Confitarma esprime la più viva partecipazione per il drammatico incidente occorso al traghetto Norman Atlantic della Visemar di Navigazione S.r.l. e manifesta innanzi tutto la sua sentita solidarietà alle Famiglie delle vittime di cui si ha notizia. Confitarma, che tra i suoi associati include la prima
Dalla stessa redazione tutti i giorni Primo Magazine ed una volta al mese Porto&diporto
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martedì 30 dicembre 2014
BG Group loads first LNG cargo from Queensland Curtis
The U.K.-based BG Group has been loading the first cargo of LNG onto the carrier Methane Rita Andrea from its Queensland Curtis LNG (QCLNG) facility, Australia, since Sunday, December 28.
The second cargo of LNG from the facility will be loaded onto the Methane Mickie Harper which is
NYK Group sets up car terminal in India
NYK Auto Logistics India (NALI), a subsidiary of Japan’s NYK Group company, has decided to operate a finished-car logistics terminal with APM Terminals from June 2015 at Pipavav port in the
Rapporto sui crimini agroalimentari in Italia
ThyssenKrupp sells Emden Shipyard
German multinational conglomerate ThyssenKrupp and Seafort Advisors GmbH, a Hamburg-based private equity firm, have entered into an agreement on the sale of the Emder Werft und Dockbetriebe
lunedì 29 dicembre 2014
Riprese aeree incendio Norman Atlantic
Pubblichiamo le drammatiche immagini registrate da un mezzo aereo della Guardia Costiera il giorno 28 dicembre alle 11.15 del mattino. Sono visibili le fiamme all'interno della nave e i passeggeri con membri dell'equipaggio sul ponte superiore in attesa dei soccorsi.
Accorpare le AP senza penalizzare i territori
Una delle più antiche imprese
dello shipping sardo è stata certamente la Acciaro&Parodi, presente
attivamente nel settore dei trasporti e delle spedizioni dal lontano 1947; nel
2012, a seguito di un
Due gravi incidenti in mare in Adriatico
Salvare le crociere a Venezia una crepa nel muro del “no”
La Burocrazia nell’importazione costa all’Italia 6,4 mld di euro
Tecnologia d’avanguardia per le ricerche marine
Rigassificatori, alternativa alla dipendenza dei gasdotti
UIRNet partecipa allo sviluppo del porto di Ravenna
L'Alto Adriatico rischia l'emarginazione.
Mettiamo in evidenza un commento ricevuto alla notizia, pubblicata il 28 dicembre, sul gigantismo navale firmata di Andrea Mastellone agente marittimo napoletano presidente della locale Associazione Agenti Marittimi:
Con l'avvento delle moderne Portacontainer da 14.000 / 18.000 teu.
l'Alto Adriatico rischia l'emarginazione.
Come qualcuno afferma l'attuale citata corsa al gigantismo navale, sarà pure un'operazione messa in campo da alcuni Armatori e Terminalisti per tentare furbescamente di escludere i Porti minori dalle principali rotte internazionali, questa operazione potrà pure dare fastidio poiché rischia di emarginare sia la portualità Italiana che sopratutto quella dell'Alto Adriatico, ma non illudiamoci che questa linea di tendenza si possa contrastare soltanto con le chiacchiere poiché gli artefici dell'operazione avendo investito ingentissime risorse in Porti e Vettori, cercheranno in tutti i modi di materializzare i preventivati ritorni economici.
Se vogliamo realmente incidere sulle citate presunte strategie messe in campo da Armatori/Terminalisti e far si che i moderni Vettori possano approdare in futuro anche nei nostri Scali, bisogna essere ben coscienti che nell'Alto Adriatico dobbiamo essere in grado di pianificare/realizzare in tempi non certamente bibblici almeno un moderno Terminal Contenitori, che per dimensioni numero degli ormeggi e potenzialità delle attrezzature ci consenta di poter movimentare annualmente qualche milione di Teu., ed assecondare quindi le crescenti esigenze della Logistica e della Portualità del terzo millennio.
Soltanto in questo modo l'Alto Adriatico potrà recuperare un significativo ruolo nei confronti dei flussi merceologici in transito nel Mediterraneo relativi all'interscambio Euro Asiatico, sfruttando finalmente a dovere sia le notevoli potenzialità del Corridoio Baltico Adriatico e la strategicità della Regione F.V.G. che i profondi fondali del Golfo di Trieste, caratteristiche che sarebbero certamente in grado di far risparmiare a detti flussi ben 4.000 miglia ( 5 + 5 giorni di navigazione ) nei confronti delle rotte tra l'oltre Suez e le realtà Portuali del nord Europa e quindi forse potremmo tentare di materializzare quello che per ora rimane un nostro semplice sogno "spostare un po' più a sud" il baricentro del sistema Trasportistico Comunitario.
Brunello Zanitti Giuliano
l'Alto Adriatico rischia l'emarginazione.
Come qualcuno afferma l'attuale citata corsa al gigantismo navale, sarà pure un'operazione messa in campo da alcuni Armatori e Terminalisti per tentare furbescamente di escludere i Porti minori dalle principali rotte internazionali, questa operazione potrà pure dare fastidio poiché rischia di emarginare sia la portualità Italiana che sopratutto quella dell'Alto Adriatico, ma non illudiamoci che questa linea di tendenza si possa contrastare soltanto con le chiacchiere poiché gli artefici dell'operazione avendo investito ingentissime risorse in Porti e Vettori, cercheranno in tutti i modi di materializzare i preventivati ritorni economici.
Se vogliamo realmente incidere sulle citate presunte strategie messe in campo da Armatori/Terminalisti e far si che i moderni Vettori possano approdare in futuro anche nei nostri Scali, bisogna essere ben coscienti che nell'Alto Adriatico dobbiamo essere in grado di pianificare/realizzare in tempi non certamente bibblici almeno un moderno Terminal Contenitori, che per dimensioni numero degli ormeggi e potenzialità delle attrezzature ci consenta di poter movimentare annualmente qualche milione di Teu., ed assecondare quindi le crescenti esigenze della Logistica e della Portualità del terzo millennio.
Soltanto in questo modo l'Alto Adriatico potrà recuperare un significativo ruolo nei confronti dei flussi merceologici in transito nel Mediterraneo relativi all'interscambio Euro Asiatico, sfruttando finalmente a dovere sia le notevoli potenzialità del Corridoio Baltico Adriatico e la strategicità della Regione F.V.G. che i profondi fondali del Golfo di Trieste, caratteristiche che sarebbero certamente in grado di far risparmiare a detti flussi ben 4.000 miglia ( 5 + 5 giorni di navigazione ) nei confronti delle rotte tra l'oltre Suez e le realtà Portuali del nord Europa e quindi forse potremmo tentare di materializzare quello che per ora rimane un nostro semplice sogno "spostare un po' più a sud" il baricentro del sistema Trasportistico Comunitario.
Brunello Zanitti Giuliano
domenica 28 dicembre 2014
Continua lo shopping di Luigi De Falco: acquistati 12 silos a Marsiglia
La politica delle alleanza opportunità di crescita
Trazione e manovra la formula del successo di FuoriMuro
La corsa al gigantismo rottamerà i porti obsoleti
RINA Services certifica la greca Technomar Ship
Russian cruise operators launch St. Petersburg Association
Russia’s cruise operators Arctur Travel, Baltic Travel, Inflot Worldwide, St. Peter Line and Passenger port of St. Petersburg established the Cruise Industry Leaders Association of St. Petersburg to develop cruise tourism in Russia, raise awareness about cruises among citizens of the
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