 bellissime vetture su e giù per i passi Alpini. Si possono ammirare rare vetture mentre si arrampicano sui ripidi tornanti in un estenuante tour di 278 km, dal Foscagno alla Forcola, dal Bernina allo Stelvio.

Rilanciare il comparto immobiliare offrendo servizi innovativi

Pmi Campania, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali e Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari di Caserta hanno siglato un Protocollo di Intesa con l’obiettivo primario di dare nuova linfa al settore immobiliare, anch’esso gravemente colpito dalla crisi, prevedendo una serie di servizi innovativi che andranno a qualificare ulteriormente l’offerta e l’operato sia delle Agenzie Immobiliari aderenti alla Fiaip che degli Amministratori di Condominio, nonché a creare nuove opportunità di lavoro per tecnici e professionisti del comparto.

Pmi Campania, Fiaip e Anaci Caserta hanno deciso di avvalersi della collaborazione dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati e del Sindacato Nazionale Architetti e Ingegneri Liberi Professionisti - Federarchitetti.
Sin da subito le tre parti in causa si sono adoperate al fine di produrre un elenco di imprese, nonché di professionisti che dovranno rispettare determinati requisiti per poter essere fornitori  dei servizi previsti dal protocollo.

Per i firmatari del Protocollo, Fulvio Campagnuolo (Pmi Campania), Pino Contestabile (Fiaip), Luigi Simeone (Anaci Caserta), appare indispensabile contribuire ad un salto di qualità sia del modello classico della funzione e del ruolo dell’agenzia immobiliare, sia dell’operato degli amministratori di condominio. La stipula di questo accordo va proprio in questa direzione, rimettere in moto un comparto in profonda crisi, attraverso le sinergie e lo sviluppo di servizi innovativi, per cittadini e imprese, che vedranno le agenzie immobiliari diventare “centri di consulenza professionale per la casa” a 360°.

 Dal punto di vista degli Amministratori di Condominio, saranno molteplici i vantaggi che questo protocollo produrrà per una categoria costretta, oggi, ad operare tra una miriade di difficoltà legislative e non. Altro elemento non trascurabile saranno le ricadute in termini di nuove opportunità di lavoro che saranno prodotte da questa sinergia a Pmi-Fiaip-Anaci Caserta, con la collaborazione di Aiga e Federarchitetti.

IL NAPA FA SCUOLA

I porti del Mar Nero hanno preso spunto dall’esperienza dell’Alto Adriatico per fondare un’associazione tra gli scali di Varna, Burgas, Galati, Constanza  e Odessa

Il NAPA (Associazione dei Porti del Nord Adriatico) è stato presentato come esempio eccellente di cooperazione e associazione tra porti nella prima conferenza internazionale

  ''Gateway to Europe - Black Sea Conference 2013''.


L’incontro si è svolto a Krems, sotto il patrocinio del governo federale della Lower Austria, presidente di turno della comunità di lavoro ARGE Donau che raccoglie tutte le Regioni della macro area danubiana (dal Baden-Wuettenberg in Germania, al delta del Danubio fino a Odessa, in Ukraina).
Il Commissario Europeo per la Politica Regionale, Johannes Hahn, ha espresso particolare soddisfazione per le iniziativa che

possono portare importanti benefici economici in termini di coesione e crescita grazie alla maggiore cooperazione e integrazione tra i sistemi portuali”.

I risultati raggiunti dai porti adriatici, in termini di crescita economica e di strategia comune di posizionamento sui mercati mondiali, sono stati additati come l’esempio da seguire per la creazione di un’associazione tra i porti del Mar Nero. Un’iniziativa che sottolinea quanto il lavoro che il Napa ha fatto negli ultimi anni possa essere preso come modello europeo di sviluppo efficace di gateway multiportuali anche con paesi extra Ue.

Seguendo la struttura Napa è stato infatti presentato un Memorandum of Understanding tra i 5 porti promotori: Varna e Burgas in Bulgaria, Galati e Constanza in Romania e il porto extra-UE di Odessa. Gli scali hanno annunciato la creazione di un Segretariato permanente e la volontà di commissionare un masterplan di analisi della potenziale domanda, sulla traccia dello studio di mercato affidato congiuntamente dai porti Napa alla società  MDS Transmodal di Londra.

L’esperienza che unisce porti italiani, comunitari ed extra comunitari (così come sarà per i porti del Mar Nero) è stata presa ad esempio anche il lavoro svolto nei confronti dell’Unione Europea per l’ottimizzazione dei corridoi di trasporto. Come il Napa oggi è riconosciuto quale terminale a mare del corridoio Adriatico Baltico, così i porti del Nord si presenteranno uniti come gateway di sbocco del corridoio danubiano.

ANDAR PER FORMAGGI IN ALTO ADIGE

ITINERARIO GUSTOSO TRA I MASI “GALLO ROSSO” ALLA SCOPERTA DELL’ORO BIANCO





Erbe alpine, aria fresca e piante aromatiche: ecco gli ingredienti non così tanto segreti per ottenere un latte più buono e più saporito. Con un latte “doc” perché non produrre formaggio?

Alcuni masi Gallo Rosso si sono specializzati nella produzione dei formaggi e aprono le loro porte ai turisti che vogliono vedere in diretta “la nascita” del formaggio. Dalla a alla z. Perché il tutto si svolge attorno al maso, in un piccolo territorio che profuma di genuinità e autenticità.

Il periodo più adatto per “andare per formaggi” è l’estate e l’autunno, anche perché quelli caprini sono stagionali e vengono venduti da marzo a ottobre. L’occasione è “golosa e curiosa” allo stesso tempo: si assaporano veri formaggi dei masi altoatesini e si scoprono angoli ancora nascosti dell’Alto Adige.

Si parte ad esempio dalla Val d’Ultimo, una valle senza sbocco, in fondo alla quale partono solo sentieri percorribili a piedi. Il maso Gallo Rosso si chiama “Baschtele” ed è situato a 1250 metri d’altitudine: ad attendere i turisti c’è Edith Breitenberger la “manager” del piccolo caseificio dove produce un formaggio ricco di delicate sfumature di gusto: le sue 60 capre bianche di razza Saanen producono un latte delicato, che si discosta dal classico sapore “forte” del tipico latte caprino. I formaggi sono quindi delicatamente saporiti, qui si può assaggiare formaggi freschi, molli e da taglio e yogurt. E naturalmente latte.

 Il suo cavallo di battaglia è il “camembert” caprino, raro esempio di camembert (per tradizione fatto con latte vaccino) prodotto con il latte delle capre. I prodotti vengono venduti in una piccola bottega ricavata in questo antico maso da dove si può partire per fare escursioni in Val d’Ultimo, andando fino a Santa Gertrude e tornando fino a St. Nikolaus. La passeggiata è adatta anche alle famiglie e permette di godere un panorama che spazia su tutta la valle. Come agriturismo dove poter trascorrere qualche giorno di vacanza il maso Gallo Rosso Oberhausgut, sempre in Val d’Ultimo, nella frazione di Santa Gertrude offre camere arredate in stile rustico-chic, con legno non trattato. A pochi passi dal maso ci sono i celebri larici millenari: il tronco cavo di uno di questi può ospitare una persona.



Dall’altra parte dell’Alto Adige, nella Valle di Sesto in Alta Pusteria, a 1450 metri d’altitudine, al maso Gallo Rosso Unteroltlhof, i prati ricchi di erbe aromatiche non sono soltanto un paradiso di ricreazione per gli ospiti, ma anche un paradiso per le mucche e le capre che vivono lì. Si tratta di un altro angolo tranquillo e ancora poco turistico. Casaro del maso Unterolthof è Andreas Villgrater, la cui specialità è il formaggio di capra, molto apprezzato in quanto adatto a chi è allergico al latte vaccino: per andare incontro ai gusti dei clienti, produce una decina di differenti formaggi di capra, disponibili da marzo a novembre (il formaggio ottenuto dal latte vaccino invece è disponibile tutto l’anno). Una particolarità è il formaggio ottenuto con latte acido e ricoperto di olio, venduto come “Ziegenroll”.


Il maso, la stalla e il laboratorio caseario sono raggiungibili a piedi dalla frazione di Sesto, Moso, percorrendo un piacevole sentiero che attraversa boschi e pascoli. In 20 minuti si raggiunge questo luogo paradisiaco da dove si possono intraprendere camminate sulla Croda Rossa. Un indirizzo dove pernottare a Sesto è il maso (chiedere indicaz a hannes)


Un altro esempio di maso Gallo Rosso dedito alla produzione del formaggio è il Gamsegghof di Curon, in Val Venosta, a 1.920 metri d’altitudine.
La famiglia Hohenegger utilizza un metodo alquanto inusuale: mescola infatti l’80% del latte vaccino con il 20% del latte di capre per produrre formaggi dal gusto inusuale e molto apprezzato dai clienti. Alla produzione dei formaggi, la famigliaHohenegger affianca anche il lavoro di agriturismo, affittando appartamenti. Il maso è situato in una posizione strategica per le escursioni: da qui partono sentieri facili e difficili che si inerpicano sulle splendide montagne che circondano il maso. A fine giornata? Ricca merenda a base di formaggi sia molli, sia da taglio, ma anche yogurt, latte fresco: il piccolo negozio vende sia agli ospiti del maso sia ai clienti esterni.

mercoledì 15 maggio 2013

Lello Esposito nella hall del Renaissance Naples

33 teste di San Gennaro
L’artista Lello Esposito espone al Renaissance Naples Hotel Mediterraneo le sue più note opere e le nuove installazioni ispirate a San Gennaro, simbolo senza tempo di Napoli

Gli occhi di San Gennaro



PORTASANGENNARO, Schifano e Lello Esposito


Nella hall del Grand Hotel Mediterraneo, accolti dal presidente di Federalbergi e patron dell’hotel, Salvatore Naldi e dall'artista Lello Esposito tanti giornalisti, imprenditori, collezionisti, politici e autorità hanno partecipato al vernissage introdotto dalla verve di un napoletano d’adozione, il professor Jean-Noel Schifano.


Uovo Rosso di San Gennaro
Sculture in vetroresina, bronzo e alluminio stupiranno cittadini e turisti con i loro volumi imponenti: le inconsuete installazioni negli spazi cittadini diventano così, ancora una volta, un museo aperto alla città. 

“One step beyond design” da Nabi Interior design - 5 giugno

“Rintal Executive Line” ha scelto Napoli e Nabi Interior Design, in via Chiatamone 5 per “One step Beyond design”, Architects Party, mercoledi 5 giugno dalle ore 18,00. Indirizzo creativo, e laboratorio di idee dove il calore e la convivialità passano attraverso l’arte, la fotografia, la cucina, e il design.


L’appuntamento ideato dall’imprenditrice Rossella Giaquinto è dedicato all’elemento d’arredo per eccellenza: la scala italiana di design Rintal, per esaltare la disciplina progettuale di settore, che in forma trasversale copre tutti gli aspetti della produzione e della sperimentazione. Un’occasione per visitare il nuovo spazio Nabi che non è un semplice show room, ma una officina d’idee creative, un luogo dedicato al pensiero dove prendono forma progetti e oggetti unici. Napoli come Milano è leader nel design per la sua capacità di coniugare tecnologia e fantasia, tecnica e passione, avanguardia e tradizione, dove la differenza è data dall’istinto, la cultura, l’eleganza e la raffinatezza unite alla sensibilità verso l’innovazione. La casa come esternazione dei desideri trova alleati in Rintal Stair System, dalla collaborazione tra il pensiero progettuale di Rintal e Giugiaro Architettura, prestigioso studio di design industriale, sistema nuovo di pensare, caratterizzato da componenti unici, materiali, forme e colori, da abbinare e modificare per infinite possibilità di arredare lo spazio.

 Orion, Virgo, Hydra, sono i nomi simbolici di sistemi modulari in acciaio e vetro, dove l'eccellenza stilistica si traduce nella selezione delle materie prime, nella lavorazione e cura dei materiali, nell'attenzione al dettaglio di ogni singola proposta. Dal rapporto stretto e intelligente tra designer e industriali italiani nascono costantemente nuove proposte che si affermano ovunque e diventano simboli di uno stile inconfondibile.

Perché il design è in grado di influenzare modi e stili di vita della collettività. Uno fra tutti il cibo che diventa bello da vedere, come con Dieci Primi, l’azienda di pasta di Torre Annunziata che cura qualità e bellezza estetica, con un packaging unico per esaltare i sapori, senza mai dimenticare il gusto per un bello a tutto tondo. Come in un crogiuolo di creatività che si incontra e si degusta per “One step beyond design”, passo dopo passo, scalino dopo scalino, nel "wall of fame" dell'architettura e del design di interni, dove si ritrovano i marchi di maggiore prestigio italiani, riunendo in questo spazio idee dall'arredamento all'alta moda, diventando fulcro di riferimento, garanzia ed ispirazione per i maggiori studi di architettura.

DIALOGO NEL BUIO

Aprirsi all’esterno lasciandosi contaminare “Insieme oltre l’incertezza”: con questo slogan nel 2012 lo staff di Safmarine Italia si è avventurato nel percorso formativo del “Dialogo nel Buio” per riscoprire lo spirito di squadra e sviluppare le nostre competenze relazionali.
Dall’esperienza vissuta nasce la decisione di Safmarine di ampliare il proprio coinvolgimento, nel solco di una tradizione che vede il nostro brand da sempre sensibile ai temi sociali a livello mondiale. In occasione dell’installazione permanente di “Dialogo nel Buio’ presso la chiatta della Darsena, di fronte al Galata Museo del Mare a Genova, Safmarine Italia ha quindi aderito come main sponsor al progetto promosso dall’Istituto per ciechi e ipovedenti ‘David Chiossone’ di Genova, che aprirà ai visitatori il 16 maggio.
Per Marco Rissetto, General Manager di Safmarine Italia,
 “aprirsi all’esterno lasciandosi contaminare da altre situazioni, da altre culture – non solo aziendali - e’ un modo affascinante per raccogliere le sfide del momento senza timore, accettando piuttosto di attraversare il buio, l’incertezza, affidandoci a chi vede meglio di noi in un contesto che non ci è familiare, e facendo leva sulla forza del Team. Essere squadra vuole anche dire avere fiducia nel compagno di cammino”
“Dialogo nel Buio” è un percorso multisensoriale dove i visitatori compiono un viaggio in totale assenza di luce che trasforma luoghi e gesti familiari in un’esperienza straordinaria. A piccoli gruppi si è accompagnati da guide non vedenti attraverso ambienti nell’oscurità che, in completa sicurezza, riproducono situazioni reali di vita quotidiana nelle quali occorre imparare “un altro vedere”: non si usano gli occhi ma i sensi del tatto, dell’udito, dell’olfatto e del gusto. Un percorso fuori dal comune dove non c’è niente da vedere, ma molto da imparare. E da capire. Idee e percezioni non visive che appartengono alla cultura dei ciechi diventano il punto di partenza per scoprire l’invisibile intorno a noi.

SAFMARINE

Safmarine, uno dei quattro brand del container business del gruppo A.P. MollerMaersk, è stata fondata in Sudafrica nel 1946. Attualmente è presente in oltre 120 paesi nel mondo con oltre 1100 dipendenti e opera nel settore del trasporto di container via mare con un’attenzione particolare ad Africa, Medio Oriente e Subcontinente indiano.
Safmarine offre ai propri clienti la possibilità di accedere a uno dei network più ampi e affidabili del mercato e al contempo un concetto di partnership fondato in primo luogo sulle persone e le relazioni umane come elemento strategico di differenziazione.

Rapporto sulla mobilità

E’ una mobilità in chiaroscuro quella fotografata dal Rapporto sulla mobilità in Italia, realizzato da Isfort in collaborazione con il Centro ricerche Hermes e le associazioni di trasporto Asstra e Anav: se il mezzo pubblico guadagna quote di mercato nei confronti dell’automobile in ambito urbano, passando dal 13,5% del 2011 al 15,1% del 2012, nella mobilità extraurbana il mezzo privato mantiene ancora la posizione di mercato aumentando dell’1,7%, mentre il bus perde l’1,8%. I dati mostrano inequivocabilmente che in tempi di crisi, con meno soldi in tasca e costretti a parcellizzare le spese, gli italiani hanno preferito lasciare l’auto in garage ed a viaggiare con bus e metropolitane.
“Ma non facciamoci troppe illusioni. Il trend positivo dei mezzi pubblici negli ultimi anni è indotto dalla crisi più che da una consapevole modifica delle abitudini d’uso dei mezzi di trasporto”, commenta Carlo Carminucci, direttore scientifico di Isfort. “D’altra parte, per far ripartire la domanda di mobilità e sostenere la ripresa economica si deve per forza puntare sui mezzi di trasporto pubblico, perché sono gli unici a misura delle tasche dei cittadini”.
E invece l’uso dell’automobile, benché fortemente diminuito nei tempi della crisi (tra il 2007 e il 2012 si registrano quasi 15 milioni di spostamenti giornalieri in meno con le “quattro ruote”), resta dominante nelle scelte dei mezzi di trasporto degli italiani, con una quota modale che persino nelle aree urbane è ancora vicina all’80%. D’altra parte, il pesante taglio dei finanziamenti al settore del trasporto pubblico, che ha prodotto un’inevitabile riduzione dei servizi, un incremento delle tariffe e il blocco degli investimenti non ha certo aiutato gli italiani ad utilizzare di più i mezzi pubblici. Per Marcello Panettoni, presidente di Asstra (l’associazione nazionale che raggruppa le imprese pubbliche di trasporto), tra il 2010 e il 2013 è stato falciato di colpo il 15% alle risorse pubbliche per i trasporti collettivi. Un colpo mortale che avrebbe potuto avere conseguenze molto più pesanti per le aziende che hanno contenuto la riduzione dei finanziamenti con tagli al servizio al di sotto del 15%, con manovre di efficientamento, e con aumenti delle tariffe.
“Togliere l’ossigeno ad un servizio essenziale come il trasporto pubblico in tempo di crisi economica e sociale non ci sembra una buona risposta politica”
sottolinea Panettoni. Un altro dei fattori di freno del sistema del trasporto pubblico locale, avverte Nicola Biscotti, presidente Anav (associazione datoriale delle imprese private), è legato al minor utilizzo dell'intermodalità ferro-gomma, in controtendenza rispetto alle annunciate politiche di armonizzazione.
“Se è così, perché allora negli ultimi cinque anni si sono effettuati solo investimenti sul rinnovo dei treni e non una seria politica di razionalizzazione dei servizi e di standardizzazione dei costi di produzione, oltre al rinnovo del materiale rotabile su gomma che oramai in Italia ha 12 anni di anzianità”?
Tornando all’andamento generale della domanda di mobilità, i dati illustrati dalla Ricerca dimostrano che la forte diminuzione è stata determinata soprattutto dal crollo degli spostamenti per le motivazioni di tempo libero, particolarmente forte nelle aree urbane. Tra il 2007 e il 2012 quasi il 70% dei viaggi in meno che sono stati effettuati hanno riguardato il tempo libero, poco più del 20% il lavoro, solo il 6,7% la gestione familiare e solo il 2,9% lo studio. E’ comunque positivo l’indice di gradimento presso l'utenza degli spostamenti con bus, tram e ferrovie, nonostante i forti tagli ai contributi pubblici abbiano impedito alle aziende di intervenire sul miglioramento della qualità e, soprattutto, della quantità dei servizi.
Eduardo Cagnazzi

La Nave Punica


Mercoledì 22 maggio alle ore 16 al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, piazzale di Villa Giulia, 9, Roma - nell'ambito della manifestazione RomArchè, Salone dell'Editoria Archeologica, il  prof. Sebastiano Tusa Sovrintendente del Mare della Regione Sicilia presenterà il libro di Marcello Guarnaccia

La Nave Punica di MarsalaHonor Frost leggenda dell'archeologia subacquea


La storia della scoperta, del recupero e della musealizzazione della Nave Punica di Marsala, la prima e unica nave punica da guerra mai ritrovata, si intreccia con le vicende umane e professionali di Honor Frost, la grande archeologa subacquea inglese, che ha seguito, con competenza e passione tutte le fasi dello scavo e del recupero del relitto, fino alla sua musealizzazione. A due anni dalla scomparsa dell’archeologa anglo-cipriota, Marcello Guarnaccia ha steso questa avvincente biografia. La prima sulla celebre studiosa di costruzioni navali fenicie. E’ anche la cronistoria dello scavo dell’unica nave da guerra del periodo classico, mai recuperata e studiata. Racconto sicuramente inedito di un’archeologa subacquea divenuta una leggenda.

martedì 14 maggio 2013

Fattorie didattiche

Una modalità di turismo intelligente, sempre più in crescita, è quella delle fattorie didatticheche, a partire dal 2003, sono arrivate a quota 84.


Qui i ragazzi hanno la possibilità di apprendere attraverso l’osservazione, l’ascolto, il contatto diretto e laboratori pratici. La visita in fattoria permette infatti di acquisire

comportamenti alimentari


corretti e consapevoli, conoscere e valorizzare le produzioni tipiche e sviluppare una cultura volta alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio.
Tra le più interessanti, il Creuza de Màa S. Stefano al Mare (IM), un’azienda ad indirizzo prevalentemente florovivaistico dove gli ospiti possono degustare i prodotti tipici immersi in uno scenario di assoluta tranquillità. L’attività dell’azienda agricola Gaacia Badalucco (IM) e dell’azienda agrituristica Çele di Celle Ligure (SV) è incentrata invece sul mondo dell’olio e degli uliveti, con laboratori del gusto, attività pratiche di raccolta olive, giochi e osservazioni dell’ambiente rurale.

L’Azienda ad indirizzo silvoforestale Le Giaire a Calizzano (SV) dispone di un oliveto, produce agrumi e miele e permette ai piccoli ospiti di scoprire, tra gli altri, la vita della castagna, il ciclo delle api, il  compostaggio e l’agricoltura nel Medioevo.

Per gli amanti degli animali, l’azienda agrituristica Valle Chiappella a San Colombano Certenoli (GE) - che alleva bovini, caprini, equini, suini e animali di bassa corte - si colloca come la scelta perfetta, grazie alle numerose attività che spaziano dalla mungitura all’etologia.
L’azienda agrituristica Autra a Savignone (GE) - dove si produce latte vaccino e caprino e si allevano vacche da latte di razza Cabannina, maiali, pony e asini – offre la possibilità di  sperimentare con le proprie mani l’arte della preparazione del formaggio. Unica nel suo genere per l’allevamento dei bufali da carne, l’azienda a indirizzo zootecnico e orticolo La Debbia a Rocchetta di Vara (SP).

PARCHI AVVENTURA BRIVIDI PER TUTTE LE ETA’ TRA PONTI TIBETANI, LIANE E TELEFERICHE

In Liguria, natura fa rima anche con avventura, il filo conduttore che lega molti parchi tematici amati tanto dai bambini quanto dagli adulti. Non lontano dal mare di Sestri Levante e delle 5 Terre, il Parco Avventura Val di Vara a Tavarone (SP) sorge in un Sito di Interesse Comunitario (SIC) di notevole importanza ambientale per la sua biodiversità. La proprietà comprende 150 ettari di monti, boschi e prati, con percorsi acrobatici su alberi realizzati con piattaforme aree in legno a diverse altezze collegate tra loro con Ponti Tibetani, Nepalesi, Liane e la Superteleferica più lunga d’Italia accessibile dai 10 anni in su.


 Il parco comprende anche l’Agriturismo Giandriale e la sua azienda agricola, anch’esse parte della rete delle fattorie didattiche, con possibilità di ristoro, alloggio e molte altre attività. Immersa nei boschi di abeti di Borzonasca (GE) e a soli 30 minuti dal mare e dalla neve, l'Oasi Belpiano gestisce in esclusiva il Parco Avventura Indian Forest, primo Parco Avventura costruito in Italia con ben sette percorsi distribuiti su una lunghezza di 1.500 metri. L'Oasi offre ospitalità presso l'Ostello Grande e l'Ostello Piccolo sia in autogestione che in pensione completa, e nelle case di vacanza Casa per Ferie e Casa degli Angeli.


 Il Parco Avventura di Mendatica (IM) si compone di 3 percorsi suddivisi a seconda del livello di difficoltà: percorso verde (facile/propedeutico) a 1-1,5 metri di altezza con 10 piattaforme/attività; percorso blu (media difficoltà) a 4-6 metri di altezza con 10 piattaforme/attività; percorso rosso (difficile) a 6-8 metri di altezza con 5 piattaforme/attività. In questo parco di grande fascino, la sicurezza per tutti è sempre in primo piano: tutti i percorsi sono infatti dotati di una fune di sicurezza e ogni partecipante dispone di un’idonea attrezzatura che comprende imbracatura, moschettoni, carrucole, casco e guanti.


Il Parco Avventura Solleone, situato tra San Bernardo e Alassio (SV), offre un’incantevole vista sulla Baia del Sole. Qui le famiglie possono divertirsi sperimentando i tre entusiasmanti percorsi acrobatici su alberi, caratterizzati da diversi livelli di difficoltà e da altezza da terra crescente: si passa dal tracciato verde per i più piccoli a quello blu per tutte le fasce di età, fino al percorso “top” rosso adatto per gli arrampicatori più esperti e allenati. La voglia di avventura si misura tra ponti tibetani, reti verticali, liane e teleferiche, senza dimenticare le pareti artificiali e il percorso verde.

Le stanze vegetali

Un orto-salotto, pensato per coltivare le materie prime della cucina, ma anche uno spazio da vivere: succede a Villa Calini, in Franciacorta, regno dello chef Alessandro Cappotto


Nel parco di Villa Carlini – splendida dimora seicentesca immersa nella campagna franciacortina – è stato allestito un nuovissimo orto. Questo spazio, oltre ad assolvere la sua funzione naturale (ovvero essere fonte diretta delle materie prime per la cucina), è stato pensato per essere contemporaneamente bello, accogliente e scenografico: una sorta di orto-salotto o, ancora, delle “stanze vegetali”, ideali per ospitare aperitivi ed eventi. L’idea è dello chef-patron Alessandro Cappotto, che ha voluto così porre un accento ancora più forte su una delle caratteristiche principali della sua cucina: la selezione attenta e accurata delle materie prime, preferibilmente biologiche, stagionali e a chilometro zero. Al contempo però lo chef ha cercato di dare risalto alla bellezza della villa e del suo parco che, oltre a ospitare il ristorante “Alessandro Cappotto”, è anche una location amatissima per l’organizzazione di feste e matrimoni: il risultato è un

orto da primo piano,


organizzato in una serie di grandi vasche di legno, sorta di maxi-cassette che raccolgono e danno forma alle coltivazioni di insalate, pomodori, zucchine, peperoni, carote ed erbe aromatiche. Le vasche, dodici in tutto, di forma rettangolare o quadrata, sono state realizzate con delle lunghe assi di abete recuperate da un vecchio pavimento – pronto per andare al macero – ripiallate a mano e inchiodate tra loro.
Tra queste maxi-cassette, ben ordinate in file parallele, è stata inoltre creata una sorta di pergola, semplice ed elegante, realizzata con pali di castagno provenienti da una vigna. Completano l’ambiente tavolini d’antan e vecchie poltroncine di vimini, scovate nelle cantine della villa.

Video ricerca dei dispersi

Video effettuato dai sub della Guardia Costiera a Genova durante le operazioni di ricerca dei dispersi



Per quanto concerne la qualità e la luminosità delle immagini bisogna considerare sia la profondità (probabilmente tra i 6 e gli 8 metri) sia la torbidità del fondale portuale.
Il video è da vedere anche perché troppo poco si sa del lavoro svolto, in simili occasioni, dai subacquei e palombari delle varie Armi che svolgono per tutti noi un lavoro difficile e talvolta pericoloso.